Cloud, big data e cyber security: il futuro dell’economia digitale necessita preparazione
Nell’evento del 24 maggio, tenutosi alla Scuola Cantonale di Commercio a Bellinzona, davanti ad un centinaio di partecipanti, la Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti) – organizzatrice dell’appuntamento, insieme ai suoi partner tematici, Gruppo Sicurezza SA e Gehri Rivestimenti SA – ha approfondito il tema dell’economia digitale.
Luogo sicuramente evocativo, la scuola, e non scelto a caso: abbiamo voluto sottolineare, con un parallelismo, la necessità di formazione sulle tematiche della digitalizzazione, proponendo un ciclo formativo interamente dedicato a questi argomenti, nelle sue ampie sfaccettature, che inizierà il prossimo autunno. Riteniamo importante questo passo per avvicinare sempre di più aziende e PMI al tema, ma anche e soprattutto per sensibilizzare sulle opportunità che l’economia digitale offre.
Si è fatto il punto sul tema della digitalizzazione nei suoi vari aspetti, proprio per non soffermarsi solo su un argomento, ma per ottenere una visione d’insieme e concertata sull’economia digitale e le sue implicazioni per la società in generale.
Nel corso degli ultimi anni la Cc-Ti ha fatto della “digitalizzazione” una delle sue macro aree strategiche (in cui troviamo anche l’internazionalizzazione e lo swissness, la responsabilità sociale delle aziende che vanno poi tutte a confluire nel concetto più ampio di smart life) su cui creare approfondimenti diversi, informazione e formazione specifica, sia verso gli associati, che, più in generale, verso l’opinione pubblica ticinese.
Lorenza Bernasconi, CFO di Gruppo Sicurezza SA, ha trattato l’aspetto “Cyber Security: una nuova Governance Aziendale”. La Signora Bernasconi ha sottolineato quanto sia di primaria importanza la sensibilizzazione delle aziende, sia in ambito strategico (di governance quindi), come pure pratico – andando ad educare e informare i collaboratori dei rischi che si corrono, dei danni a cui si va incontro e delle misure che possono essere intraprese per una corretta prevenzione –. Occorre dunque ripensare al concetto di “sicurezza”, nel senso ampio del termine; con un’analisi dei rischi che permette un monitoraggio costante.
L’attacco cibernetico non rientra mai in una casistica definita e precisa, ma spazia dall’hackeraggio, al cyber crime, allo spionaggio industriale, che è divenuto cyber e le sue possibili ripercussioni sono impressionanti. È quanto emerso chiaramente dall’attacco simulato in sala da Francesco Arruzzoli, Cyber security Architect di Gruppo Sicurezza SA, che ha spiegato nel dettaglio l’attacco cyber nelle diverse casistiche possibili, nel giro di brevissimo tempo. Dietro questi attacchi ci sono vere e proprie organizzazioni criminali.
La rete (sia con una presenza online, sia con i social network, come pure con il “mobile” – smartphones, cloud -) presenta una serie di minacce, date dall’iperconnettività odierna, sulla condivisione delle informazioni e delle comunicazioni. Francesco Arruzzoli ha portato numerosi esempi in settori molto differenti fra loro (automobili, peace-maker, demotica, ecc.), dimostrando quanto i dati siano divenuti “l’oro nero del terzo millennio”.
La tavola rotonda intitolata “Cloud, big data e cyber security: le aziende sono pronte?”, moderata dal Direttore Cc-Ti Luca Albertoni, ha visto la partecipazione dell’Ing. Riccardo Donati, Head of Information Technology Department, Casale Group SA; dell’Ing. Andrea Genini, Responsabile assicurazioni tecniche regione Ticino, Helvetia Assicurazioni e del Dr. Ing. Alessandro Trivilini, Responsabile del Servizio informatica forense SUPSI. Differenti punti vista e testimonianze eterogenee, che concordano tutte però su un punto comune: occorre una maggiore consapevolezza sulla sicurezza informatica in tutti i settori economici, come pure una peculiare attenzione al cambiamento culturale, quasi dogmatico, nelle aziende. Come? Con delle connessioni maggiori tra i dipartimenti aziendali, comunicazione, propensione al cambiamento, formazione e proattività. Anche dal punto di vista assicurativo, offrendo una sorta di traghettamento, accompagnando i clienti (aziende e PMI) con soluzioni modulari personalizzabili.
Ricordiamo che la Cc-Ti ha presentato lo scorso autunno un’inchiesta sul tema della sicurezza cibernetica delle aziende.
Infine, Carlo Secchi, VP Sales Director Swisscom Enterprise Customers, ha spiegato il ruolo della formazione e dell’informazione di questo tema all’interno delle aziende. Attraverso la formazione mirata dei collaboratori e del personale attivo in azienda, è possibile ribadire da un lato i rischi che si corrono, ma pure informare sulle misure che possono essere intraprese per una corretta prevenzione; sfruttando i trend in atto che la trasformazione digitale porta con sé (sviluppando la “digital leadership”, composta da competenze digitali, il talent management, le nuove strutture collaborative e l’aggiornamento del personale).
In un mondo dove la comunicazione è sempre più interconnessa a livello digitale, occorre pensare ed agire per uno sviluppo sostenibile della digitalizzazione nelle aziende.
Alla fine dell’evento, i partecipanti hanno potuto interagire con i relatori per un proficuo scambio di opinioni in un ambiente colloquiale, con un aperitivo di networking.
La Cc-Ti continuerà a trattare il tema della digitalizzazione secondo varie forme (eventi, articoli d’approfondimento, corsi di formazione puntuale). Sul nostro sito ritroverete sempre tutte le novità.
Inoltre in questo video, Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti, spiega come la Cc-Ti affronta il tema dell’economia digitale, nonché il ciclo formativo dedicato al mondo “digital” per le aziende.
Puntata speciale di Zoom dedicata all’economia digitale