Attacchi cyber: continua la sensibilizzazione sul tema

Le attività di cyber crime, attacchi sviluppati da hacker ai danni delle aziende e spionaggio cibernetico sono una realtà. Da diverso tempo la Cc-Ti è attiva nella sensibilizzazione verso i soci e le aziende con eventi, studi e approfondimenti diversi, proprio per informare il tessuto economico sull’importanza della prevenzione e della conoscenza.

In questo senso il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni è intevenuto il 6 febbraio a Savosa, presso la sede dell’azienda Gruppo Sicurezza, quale relatore su un workshop dal titolo “Lo spionaggio nel settore bancario“, al quale hanno preso parte numerosi responsabili della sicurezza di istituti bancari e di credito presenti nel Cantone.

È emerso come le banche sono un target per questo genere di crimini, per cui possono venir attaccati sia i patrimoni dei clienti come pure la banca stessa con un’attività di spionaggio informatico.

Dal canto suo il Direttore della Cc-Ti ha messo in luce quanto già portato avanti sinora come associazione mantello dell’economia ticinese, ossia i numerosi eventi sul tema e l’importante inchiesta condotta dalla Cc-Ti in collaborazione con la SUPSI e IntheCyber SA, su un campione di aziende private, pubbliche e semipubbliche ticinesi, che risulta rappresentativo e dimostra lo stato dell’arte in tema di sicurezza e prevenzione di attacchi cibernetici, soprattutto a livello cantonale. Ricordiamo che Luca Albertoni è già intervenuto ad un evento sul tema Pensare come un Hacker lo scorso 23 gennaio, a significare di quanto il tema sia sentito per la nostra associazione.

Un ulteriore approfondimento sul tema sarà svolto nei prossimi mesi: il 24 maggio si terrà un evento sulla tematica “Cloud, big data e cyber security”. Informazioni e altri dettagli a breve sul nostro sito.

Giochi olimpici di Tokyo 2020 – Opportunità per le PMI svizzere

I giochi olimpici estivi di Tokyo offrono interessanti opportunità di business per le PMI svizzere. Per partecipare alle procedure del bando di gara, gli esportatori svizzeri possono usufruire del supporto di Switzerland Global Enterprise (S-GE).

Nel 2020, Tokyo ospiterà i giochi olimpici e paralimpici. Il governo metropolitano di Tokyo si aspetta che le Olimpiadi generino effetti economici del valore di CHF 275 miliardi in Giappone, compresi i CHF 173,6 miliardi della sola capitale nipponica. Si stima inoltre che tali giochi permetteranno di creare 1,94 milioni di posti di lavoro.

Il Comitato organizzativo dei giochi olimpici e paralimpici di Tokyo (TOC) ha stilato linee guida per tutti i bandi di gara delle Olimpiadi. Allʼinizio ci si focalizzerà sugli appalti legati alle infrastrutture nel 2017 e nei primi mesi del 2018, in seguito, alla fine del 2018 sulle forniture e potenzialmente poi sulla ristorazione. Le informazioni sui bandi di gara saranno pubblicate su vari siti web, a dipendenza di chi emette il bando di gara. Alcuni bandi sono disponibili in inglese, altri saranno pubblicati solo in giapponese.

I potenziali fornitori svizzeri devono sapere che…

Continua a leggere

L’export svizzero registra numeri da record

La Svizzera è uno dei dieci principali Paesi esportatori al mondo. Prova di questo successo sono i dati presentati dall’Amministrazione Federale delle Dogane concernenti il commercio con l’estero per il 2017. Numeri record su tutta la linea, sia per le esportazioni che hanno registrato un netto miglioramento rispetto all’anno precedente (+4.7%), sia per le importazioni che hanno avuto un dinamismo eccezionale che non si registrava dal 2010.

Il benessere che possiamo vantare in Svizzera si fonda proprio sul commercio con l’estero: 2 franchi su 5 sono guadagnati grazie alla politica esterna. I settori trainanti sono la chimico-farmaceutica – che grazie ai risultati record degli ultimi anni può investire ulteriormente nella ricerca – e il settore dei metalli che già da parecchi mesi trascina le esportazioni elvetiche. Segnali positivi anche dal settore orologiero che dopo due anni di profonda crisi ha ripreso con fervore e ha contribuito al dinamismo del commercio estero.

