Farmaceutica: una forte specializzazione
Giorgio Calderari, Presidente Farma Industria Ticino e membro del nostro UP, ci parla in questo breve approfondimento, delle dinamiche in atto nel settore farmaceutico ticinese e di come questo comparto si stia vieppiù specializzando (dato confermato anche dai risultati emersi dallo studio BAK Economics), con grandi aziende consolidate, accanto a nuove start up che dialogano con i centri di ricerca accademici.
Lo studio BAK Economics ha evidenziato una forte specializzazione nel settore della farmaceutica.
Come ci stiamo muovendo?
Mi fa molto piacere vedere come il BAK abbia validato con una ricerca seria ed indipendente quanto da noi rilevato come Farma Industria Ticino in questi ultimi anni: una forte crescita del settore ed il consolidamento di un cluster di aziende molto unite nel modo di fare impresa ma anche molto diversificate e specializzate, così da rendere il settore resiliente verso la competizione mondiale. Sono 28 le aziende associate con 2’900 collaboratori ed una massa salariale di CHF 255 milioni; il fatturato ammonta a CHF 2.3 miliardi realizzato soprattutto tramite esportazioni. Tornando al cluster, mi piace sottolineare come se si dovessero raggruppare gli associati in azienda paragonabile ad una media multinazionale, sia per fatturato che per capacità di creare valore aggiunto. E di fianco alle società consolidate, cominciano a nascere alcune start-up, anche grazie al supporto delle scuole universitarie e dei centri di ricerca del territorio.
Quale valenza hanno il modo di fare impresa “svizzero” ed il marchio Swiss made, nel settore farmaceutico?
Mentre l’importanza del marchio “Swiss made” è relativa, il modo di fare impresa svizzero è determinante, grazie alla nostra capacità di innovare, di creare know-how e proprietà intellettuale, di pianificare a lungo termine e all’eccellenza nell’implementazione dei processi. E naturalmente, la tradizione del polo basilese è di grande rilevanza per la crescita di tutto il settore nazionale.