Il Consiglio federale armonizza i controlli e adegua l’ordinanza sui beni dual use

Il 2 aprile 2025, il Consiglio federale ha approvato una revisione dell’ordinanza sul controllo dei beni a duplice impiego, introducendo nuovi controlli sulle esportazioni di tecnologie emergenti. Così facendo, la Svizzera reagisce al blocco dei meccanismi multilaterali di controllo delle esportazioni e riallinea la propria normativa a quella dei principali partner commerciali. Le modifiche entrano in vigore il 1° maggio 2025.

I beni a duplice impiego (dual use) sono beni che possono avere applicazioni sia civili che militari. Il termine “beni” include anche tecnologie e software.

In Svizzera, la loro esportazione è disciplinata dalla legge sul controllo dei beni a duplice impiego. L’Allegato 2 dell’Ordinanza sul controllo dei beni a duplice impiego (OBDI) elenca i prodotti, le tecnologie e i software soggetti a obbligo di autorizzazione all’esportazione. Questo elenco si fonda su diversi trattati e regimi internazionali, alcuni dei quali giuridicamente vincolanti. Poiché tali regimi possono essere aggiornati solo con il consenso unanime dei loro membri, le crescenti tensioni geopolitiche ne ostacolano l’adeguamento, soprattutto in relazione alle tecnologie emergenti. Tra queste figurano l’informatica quantistica, la produzione avanzata di semiconduttori, l’intelligenza artificiale e la fabbricazione additiva.

Per rispondere ai recenti sviluppi tecnologici e superare lo stallo a livello internazionale, diversi partner commerciali della Svizzera – tra cui Francia, Italia, Paesi Bassi e Spagna – hanno introdotto controlli nazionali nell’ambito dei regimi internazionali di controllo. Il regolamento (UE) sui beni a duplice uso (art. 9) consente infatti agli Stati membri di adottare propri elenchi nazionali di controllo, notificandoli alla Commissione europea e agli altri Stati membri. A tal proposito, la stessa Commissione europea ha recentemente incoraggiato una maggiore armonizzazione tramite la Raccomandazione (UE) n. 2025/683, che promuove il coordinamento delle liste di controllo a livello nazionale.

In questo contesto, nel dicembre 2024, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di proporre entro fine marzo 2025 una revisione dell’OBDI in relazione alle esportazioni di beni dual use. Con questa misura, il Consiglio federale mira a mantenere l’allineamento dei propri controlli sulle esportazioni alle normative internazionali, assicurando che anche le tecnologie emergenti e quelle future siano soggette a un adeguato regime di autorizzazione. Ciò consentirà inoltre agli attori economici e al mondo della ricerca di continuare ad accedere a tali tecnologie anche in futuro.

La revisione dell’OBDI entra in vigore il 1° maggio 2025. I nuovi controlli sono già stati integrati nell’Allegato 2 dell’OBDI e pubblicati sul sito della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), insieme a una panoramica non vincolante delle modifiche. Si vedano a tal proposito:

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