Non solo la perdita della forza del franco e l’evoluzione dei prezzi hanno avuto un ruolo fondamentale per l’eccedenza record della bilancia commerciale, ma anche la politica degli accordi di libero scambio sta mostrando concretamente i suoi risultati. Il trattato con la Cina, entrato in vigore nel 2014, ha dato una spinta significativa alle esportazioni verso il dragone asiatico. Nel 2017 infatti la Cina ha superato la Gran Bretagna, posizionandosi al 5° posto nella classifica dei partner commerciali elvetici. Contrariamente si nota invece una diminuzione dell’interesse verso i Paesi della zona euro e una diversificazione dei mercati esteri.

“Gli accordi di libero scambio sono fondamentali per poter dare alle nostre aziende un vantaggio competitivo ed è quindi necessario continuare con le trattative in corso ed aprirne di nuove”.

La concorrenza internazionale per le nostre PMI è molto forte ed esse sono costrette ad affrontare un contesto estremamente dinamico. Oggi è compito della politica saper ampliare ancora di più le relazioni commerciali con i Paesi esteri. Gli accordi di libero scambio sono fondamentali per poter dare alle nostre aziende un vantaggio competitivo ed è quindi necessario continuare con le trattative in corso ed aprirne di nuove. Secondo uno studio del Credit Suisse, le PMI svizzere mirano ad avere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, il nostro secondo partner commerciale dopo l’Europa. Certamente una facilitazione delle procedure doganali e un abbassamento dei dazi sarebbe un incentivo ulteriore per sviluppare questo mercato. Parallelamente, la Svizzera deve rimanere vigile sulle trattative che sta intavolando l’UE con altre nazioni, come ad esempio il trattato con i Paesi del Mercosur, che potrebbe fornire alle aziende europee – una volta siglato –  un netto vantaggio rispetto agli imprenditori elvetici.

Per poter contare anche in futuro su dati incoraggianti come quelli del 2017, siamo fiduciosi che la Svizzera sappia continuare a mantenere condizioni quadro favorevoli alle aziende e proseguire quindi con slancio le trattative internazionali per diminuire le barriere nel commercio con l’estero.

Valentina Rossi, responsabile Servizio Export Cc-Ti

Opportunità di business in Spagna: il settore delle infrastrutture viarie

Il governo spagnolo ha presentato il piano “Extraordinary Plan for Investment in Roads”, un nuovo meccanismo di finanziamento per le infrastrutture stradali che comporta un investimento di 5 miliardi di euro e che coprirà oltre 2ʼ000 km nei prossimi 4 anni.

Il piano “Extraordinary Plan for Investment in Roads” (Plan Extraordinario de Inversión en Carreteras PIC), il principale investimento privato nel settore stradale dal 2006, eviterà di gravare sul budget pubblico, grazie a un meccanismo di finanziamenti basato sul partenariato pubblico-privato e che garantirà inoltre finanziamenti europei attraverso la Banca europea per gli investimenti. In più, i progetti previsti in questo piano di investimento straordinario possono essere finanziati tramite il Piano di investimenti per lʼEuropa della Commissione europea (EC IPE).

Le misure del piano che includono investimenti…

Continua a leggere

Fintech – Una nuova tendenza in Vietnam con opportunità per le PMI svizzere

Lʼecosistema fintech del Vietnam è in crescita, alimentato dal desiderio del governo di far progredire lo sviluppo fintech. Le PMI svizzere possono permettere il miglioramento dello sviluppo e partecipare alla “Fintech Challenge Vietnam”.

Il governo vietnamita ha emanato una decisione politica con lʼobiettivo di ridurre drasticamente le transazioni in contanti e per migliorare i metodi di pagamento elettronici entro il 2020. Il nuovo programma, non solo fornirà lʼinfrastruttura e lʼattrezzatura per eliminare i contanti dallʼeconomia del Vietnam, bensì intende anche cambiare profondamente il metodo di pagamento della popolazione del Paese. Nello specifico, il programma cerca di ridurre il numero delle transazioni in contanti a meno del 10% delle transazioni totali del mercato, in tutti i supermercati, centri commerciali e i distributori entro il 2020; a meno del 70% delle transazioni legate ai servizi di pubblica utilità e di telecomunicazioni; e a meno del 50% di tutti i nuclei familiari in zone urbane.

