INFORMAZIONE – VEICOLI AZIENDALI -Verifica 08.2024-

Si premette che la presente comunicazione è purtroppo generica in quanto siamo in attesa di concretizzazioni da parte di specifiche e preannunciate circolari ministeriali. Concretamente tali circolari dovrebbero fornire maggiori indicazioni circa l’applicazione prevista di queste nuove regole ai lavoratori frontalieri impiegati in Svizzera che beneficiano di un veicolo aziendale per il tragitto casa-lavoro.

SCARICA IL DOCUMENTO COMPLETO

Per l’utilizzo del veicolo aziendale da parte di un frontaliere in Italia vanno distinti due aspetti, quello doganale e quello della circolazione stradale.

A livello di circolazione stradale, dal marzo 2022 in Italia è stato introdotto l’obbligo di iscrivere i veicoli con targhe estere nell’apposito registro REVE. La misura è quindi ormai definitiva e il relativo tenore corrisponde alla nostra informativa da lei citata.

A livello doganale è necessario che l’utilizzo sia limitato al tragitto casa-lavoro (divieto di uso per scopi privati).  In questo caso il conducente dovrà tenere a bordo, per eventuali controlli su strada, la documentazione attestante l’utilizzo del mezzo dell’impresa in qualità di dipendente (contratto di lavoro o dichiarazione del datore di lavoro), nonché l’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Dogane. E’ quindi necessario richiedere la relativa documentazione alle dogane italiane. Questa procedura è quella ormai applicata da numerosi anni.


Aggiornamento del 28 marzo 2022

  1. L’Automobile Club d’Italia (ACI) gestisce il nuovo sistema di registrazione dei veicoli.
  2. L’ACI ha pubblicato una guida specifica Servizi ACI – Registro dei veicoli esteri (REVE)
  3. Oltre alla guida ACI ad oggi non ci sono circolari specifiche dei ministeri italiani.
  4. La nuova normativa italiana prevede un’eccezione all’obbligo di registrazione se il veicolo è utilizzato in Italia esclusivamente per espletare la propria attività professionale.
  5. La nostra Ambasciata a Roma reputa che l’eccezione di cui al punto precedente non copra il tragitto casa-lavoro.
  6. Ne consegue che per un tale utilizzo, se superiore a 30 giorni/anno, vi è l’obbligo di registrazione.
  7. L’obbligo di registrazione è entrato in vigore il 21 marzo. A partire da tale data vi è quindi un termine di 30 giorni per procedere all’eventuale registrazione.
  8. I costi della registrazione ammontano a 27 euro. Non è ancora chiaro se oltre a questa tassa venga richiesta anche l’imposta di circolazione italiana. Chiarimenti al riguardo sono attualmente in corso a Roma.
  9. Per contro sembra escluso che la registrazione del veicolo in Italia abbia implicazioni di natura fiscale/doganale. La nuova normativa italiana riguarda infatti solo il Codice stradale e non le regole fiscali.
  10. Per queste ragionei per poter continuare ad utilizzare un veicolo aziendale per il tragitto casa-lavoro, oltre alla registrazione del veicolo secondo le nuove regole, resta necessario espletare le usuali pratiche doganali, pratiche in vigore da diversi anni e note alle aziende che già mettono a disposizione veicoli aziendali ai dipendenti frontalieri. In altre parole, la registrazione non sostituisce la procedura doganale da tempo in vigore.