No all’Iniziativa “Contro la dispersione degli insediamenti”
La Cc-Ti si esprime sull’oggetto federale in votazione il prossimo 10 febbraio, indicando un deciso NO all’Iniziativa “Contro la dispersione degli insediamenti”.
Freno allo sviluppo economico
Il testo in votazione “Contro la dispersione di insediamenti” è un’iniziativa depositata dai giovani Verdi nel 2016 che mira a fermare lo sviluppo e l’espansione del Paese, congelando le superfici insediative al livello attuale. Gli autori dell’iniziativa desiderano che ogni nuova zona edificabile venga compensata dal dezonamento di una superficie di dimensioni almeno equivalenti. In questo modo però si limita qualsiasi sviluppo economico e sociale: se l’iniziativa fosse malauguratamente approvata ogni grande progetto infrastrutturale del settore pubblico sarebbe in pericolo, così come la crescita economica per aziende, PMI ed industria, ma non solo. Verrebbe congelata anche qualsiasi iniziativa di Cantoni e Comuni volta a incrementare la loro attrattività per nuovi insediamenti. Si bloccherebbero inoltre il progresso e ogni genere di autoiniziativa atta a far fiorire il tessuto sociale ed economico.
Sovraregolamentazione inefficace
Sono già in vigore le differenti normative che regolano queste questioni, non occorre abbondare nella sovraregolamentazione. Infatti la legge sulla pianificazione del territorio (la cui revisione è stata approvata dal popolo svizzero nel 2013) dispone di strumenti efficaci che permettono di lottare contro la dispersione degli insediamenti. Inoltre è appena stato pubblicato il messaggio sul progetto di una seconda revisione. Non occorre dunque generare nuove norme che andrebbero a creare burocrazia superflua.
Federalismo sotto attacco
Nel testo dell’iniziativa non si considerano le differenze di varietà di Cantoni e regioni. Ogni Cantone ha le proprie qualità e peculiarità, e ciò rappresenta un elemento di ricchezza per la Svizzera. Con l’iniziativa si abolirebbero tutti i possibili sviluppi delle diverse zone (centri urbani/zone di montagna), con pesanti ripercussioni sui progetti per le zone di montagna ad esempio, il cui sviluppo è già frenato dalle conseguenze dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie. Verrebbero create iniquità e la coesione nazionale risulterebbe minacciata.
Per tutti questi motivi, la Cc-Ti raccomanda di votare NO all’Iniziativa “Contro la dispersione degli insediamenti” per non bloccare e fermare lo sviluppo del Paese e della sua economia, andando a generare difficoltà in molte zone geografiche già penalizzate. Al momento gli strumenti e le normative in vigore sono sufficienti per uno sviluppo sostenibile del Paese.