Nuove opportunità e vecchi rischi

Ogni nuova opportunità comporta una determinata dose di rischio; l’assunto vale anche quando si parla di opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Fenomeno di fronte al quale chi reagisce con l’immobilismo, finisce per assumersi soltanto i rischi (senza quindi cogliere le opportunità).

L’atteggiamento opposto, ovvero affrontare allegramente nuovi percorsi ignorando i rischi può essere altrettanto nefasto.

Se è vero che l’assenza totale del rischio è ignota alla maggior parte degli imprenditori, possiamo affermare con una certa sicurezza che la formula del successo imprenditoriale o di un progetto, può contenere una buona dose di matematica. Ciò succede quando si parla di rischio calcolato oppure, quando il concetto è adeguatamente calato in una strategia, di risk management all’interno della quale si identifica e si governa il rischio.

Anche quando affrontiamo un cambiamento di paradigma (un nuovo modello di business, una nuova organizzazione, una nuova strategia commerciale, ecc.) dovremmo abituarci ad identificare per tempo i rischi, analizzarli e valutarli. Solo in questo modo, potremo dare priorità ai rischi che saremo in grado di escludere, mantenendo il controllo su quelli che decideremo di affrontare, conoscendone in anticipo l’impatto economico. In fase di realizzazione del progetto, il controllo dei rischi che abbiamo deciso di assumere completerà il quadro e ci permetterà di procedere sulla via della trasformazione.

Il risk management è applicabile in moltissimi ambiti, oggi toccati più che mai dalla trasformazione digitale. Ad esempio, si colloca molto facilmente nell’ambito della sicurezza informatica, che ci si riferisca alla protezione dei dati, al controllo degli accessi alla rete o alla continuità operativa della nostra infrastruttura informatica. Meno evidente, ma altrettanto interessante, è l’applicazione del risk management ai processi aziendali (esistenti o ancora nella fase di disegno iniziale).

Ma come identificare i rischi? Comunemente ci si basa sugli obiettivi o sugli scenari. Nel primo caso, il rischio è identificato con il mancato raggiungimento di un obiettivo. Nel secondo, in base ad un evento prestabilito, vengono ipotizzati diversi scenari, ciascuno contraddistinto da un particolare rischio.

Una volta identificati i rischi, occorre passare alla classificazione, normalmente basata sull’impatto economico e sulle probabilità che questi si possano verificare. La correlazione tra queste due dimensioni, permette di stabilire le priorità. Semplificando, i rischi con minor impatto economico e minore probabilità di occorrenza, verranno affrontati dopo quelli con maggior impatto economico e maggiore probabilità di occorrenza. La limitata disponibilità di risorse, così come il mantenimento di determinati margini operativi, può quindi spingere ad ignorare volutamente alcuni rischi, posti in fondo alla “classifica” perché con scarso impatto economico e una bassa probabilità di occorrenza. In questi casi si può anche parlare di costo di opportunità, che andrà aggiunto nella struttura dei costi inerenti al processo in esame.

Il tema non è dei più nuovi ma, forse proprio per questo motivo, viene spesso ignorato o, nella migliore delle ipotesi, relegato (ingiustamente) tra i progetti dei grandi numeri. Al contrario, ogni nostro processo aziendale andrebbe sottoposto ad un’analisi del rischio. Posto che in alcuni casi, dalla semplice analisi di processo più che una valutazione dei rischi, si può addirittura parlare di certezze comportante da evidenti situazioni di inefficienza. Ma tornando al tema di questa pillola, il rischio si annida in quei processi apparentemente perfetti, che spesso costituiscono l’ossatura della nostra attività. In assenza di una strategia di gestione del rischio, spesso ci rendiamo conto dei punti deboli solo quando ci troviamo in piena crisi.

