Federcommercio
Federcommercio: tutti i colori del commercio al dettaglio ticinese
Federcommercio è l’associazione di categoria che raggruppa grande distribuzione – DISTI – e alcune società di commercianti regionali, rappresentando il mondo del commercio al dettaglio ticinese. Essa conta più di 15’000 collaboratori e promuove lo sviluppo e l’immagine del commercio ticinese e la tutela degli interessi delle società dei commercianti regionali. Fondata nel 1997, quando le varie associazioni ticinesi e la grande distribuzione hanno riunito le forze al fine di salvaguardare gli interessi del settore, ha subito assunto un ruolo di rilievo per la difesa dei propri affiliati. In quasi 25 anni di presenza sul territorio si è battuta per una maggiore flessibilità degli orari d’apertura ed è stata fra i promotori della nuova LAN – Legge Aperture Negozi – entrata in vigore il 1° gennaio 2020. Inoltre, insieme ad altre parti sociali (padronato e sindacati), ha sottoscritto il nuovo CCL per il settore della vendita decretato di obbligatorietà generale, entrato in vigore anch’esso ad inizio 2020.
Scopo e ruolo istituzionale
Nell’ambito del vigente sistema di economia di mercato, fondato sull’iniziativa privata e sull’attività di commercianti liberi e responsabili, Federcommercio si prefigge di promuovere lo sviluppo e l’immagine del commercio ticinese, di tutelare gli interessi dei commercianti e delle società dei commercianti regionali, locali, di quartiere, delle associazioni di categoria e di gruppi di interesse nel settore del commercio e di favorirne la collaborazione e la solidarietà.
Il settore del commercio è una parte fondamentale dell’economia ticinese; infatti, il settore contribuisce al PIL cantonale, nella misura del 6% circa.
L’Associazione promuove lo sviluppo e l’immagine del commercio ticinese e la tutela degli interessi delle società dei commercianti regionali. Federcommercio rappresenta oggi circa 1’000 negozi ossia circa il 35% del totale, distribuiti tra centri cittadini e centri commerciali. La cifra d’affari complessiva che ruota attorno al settore è valutata in circa 3 miliardi di franchi – pari a circa 3/4 del commercio ticinese.