Fit for BEPS with Value Chain Analysis
A ormai quattro anni di distanza, da quando l’OCSE ed i Paesi del G20 hanno approvato le 15 misure che avrebbero trasformato le regole del diritto tributario internazionale, sono molteplici le società interessate da significativi cambiamenti: un’analisi globale dell’organizzazione societaria funge da ottimo supporto per assicurare competitività ed efficienza alla luce dei nuovi standard internazionali.
In occasione del recente Business Breakfast dello scorso 3 aprile 2017 organizzato dalla Camera di Commercio del Canton Ticino in collaborazione con KPMG presso il Grand Hotel Villa Castagnola di Lugano, gli esperti di KPMG in Value Chain Management (Hans Mies) e in International Corporate Tax (Simone Leonardi), hanno avuto modo di far luce sui rischi e sulle opportunità celati dietro al progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) e alla Value Chain Analysis (VCA). Questo progetto avrà un impatto su tutte le aziende con attività internazionale e non solo sulle multinazionali propriamente dette.
Il piano d’azione BEPS si fonda su tre principi cardine: si vuole fare in modo che gli utili siano tassati nel luogo in cui viene effettivamente esercitata l’attività economica, che sia impedita una pianificazione fiscale aggressiva e che siano evitati fenomeni di doppia non imposizione nei rapporti internazionali. Il progetto BEPS, per quanto concerne la Svizzera, metterà la parola fine ai regimi fiscali ritenuti potenzialmente dannosi alla concorrenza, con particolare riferimento agli statuti fiscali speciali previsti dal diritto cantonale (società di domicilio, società miste, società holding). Tuttavia, la Riforma III delle imprese (RIII), che teneva conto di questi importanti sviluppi, è stata rifiutata dal Popolo svizzero lo scorso 12 febbraio 2017. I lavori per un nuovo progetto relativo all’imposizione delle imprese denominato “Progetto fiscale 17 (PF17)”, atto a rendere conforme le normative interne svizzere agli sviluppi internazionali entro il 2019, sono attualmente in corso. Anche questo nuovo progetto dovrà tenere debitamente conto delle esigenze derivanti dal piano d’azione BEPS.
Questo progetto, che fondamentalmente vuole evitare una traslazione dei profitti (profit shifting) da Paesi ad alta imposizione a Paesi a tassazione nulla o ridotta, con conseguente erosione della base imponibile (base erosion), non riguarda solamente società multinazionali in senso stretto, ma può bensì interessare tutte le società con attività a livello internazionale. Si pensi ad esempio alle modifiche relative alle condizioni per riconoscere una stabile organizzazione all’estero, regolate dall’Action Plan 7 del BEPS. Questo punto mira a irrigidire la definizione di attività accessorie e ausiliarie all’art. 5 del modello di convenzione dell’OCSE, evitando che tramite semplici accorgimenti amministrativi e giuridici un’azienda riesca ad evitare la costituzione di una stabile organizzazione estera.
Inoltre, non sono da sottovalutare le nuove regole sul Transfer Pricing previste dagli Action Plan 8-10. In effetti, da parte di talune società attive in ambito internazionale, esiste la tendenza a far emergere i profitti dove è possibile godere di maggiori vantaggi dal punto di vista fiscale e non dove ha luogo l’effettiva attività di impresa. Le linee guida sul Transfer Pricing sono pertanto oggetto di aggiornamento tramite emendamenti volti ad integrare le disposizioni esistenti.
Come menzionato, all’origine del progetto BEPS vi è un disallineamento fra le strutture organizzative e la relativa allocazione degli utili generati con l’effettivo valore aggiunto creato. A questo proposito, l’analisi della catena del valore (“Value Chain Analysis VCA”) permette di avere un approccio onnicomprensivo sull’intera struttura organizzativa societaria, non limitandosi alla mera analisi fiscale. La VCA funge da ottimo strumento per allineare Funzioni (Value Drivers), Assets e Rischi da un profilo geografico e operazionale nonché di prospettiva fiscale, esplicando effetti positivi in termini di sostenibilità ed efficienza societaria. In questo contesto sono in sensibile aumento le società che hanno fatto uso e riconoscono i benefici della VCA quale strumento di supporto alle proprie strategie operative.