A titolo di banale ma eloquente esempio, pensiamo al mondo interconnesso che oggi contraddistingue la quotidianità di ciascuno di noi e all’imprevedibile (?) interruzione del collegamento internet a causa di lavori di scavo. In un’abitazione privata, l’evento può causare un piccolo dramma famigliare ma, il più delle volte assume dimensioni relativamente preoccupanti solo se accade nel corso di un fine settimana e in presenza di internauti adolescenti. Chi ha sottoscritto l’abbonamento con l’internet provider, ha calcolato il rischio di un simile evento e, probabilmente, risolverà il temporaneo stop digitale con una sana e analogica passeggiata. Se il fatto avviene in orari feriali e il malcapitato opera come trader online in borsa, il disastro epocale è garantito. Stesso rischio, due diversi scenari con impatti economici opposti.

Un’adeguata analisi dei rischi in un processo, così come nelle attività professionali quotidiane, può aiutarci nell’identificare correttivi che spesso conducono anche alla semplificazione. Eliminare un rischio o limitarne gli effetti sul business, non comporta necessariamente un investimento in tecnologie particolari. Un buon consulente può aiutarci a più livelli anche se il più delle volte, analizzando un processo, si ottengono buoni risultati adottando una materia prima non sempre comune ma molto economica: il buon senso.

Testo redatto da
Carlo Secchi, Sales Director Swisscom (Svizzera) SA Enterprise Customers, Bellinzona

Indonesia: mercato delle tecnologie mediche in forte crescita

Il mercato delle apparecchiature e dei dispositivi medici in Indonesia è interessante per i fornitori stranieri di tecnologie mediche. Nell’ultimo decennio, esso ha infatti registrato una forte crescita, raggiungendo un volume di circa 1 miliardo di dollari. Si prevede che continuerà a crescere ad un tasso annuo del 12% sulla base di aumenti pro capite costanti e dell’iniziativa del governo indonesiano di estendere la copertura sanitaria a tutta la popolazione.

Con un PIL di oltre 1 trilione di dollari nel 2017, l’Indonesia è la sedicesima economia più grande del mondo. Il Paese è anche la maggiore economia della comunità ASEAN e la seconda economia in più rapida crescita nel G20 dopo la Cina. Il FMI ha previsto l’espansione dell’economia indonesiana a 1,4 trilioni di dollari entro la fine del 2018. Non sorprende quindi che i paesi dell’ASEAN, compresa l’Indonesia, costituiranno il prossimo mercato emergente dei dispositivi medici. La sola Indonesia, con i suoi oltre 260 milioni di abitanti, rappresenta già un terzo del mercato ASEAN. Circa la metà della popolazione indonesiana ha meno di 30 anni.

Aumento della media pro capite e cambiamenti nello stile di vita

Nel 2010, la media pro capite in Indonesia ha superato l’importante soglia dei 3’000 dollari e alla fine del 2017 si è attestata a quasi 4’000 dollari. Il raggiungimento di tale livello ha portato a cambiamenti per quanto riguarda il consumo di prodotti alimentari e lo stile di vita con, segnatamente, un incremento del consumo di prodotti a base di zucchero e maggiore tempo libero, trascorso ad esempio nei centri commerciali. Di conseguenza, da un lato questo stile di vita causa più malattie come ictus, diabete, ipertensione e obesità, dall’altro lato sono disponibili maggiori fondi privati e pubblici per effettuare esami e trattamenti medici, ampliando la domanda di tecnologie mediche.

Grande dipendenza dai prodotti importati

I dispositivi medici locali producono per il momento principalmente prodotti di base e usa e getta. I produttori nazionali attualmente soddisfano solo il 10% della domanda locale. Questo settore dipende ancora in larga misura dai prodotti importati. ….continua a leggere

Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©

Protezione completa nei viaggi d’affari con le carte di pagamento Business o Corporate

Prima di partire per un viaggio d’affari, come anche durante, ci sono molte cose a cui pensare. Dal volo, all’albergo, fino ai vari trasferimenti, tutto richiede tempo per essere organizzato al meglio. Avete pianificato le riunioni e preparato la documentazione necessaria? Non lasciate nulla al caso. Partite in tutta sicurezza e pagate le spese di viaggio con una carta di pagamento Business o una soluzione di pagamento centralizzata.