Con una popolazione di circa 95 milioni, di cui circa il 70% ha unʼetà compresa tra i 15 e i 64 anni, lʼeconomia internet del Vietnam ha un grande potenziale e il fintech si conferma unʼopportunità relativamente poco sfruttata. Secondo il rapporto sulle startup fintech del Vietnam datato 2016, tale industria è ancora ai primordi, con poco più di 30 attori, che stanno prevalentemente affrontando il mercato dei pagamenti.

Fintech Challenge Vietnam

Con la volontà di creare e promuovere un ecosistema per lʼinnovazione finanziaria che migliora lʼaccesso ai servizi finanziari per le micro, piccole e medie imprese in Vietnam e altre di popolazioni scarsamente servite.
Continua a leggere…

 

“Pensare come un Hacker”? Il Direttore della Cc-Ti tra i relatori di un evento sul tema

Nell’ambito dell’evento organizzato il 23 gennaio al Cinestar a Lugano dal Servizio di informatica forense SUPSI, Ated ICT Ticino e Clusis, l’Associazione svizzera per la sicurezza delle informazioni, dove si è parlato di un tema di strettissima attualità, ossia la cybersecurity e il modo di pensare degli hacker, è intervenuto anche Luca Albertoni.

Conoscere la forma mentis di un Black Hack è un grande investimento e una grande opportunità. Scoprire come pensa, osserva e concepisce le soluzioni torna molto utile in azienda per definire un’adeguata strategia di cyber difesa. È noto infatti che la Black Hat è la conferenza sulla sicurezza informatica più importante del globo. Solo nell’edizione 2017 di Las Vegas, ha visto la partecipazione di oltre 17’000 esperti di sicurezza. L’FBI quando cerca un hacker sa che lo trova alla Black Hat. Tuttavia essere un Black Hat non è affatto semplice. Non basta essere preparati, bisogna stupire. Soltanto chi dimostra di risolvere un problema che le aziende non sanno ancora di avere può prendere parte alle selezioni.

In questo interessante contesto si è dunque svolta questa conferenza che tra i relatori di spicco, ha visto la presenza del Direttore Cc-Ti, Luca Albertoni, che è intervenuto portando il suo pensiero parlando di aziende e sicurezza e facendo il punto sulla questione (tema a cui già anche la Cc-Ti aveva dato risalto in diverse occasioni).
Tra gli altri relatori vi erano l’Avv. Paolo Bernasconi, dello Studio legale Bernasconi Martinelli Alippi & Partners di Lugano, e Marco Zonta, ingegnere di ReaQta.

Vi è poi stata un’intervista a Stefano Zanero, uno tra i più autorevoli esperti di sicurezza informatica del mondo, che è stata condotta da Alessandro Trivilini, responsabile del Servizio di informatica forense SUPSI e rappresentante per la Svizzera nel programma intergovernativo di cooperazione europea COST (CA16101) per la ricerca scientifica e tecnologica.

Decisione d’imposizione elettronica (IMe): obbligatorietà dal 1° marzo

Nel quadro dell’attuazione della strategia di e-government della Confederazione , il 1° marzo 2018 l’Amministrazione federale delle dogane introdurrà l’obbligo della decisione d’imposizione elettronica (IMe) nel sistema d’imposizione e-dec. Fino a tale data l’AFD allestisce le decisioni d’imposizione come segue:

  • dichiarazione d’importazione e-dec
  • IMe Importazione oppure
  • decisione d’imposizione in formato cartaceo; mod. 11.08 (arancione)
  • dichiarazione d’esportazione e-dec
  • IMe Esportazione
  • dichiarazione d’esportazione NCTS
  • decisione d’imposizione in formato cartaceo; mod. 11.38 (rosa)

A partire dal 1° marzo 2018, le decisioni d’imposizione in e-dec verranno allestite soltanto in formato elettronico. Per contro, le decisioni d’imposizione NCTS rimangono in formato cartaceo.

L’AFD ricorda che già a partire dal 2008, le decisioni d’imposizione in e-dec Esportazione sono disponibili soltanto in formato elettronico.

