Presenti e responsabili, un segnale forte dall’economia al Ticino
Lo scorso 16 ottobre 2020 si è tenuta, in presenza, la nostra 103esima Assemblea generale ordinaria presso l’Espocentro a Bellinzona. Un appuntamento importante, quest’anno riservato solo agli associati della Cc-Ti per evidenti motivi di cautela, ma fortemente voluto per sottolineare la nostra presenza costruttiva nella situazione particolarmente fragile di questo momento.
Non solo l’avvicendamento alla Presidenza della Cc-Ti (dal 1° gennaio 2021) con la nomina di Andrea Gehri che sostituirà Glauco Martinetti meritava un accento di grande soddisfazione, ma anche l’intenzione di mettere in rilievo, in modo marcato, che il mondo imprenditoriale esprime la necessità e la determinazione di voler continuare a lavorare, senza per questo mai sottovalutare il Coronavirus.
Equilibrio fra economia e salute
Quale associazione-mantello dell’economia ticinese sentiamo la responsabilità di dare forma, oggi più che mai, al necessario equilibrio fra economia e salute. Ci siamo volentieri assunti l’incarico di “apripista” a dimostrazione di una concreta possibilità di continuare a costruire, proporre, essere presenti, garantendo, ovviamente e in primis, tutti gli standard di sicurezza. E come nella vita, ci vuole un ragionevole coraggio e anche un po’ di fortuna. Abbiamo imparato a convivere, e quando serve, a ignorare le inevitabili e inutili critiche di taluni che interpretano la volontà di lavorare solo come voglia di imporre il profitto a costo della salute. Siamo certi che operando rettamente, come anche le nostre aziende si affannano a fare in questo contesto più che mai difficile, ogni argomentazione viene puntualmente smentita. La migliore risposta e un esempio, sono stati quelli dati dai fatti, cioè che l’evento ha potuto svolgersi in sicurezza e con successo, osservando scrupolosamente tutte le normative sanitarie vigenti. Un numero chiuso di partecipanti (200 al posto degli usuali 500), tracciamento scrupoloso, misurazione della febbre, attestazione di buona salute da parte di tutti, obbligo di mascherina durante tutto l’evento, ampi spazi a disposizione e distanze sociali assicurate in ogni momento non hanno inficiato la buona riuscita dell’appuntamento. Se l’autorità ha fiducia nell’utilità degli strumenti che indica quotidianamente per la limitazione e contenimento della diffusione del COVID-19, coerenza vuole che queste “buone pratiche”, se usate in modo generalizzato, sistematico e puntuale, devono essere considerate sufficienti a evitare provvedimenti drastici. Altre vie non ve ne sono. Un qualsiasi lockdown generalizzato, anche solo parziale, sarebbe devastante per tutti i settori.
1° gennaio 2021
Il passaggio di consegne fra Glauco Martinetti e Andrea Gehri è stato all’insegna della continuità, con la conferma del ruolo della Cc-Ti quale interlocutore importante della politica cantonale e federale, come anche avvalorato dal Direttore del DFE Christian Vitta, che ha elogiato la capacità di mediazione della Cc-Ti, in maggior misura, nei momenti più difficili degli scorsi mesi. Andrea Gehri, anche per la natura del suo percorso nel contesto associativo, ha confermato l’intenzione di proporsi come forza affidabile, capace di spirito critico quando necessario, ma senza l’utilizzo di toni esagerati o inutilmente offensivi. Le caratteristiche di indipendenza, equilibrio e creatività della Cc-Ti vanno tutelate e ulteriormente rafforzate perché sono i tratti caratteristici delle aziende rappresentate. Da imprenditore di primo piano nel contesto economico ticinese, Andrea Gehri ha ribadito la necessità di mantenere condizioni favorevoli per le aziende. Il “fare impresa” deve essere possibile senza eccessivi lacci burocratici e mantenendo quello spirito di collaborazione fra pubblico e privato che concede alla Svizzera importanti vantaggi competitivi rispetto a molte altre nazioni. Malgrado alcune debolezze di tipo infrastrutturale del nostro cantone (fiscalità, formazione, collegamenti), non imputabili al mondo economico, il tessuto imprenditoriale ticinese si è dimostrato solido. Anche in questi frangenti di grande difficoltà. È comunque il tempo di scelte strategiche importanti, in ambito politico, sociale ed economico. Scelte magari anche dolorose, ma il momento storico lo impone. Andrea Gehri ha sottolineato come la creatività e la forza degli imprenditori seri, che credono e si identificano nel Ticino, sia e sarà fondamentale per operare e sostenere tali scelte, per cui è importante che l’economia sia considerata un partner, un appoggio da tutti gli attori. Attori chiamati tutti a dare prova di responsabilità sociale. Prinicipio che vale sì per le aziende, ma anche per tutte le cittadine e i cittadini, indipendentemente da quale ruolo ricoprano. La ricchezza va generata prima di poter essere redistribuita e questo non è per nulla scontato. Permettendo alle aziende di crescere in modo virtuoso, con soluzioni fiscali attrattive e all’avanguardia, potrebbe riaprirsi una stagione di prosperità, malgrado il contesto generale molto difficile.
Strumenti concreti a favore delle aziende
Il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni si è concentrato invece sui molti strumenti che la Camera di commercio e dell’industria del Cantone Ticino mette a disposizione dei propri associati per facilitarne il lavoro quotidiano. Questo reso possibile anche grazie alla rete nazionale e internazionale delle Camere di commercio e dell’industria, che permette l’elaborazione concertata di soluzioni pratiche che vanno a diretto beneficio delle aziende ticinesi. Un esempio tangibile è il frutto della coordinazione con le altre Camere svizzere che ha portato alla realizzazione di una guida per il telelavoro e la redazione di un modello di contratto adattabile facilmente a ogni situazione aziendale. Inoltre un formulario CSR di autovalutazione, utilizzabile velocemente in modo semplice, che permette alle aziende di misurare in ogni momento la loro situazione in tema di responsabilità sociale delle imprese. Un tema di sempre più stringente attualità e ormai imprescindibile. Un altro esempio è costituito dal Digital Innovation Hub creato con i colleghi della Camera della Svizzera centrale e il CSEM di Lucerna (rinomato istituto che si dedica alla ricerca e all’innovazione) e che nello specifico si prefigge di accompagnare le aziende ticinesi nella trasformazione tecnologica. Attingendo anche a fondi europei e creando un ulteriore tassello nella costruzione cantonale dedicata all’innovazione, di cui possono beneficiare tutte le aziende.
L’approccio della Cc-Ti è in questo senso molto pragmatico e sempre orientato a dare ai propri associati, siano essi associazioni di categoria o singole aziende, soluzioni rapide, concrete e immediatamente applicabili nel lavoro quotidiano. La ripresa dei corsi di formazione, in presenza e con tutte le specifiche per la sicurezza dei nostri utenti, è solo un altro esempio tangibile della volontà di sostegno concreto attraverso informazioni utili e pratiche sui più svariati temi legati alla gestione aziendale. Dal marketing, alla comunicazione,
dalla gestione delle risorse umane all’IVA, dalla revisione della Legge federale sulla protezione dei dati a quella del diritto delle società… Supporto, informazione e formazione sono capisaldi per la Cc-Ti che si adopera per ottimizzare ogni aspetto a favore delle aziende e delle persone che le compongono.