Viaggiate spesso per lavoro? In queste occasioni,  vi capita di chiedervi se  la sicurezza sia adeguata per voi, i vostri dipendenti o chi vi accompagna nelle vostre trasferte?

Sfide professionali a mente libera

Le assicurazioni per i viaggi d’affari offrono una protezione ottimale sia all’azienda che ai collaboratori: coprono ad esempio le spese di viaggio e le cure mediche impreviste e garantiscono il rispetto dell’obbligo di tutela dei datori di lavoro. Così potrete dedicarvi senza pensieri alle vostre sfide professionali.

Per le carte di pagamento Business – con cui vengono spesso pagati i viaggi d’affari – in molti casi le prestazioni assicurative sono già incluse oppure, a seconda dell’offerente, possono essere aggiunte al pacchetto di servizi in tutta semplicità.

Ciò significa:

  • Minor dispendio amministrativo: ogni collaboratore che viaggia per affari o che utilizza la carta è automaticamente assicurato. Se un’azienda opta invece per un contratto collettivo, di norma alla fine di ogni anno viene richiesta una sintesi di tutte le attività di viaggio.
  • Costi inferiori: le assicurazioni viaggi stipulate tramite le carte di pagamento sono più economiche e in molti casi addirittura gratuite. Le assicurazioni viaggi d’affari individuali e i contratti collettivi, invece, possono essere molto costosi.
  • Copertura assicurativa completa: l’assicurazione stipulata con la carta di pagamento copre tutti i viaggi d’affari.

I vantaggi e le prestazioni delle assicurazioni stipulate dalle aziende per i propri dipendenti sono davvero molteplici. Ecco perché è importante valutarle

Testo redatto da
Beat Weidmann, Head of Distribution Channels & Sponsoring, Cornèrcard

Compasso: la rete di supporto per l’integrazione professionale in azienda

Si parla di integrazione professionale in azienda nell’evento organizzato per il prossimo 21 febbraio, dalla Cc-Ti insieme a Compasso,  l’Unione svizzera degli imprenditori, ed AITI.

La rete di supporto per l’integrazione professionale in azienda

Giovedì 21 febbraio 2019 a Lugano presso l’Hotel Pestalozzi (Piazza Indipendenza 9, Lugano), dalle ore 15.45, si terrà un evento che mira a parlare e potenziare rinnovati dialoghi sull’integrazione professionale. Il tutto è sviluppato da Compasso – un ente che si dedica alle questioni dell’integrazione professionale, rispettivamente all’interazione tra le imprese, le persone interessate, l’AI, la SUVA, le casse pensioni e gli assicuratori privati -, in stretta collaborazione con la Cc-Ti, l’Unione svizzera degli imprenditori, ed AITI. 

Si parlerà di integrazione professionale con ampie riflessioni su come affrontare le sfide che si presentano oggigiorno. Durante l’incontro, verranno anche affrontati i temi de «l’integrazione dei giovani con problemi di salute» e saranno presentati i risultati delle analisi di Compasso nel 2018.

Il programma previsto:

15. 45 Caffè di benvenuto

16.00 Benvenuto
Martin Kaiser, Presidente di Compasso; Fabio Regazzi, Consigliere nazionale e membro di Comitato USI; Stefano Modenini, Direttore AITI e Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti

16.15 Compasso: La rete unica per gli imprenditori e i loro partner a proposito di integrazione professionale

Martin Kaiser, Presidente di Compasso

16.50 Profilo d’integrazione basato sulle risorse: Prime esperienze – prospettive

Flavia Hächler, case manager FFS, Regione Ticino; Roberto Dotti, Direttore SUVA Bellinzona e Monica Maestri, Capoufficio, Ufficio dell’AI

17.20 Conclusione e sintesi

Martin Kaiser, Presidente di Compasso

17.30 Aperitivo e networking

È richiesta l’iscrizione entro il 11 febbraio 2019 a questo link.

