Dazi USA: preoccupate le associazioni mantello e di categoria svizzere
Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di esportazione per i prodotti svizzeri. Tuttavia, i dazi supplementari annunciati da Trump il 2 aprile 2025, che prevedono un’aliquota del 31% sulle importazioni di origine svizzera nell’ambito delle misure contro i Paesi con surplus commerciale, rischiano di compromettere l’accesso delle aziende elvetiche a questo mercato strategico. Le associazioni di mantello svizzere e di categoria, preoccupate per le conseguenze, sollecitano il Consiglio federale ad adottare interventi mirati.

economiesuisse
L’intensificarsi delle tensioni commerciali rappresenta un ostacolo significativo per l’export svizzero, con un aumento dei costi, una riduzione della competitività e un freno agli investimenti. economiesuisse condivide la decisione del Consiglio federale di non adottare contromisure, ma evidenzia la necessità di chiarire rapidamente la situazione, proseguire nella diversificazione dei mercati, rafforzare l’attrattività della piazza economica ed evitare regolamentazioni superflue e oneri aggiuntivi per le imprese.
Per ragguagli: Comunicato stampa del 3 aprile 2025
Swiss Medtech
Circa il 25% delle esportazioni svizzere di tecnologie mediche è destinato agli Stati Uniti, il secondo mercato più importante per il settore. Tuttavia, i nuovi dazi imposti da Washington sulle importazioni dai Paesi con un surplus commerciale potrebbero ostacolare l’accesso dei prodotti svizzeri al mercato statunitense. Swiss Medtech sollecita quindi il governo svizzero a intervenire con misure concrete, tra cui l’approvazione rapida di un’ordinanza che riconosca i prodotti certificati dalla FDA, la rimozione delle barriere commerciali di natura tecnica e il rafforzamento degli accordi internazionali.
Per ragguagli: Comunicato stampa del 2 aprile 2025
Swissmechanic
Swissmechanic avverte che i dazi USA potrebbero avere un forte impatto sull’industria svizzera delle macchine, dell’elettronica e del metallo, mettendo a rischio occupazione, innovazione e competitività. Per questo, chiede al governo svizzero di intensificare il dialogo con Washington e sostiene l’iniziativa diplomatica che prevede la visita della presidente della Confederazione e del ministro dell’Economia negli USA. L’associazione si oppone al protezionismo e promuove il libero commercio come unica via per garantire il successo a lungo termine delle imprese svizzere.
Per ragguagli: Comunicato stampa del 3 aprile 2025, in tedesco
Swissmem
Con una quota del 14,9%, gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato più importante per l’industria tecnologica svizzera. Swissmem esprime profonda delusione per la decisione del governo statunitense di aumentare i dazi forfettari sui prodotti svizzeri del settore e sollecita il Consiglio federale a intervenire con urgenza per attenuarne l’impatto e facilitare l’accesso a nuovi mercati. Inoltre, sottolinea la necessità di misure nazionali a sostegno delle imprese, come la semplificazione e l’ampliamento del lavoro a orario ridotto.
Per ragguagli: Comunicato stampa del 3 aprile 2025
Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM)
L’USAM giudica incomprensibile l’aumento dei dazi annunciato da Trump, ma invita a concentrarsi su soluzioni concrete. Propone di rafforzare la diplomazia commerciale, evitare ritorsioni, accelerare nuovi accordi di libero scambio e chiarire le relazioni con l’UE. Per mantenere la competitività, la Svizzera deve inoltre ridurre la burocrazia, sostenere le PMI e contenere le spese amministrative e sociali.
Per ragguagli: Comunicato stampa del 3 aprile 2025, in francese e tedesco