Moda: evoluzione continua
Nell’intervista a Marina Masoni, Avv., Presidente Ticinomoda, nonché membro del nostro Ufficio Presidenziale, scopriamo qualche dettaglio in più sul comparto della moda in Ticino e di come anche in questo settore, la sostenibilità giochi un ruolo importante.
Il comparto della moda in Ticino, secondo lo studio BAK Economics, è quello che ha evidenziato la crescita maggiore, anche per specializzazioni. Quali le novità in corso?
L’industria della moda è forse la più bella novità nel Ticino economico degli ultimi tre decenni. Superata la crisi degli anni Novanta, profondamente ristrutturata, entrata nell’era dei Bilaterali, la moda è oggi una delle locomotive dell’economia cantonale. La fashion valley si è sviluppata perché ha trovato un territorio aperto. E questo territorio è aperto sul mondo anche grazie alla fashion valley. Non è solo questione di numeri economici: c’è una qualità che aggiunge valore a questi numeri e dà prestigio internazionale al Ticino che lavora e che produce. Un effetto moltiplicatore dato dall’eccellenza dei marchi. Ci impegniamo affinché questa conquista possa continuare a dare frutti: c’è molto da fare, ma il lavoro non ci spaventa.
Aziende e sostenibilità, un connubio vincente, anche nella moda. Può portarci qualche esempio virtuoso?
In così poche righe non si possono fare esempi senza fare torto a qualcuno. E quindi restiamo sul piano generale. L’industria della moda ha saputo farsi carico delle accresciute sensibilità su questo fronte e coniugare sempre più produttività e sostenibilità. Possiamo anzi dire che è uno dei tentativi più riusciti. È come far giocare due fuoriclasse nella stessa squadra. Come ci è riuscita? Con la creatività. Chi deve intuire i gusti del cliente, interpretarli, appagarli, sedurli, in un mercato sempre più selettivo, ha una marcia in più e può giocare d’anticipo. L’industria della moda ha fatto questo. Perciò è vincente.