USA: dazi del 25% su acciaio e alluminio, senza eccezioni o esenzioni
Trump ha firmato i nuovi ordini esecutivi che fissano al 25% l’aliquota di dazio ad valorem aggiuntiva sui prodotti in alluminio e in acciaio, estendendola anche ai prodotti derivati. Le misure pongono altresì fine alle esenzioni, ai contingenti o ai contingenti tariffari di cui beneficiavano alcuni Paesi e alle esclusioni specifiche per prodotto. Tutti i dettagli nei Proclami 10895 e 10896 pubblicati il 18 febbraio nel Registro Federale. Le misure si applicano dal 12 marzo 2025.
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Il 10 febbraio 2025, il presidente Trump ha firmato nuovi ordini esecutivi che, ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, assoggettano i prodotti in acciaio e in alluminio importati negli Stati Uniti a un dazio ad valorem aggiuntivo del 25% a partire dal 12 marzo 2025, ampliando altresì l’ambito di applicazione agli articoli trasformati. Gli ordini eliminano anche le esenzioni dai dazi accordate a determinati Paesi e le esclusioni di prodotto concesse. Queste ultime rimangono in vigore solo fino alla data di scadenza o fino al raggiungimento del volume del contingente tariffario, a seconda di quale evento si verifichi per primo.
Alla U.S. Customs and Border Protection (CBP), l’autorità che controlla le frontiere, è affidato il compito di identificare e perseguire eventuali pratiche di evasione, come classificazioni errate di prodotti e/o trasformazioni di prodotto volte esclusivamente ad aggirare i dazi. Gli importatori di prodotti derivati dall’acciaio e dall’alluminio saranno tenuti a fornire alla CBP tutte le informazioni necessarie per identificare il contenuto utilizzato nella fabbricazione di tali articoli.
Alluminio
Dal 12 marzo 2025 tutti i prodotti in alluminio e i derivati dell’alluminio sono soggetti a un’aliquota di dazio ad valorem aggiuntiva del 25% (invece del 10%), indipendentemente dal Paese di origine. È prevista un’eccezione per i derivati dell’alluminio lavorati in un altro Paese a partire da articoli in alluminio fusi e colati negli Stati Uniti.
L’elenco dei prodotti interessati da questa misura, e identificati tramite la voce di tariffa doganale HTSUS è riportato nell’allegato 1 del Proclama 10895. In sostanza, ben 19 linee tariffarie del capitolo 76 sono interamente assoggettate al dazio del 25%.
Nell’allegato 1 figurano anche derivati dell’alluminio (articoli trasformati) classificati nei capitoli 66, 83, 84, 85, 87, 88, 90, 94, 95 e 96: per questi prodotti il dazio addizionale ad valorem si applica solo alla percentuale di alluminio contenuta.
Acciaio
Dal 12 marzo 2025, tutte le importazioni di prodotti siderurgici di cui alla voce 9903.80 dell’HTSUS saranno soggette a un’aliquota di dazio ad valorem aggiuntiva del 25% indipendentemente dal Paese d’origine.
Il dazio aggiuntivo del 25% si applica anche ai derivati dell’acciaio elencati tramite voce di tariffa doganale HTSUS nell’allegato 1 del Proclama 10896. Trattasi di 155 prodotti del capitolo 73. Nell’allegato 1 figurano anche alcuni derivati dell’acciaio che non rientrano nel capitolo 73 dell’HTSUS: trattasi di alcune voci dei capitoli 84, 85 e 94. Per questi prodotti il dazio addizionale ad valorem si applica solo alla parte di acciaio.
È prevista un’eccezione per i derivati dell’acciaio lavorati in un altro Paese a partire da articoli in acciaio fusi e colati negli Stati Uniti.
Altri documenti utili:
Fact Sheet: President Donald J. Trump Restores Section 232 Tariffs – The White House