Swissness per il territorio
L’opinione di Luca Albertoni, Direttore della Cc-Ti
Lo studio elaborato da BAK Economics sullo sviluppo dell’economia ticinese ha messo in evidenza tassi di crescita molto interessanti, grazie anche al tessuto economico molto diversificato.
Un’evoluzione costante nel periodo 2005-2016, nonostante periodi difficili e tre grandi crisi in dieci anni (una di natura finanziaria, le altre due legate alla questione euro-franco). Anche le prospettive future sono di segno positivo, soprattutto se riusciremo a mantenere intatte le caratteristiche tipicamente elvetiche, improntate alla libertà imprenditoriale, che non significa ovviamente vivere senza regole, ma limitarsi a quelle indispensabili che non ostacolano lo spirito d’impresa, la creatività e l’innovazione, motori essenziali di ogni sviluppo economico. Certo, ci sono settori trainanti come l’IT, l’industria farmaceutica, il settore dell’elettronica, il commercio di materie prime o il settore della moda, che vanno considerati con la giusta attenzione, ma la forza del Ticino oggi è la coesistenza fra realtà grandi e piccole, fra multinazionali e aziende rivolte al mercato interno, in un delicato ma fondamentale equilibrio fra la necessaria apertura e alcune legittime richieste di tutela che però non devono sconfinare nel protezionismo tout court.
Equilibrio non sempre facile da mantenere e per il quale ci adoperiamo, poiché riteniamo che, come in una squadra vincente, ci voglia una copertura di qualità per tutti i ruoli. Quando il denominatore comune sono valori come appunto l’innovazione, la creatività, il rispetto delle regole, la qualità, la precisione, ecc., le basi sono più che solide e danno origine a quella che si può definire come una Swissness più ampia non solo legata al prodotto, ma vero e proprio marchio di fabbrica di un atteggiamento imprenditoriale di qualità. Come abbiamo avuto modo di discutere durante la recente Giornata dell’export lo scorso 26 aprile, durante la quale abbiamo potuto dare spazio a realtà aziendali di assoluto valore mondiale, alle quali anche i vati del disfattismo generalizzato farebbero bene a prestare qualche attenzione. Certo, come in ogni ambito dell’attività umana, anche il sistema economico ticinese non è perfetto e necessita di alcuni correttivi, di un’attenta e mirata lotta a determinati abusi e su questo non ci siamo mai tirati indietro. Intanto noi continuiamo a lavorare anche su temi strategici come appunto la Swissness, internazionalizzazione, la sostenibilità, la trasformazione digitale, che sono assi portanti anche per le aziende ticinesi.