Come funziona l’IMe?

Anziché stampare la decisione d’imposizione e inviarla per posta al titolare del conto PCD, l’AFD allestisce la decisione d’imposizione sotto forma di un file munito di firma digitale e lo mette a disposizione affinché venga ritirato. Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili direttamente nella comunicazione dell’AFD o sulla pagina internet dedicata.

Quale potenziale offrono i mercati di frontiera?

Si tratta, in questo senso, di Paesi con un reddito pro capite medio-basso, caratterizzato tra le altre cose da unʼelevata dinamica economica e un alto tasso di crescita della popolazione, a differenza dei classici Paesi emergenti presentano però un mercato finanziario sottosviluppato.

Queste condizioni quadro rendono interessanti i mercati di frontiera, in particolare, agli occhi di investitori alla ricerca di alti rendimenti. Tuttavia, anche per imprese esportatrici svizzere può essere opportuno raffrontarsi intensamente con i mercati di frontiera. Lo studio del CSRI mostra che la quota delle esportazioni dei mercati di frontiera, in relazione al PIL, è complessivamente più elevata rispetto ai classici Paesi emergenti.

In altre parole: i mercati di frontiera già oggi sono più aperti nel commercio internazionale rispetto ai classici Paesi emergenti.

Interessante e al contempo esigente

Gli esportatori svizzeri dovrebbero tenere maggiormente in considerazione i mercati di frontiera con una prestazione economica complessiva di 3,7 miliardi di dollari, in qualità di nuovi potenziali mercati?
Continua a leggere…

 

Comunicazione multicanale differenziata: grandi novità per i soci dal 2018

L’anno che si sta chiudendo è stato davvero eccezionale per la Cc-Ti: abbiamo festeggiato il Centenario, sottolineandolo con eventi ed approfondimenti che hanno caratterizzato il nostro ruolo di associazione mantello per tutta l’economia ticinese. Anche il 2018 sarà ricco di novità, pensate per avvicinarci sempre di più ai soci e dialogare con essi.  Con la strada già tracciata dall’anno in corso, la nostra comunicazione si rafforza e diventa sempre più multicanale.

Abbiamo identificato 4 grandi aree tematiche sulle quali ci concentreremo nel 2018, e che fungeranno dal fil rouge per tutta quella che è la comunicazione della Cc-Ti.
Da sempre precursori dei trend in atto, per proporre e invitare alla riflessione ed al dialogo, i temi declinati saranno: internazionalizzazione e swissness; responsabilità sociale delle aziende; digitalizzazione; smart life.

Quali strumenti utilizziamo?

Gli strumenti principali sono articoli, approfondimenti, interviste e prese di posizione, comunicati stampa, eventi e missioni economiche, formazione e video, declinati su canali differenti.

Da sempre siamo precursori dei trend in atto per proporre ed invitare alla riflessione ed al dialogo.

I nostri canali

Se il nostro sito web https://www.cc-ti.ch resta il principale veicolo d’informazione, sono state potenziate le comunicazioni attraverso le newsletter dedicate. Ne abbiamo strutturate 3 diverse:
– una dedicata all’attività della Cc-Ti
– una seconda newsletter è destinata all’export
– e, novità, una terza è specifica per la formazione

Ci potete sempre raggiungere anche attraversi i social media (Facebook, YouTube, Twitter, LinkedIn). Grandi novità sono il dépliant delle attività per il 2018 (ossia un riassunto delle proposte formative ed eventistiche, degli eventi export e delle missioni economiche per il primo semestre del 2018. Lo stesso verrà fatto nel secondo semestre) e Ticino Business (che sarà pubblicato in 5 numeri annui, con contenuti informativi per i soci e vetrina per loro notizie).

Appuntamenti a cui non mancare

Già a partire da gennaio avremo appuntamenti interessanti a cui partecipare. Nel corso dei mesi si susseguiranno eventi tematici, i tradizionali eventi-Paese (Egitto, Cina, Azerbaijan, Colombia) e le relative missioni economiche (mercati focus già conosciuti e nuovi come l’Azerbaijan e la Cina), che sapranno dare nuova linfa alle aziende ticinesi, a diversi livelli.
Come detto, il programma sarà intenso già dal prossimo mese: proporremo dei networking breakfast per far incontrare i soci e dar loro la possibilità di conoscersi e presenteremo la nostra consueta inchiesta congiunturale, che aprirà l’anno con i trend per il 2018. Avremo anche un importante studio da parte del celebre istituto Bak Basel, che nel corso della primavera potremo scoprire.
Un capitolo importante è anche quello rappresentato dalla formazione targata Cc-Ti. Essa si struttura in 2 cappelli: formazione puntuale (strutturata per aree tematiche – export, risorse umane, comunicazione, vendita e questioni giuridiche, con oltre 60 corsi annuali –) e formazione di lunga durata (con la scuola manageriale della Cc-Ti, che porta all’ottenimento di un diploma federale quale Specialista della gestione PMI).

Infine, per raggiungere il pubblico in modo più completo possibile, differenzieremo sempre le nostre comunicazioni, grazie anche agli accordi con media di diversa natura (radio, tv, media online, quotidiani).

Non mancheremo di informarvi su altri nuovi sviluppi.

Swissfirms: lo strumento di networking per nuove opportunità d’affari

Per la Cc-Ti è fondamentale che i propri affiliati possano creare nuove relazioni, dialogando efficientemente tra di loro. Siamo fermamente convinti che al giorno d’oggi sia fondamentale poter coltivare contatti d’affari in modo preciso, diretto ed efficace. Ancor di più, per un networking diretto bidirezionale, è basilare possedere le giuste carte per essere trovati con facilità. In questo senso essere presenti su Swissfirms è la soluzione vincente per le imprese affiliate alla Cc-Ti.

Questo portale infatti è stato creato dalle 18 Camere di commercio e dell’industria svizzere (CCIS), e raccoglie i dati delle aziende socie di tutte le CCIS, compresa la Cc- Ti. Tutti i soci della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino dispongono gratuitamente di un proprio profilo sul portale www.swissfirms.ch. In esso si trovano informazioni affidabili su oltre 15’000 aziende, di cui oltre 1’000 ticinesi.Trovare ed essere trovati in modo rapido. Informazioni che comprendono logo riconoscibile, nominativi di riferimento dei quadri e per settore, indirizzi, indicazioni stradali e fotografiche dell’azienda, ecc..
Questa utile piattaforma consente alle vostre esigenze di marketing di usufruire degli strumenti più efficaci per le vostre spedizioni o ricerche mirate. Il successo di un campagna a mezzo posta dipende in egual
misura, sia dalla qualità degli indirizzi, sia dalla mirata scelta del target dell’invio. Swissfirms è la soluzione alle vostre esigenze, poiché assicura:

  • dati confermati dalle CCIS,
  • criteri che permettono una selezione mirata al vostro target,
  • informazioni attualizzate sulle aziende socie delle CCIS.

Create e trovate ciò di cui avete bisogno

Swissfirms vi propone differenti criteri di ricerca:

  • area geografica,
  • settore d’attività (in base alla classificazione NOGA),
  • numero di dipendenti.

Gli indirizzi possono essere acquistati in formato excel o come file word.

Aggiornamento dati

È responsabilità di ogni azienda aggiornare i propri dati e vigilare sulla sempre attualità degli stessi.

Management del proprio profilo aziendale

Unitamente alla conferma di adesione alla Cc-Ti avete ricevuto un nome utente (SwissfirmsID) e una password, che vi permettono l’accesso alla piattaforma www.swissfirms.ch.  Potete facilmente accedere a questi dati anche sul sito web www.cc-ti.ch/my-account/?a=pwdreset, compilando il formulario, oppure contattando Lisa Pantini allo +41 91 911 51 32, pantini@cc-ti.ch.

 

 

 

L’offerta per i soci della Cc-Ti
Swissfirms aggiunge un ulteriore sconto promozionale del 25% sull’acquisto degli indirizzi, per un totale di riduzione del 50%. Quest’offerta è limitata ai soci delle Camere di commercio e dell’industria della Svizzera (CCIS) ed è valevole sino al 31 gennaio 2018. Approfittate dunque di quest’occasione accedendo direttamente alla piattaforma Swissfirms.ch  o richiedete una consulenza alla vostra Cc-Ti.