Organizzatori dell’evento

Corea del Sud: come riuscire ad esportare verso il mercato dell’alta tecnologia

Le nuove tecnologie determinano il ritmo in Corea del Sud. Il Paese è il motore dell’innovazione come nessun altro ed è uno dei più grandi Paesi di esportazione del mondo. Un mercato che è interessante anche per gli esportatori svizzeri e che può aprire le porte all’area economica asiatica.

La Corea del Sud può vantare una delle più grandi storie di successo della storia economica. Dopo la guerra di Corea negli anni ‘50, il Paese asiatico è riuscito a diventare in pochi decenni una delle nazioni industriali leader a livello mondiale. Questa rapida crescita economica è descritta come “il miracolo del fiume Han”. Oggi la Corea del Sud è la quarta economia più grande dell’Asia. Il Paese è moderno e prospero, vanta la rete mobile a banda larga più veloce del mondo e stabilisce gli standard per il mondo digitale di domani. Con Samsung, Hyundai, SK Hynix o LG, sono diverse le aziende leader del mercato globale che provengono dalla Corea del Sud. La penisola intende continuare ad occupare in futuro una posizione di forza nel commercio mondiale e cercherà quindi di posizionarsi principalmente come luogo di ricerca e sviluppo, come mercato di prova e di riferimento per prodotti high-tech e lifestyle in tutta l’Asia. Il governo coreano e le grandi aziende del Paese stanno pianificando massicci investimenti in intelligenza artificiale, big data, realtà virtuale ed energie rinnovabili. Anche nei settori della biotecnologia, medtech, MEM e beni di consumo, le imprese e i consumatori sono affamati di soluzioni innovative per stimolarne ulteriormente la crescita. Ma come fanno le aziende svizzere a far parte di questo ecosistema?

Le fiere in Corea del Sud come piattaforma

Le fiere internazionali, che hanno acquisito un’enorme importanza nella Corea del Sud, sono un modo per entrare nel mercato. Negli ultimi anni SIMTOS è diventata la fiera più importante per le macchine utensili e la tecnologia di produzione. Il numero di espositori è passato da 270 iniziali ad attualmente oltre 1.130 espositori. KIMES è un’altra grande fiera in Corea del Sud, dove espositori provenienti da tutto il mondo presentano le loro ultime novità nel campo della tecnologia medica ed ospedaliera. La partecipazione ad una fiera internazionale è una buona piattaforma per le PMI svizzere per presentarsi quale azienda e proporre i propri prodotti ad un pubblico specializzato. Chiunque utilizzi l’aspetto fieristico per incontrare allo stesso tempo potenziali clienti, ha sicuramente la possibilità di una maggior apertura sul mercato della Corea del Sud: uno scambio mirato durante le fiere è fondamentale per un’attività commerciale di successo. Vale quindi la pena organizzare l’incontro prima della fiera e prepararsi di conseguenza. In questo modo, gli esportatori svizzeri possono esplorare le esigenze del mercato durante i colloqui o già concludere transazioni specifiche. ….continua a leggere

Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©

Investimenti nel settore healthcare in Romania

In Romania vengono attuati grandi progetti statali e iniziative private nelle infrastrutture del settore sanitario. L’attuale presenza di imprese svizzere su un mercato in rapida crescita è ben al di sotto del potenziale.

Con una popolazione di 19,7 milioni di abitanti, la Romania è il settimo paese dell’UE per dimensioni. Nel 2018, il Paese si è posizionato al 52° posto nella classifica dell’Indice di sviluppo umano (Human Development Index, HDI) del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) e nello specifico figura tra i 59 paesi a sviluppo umano molto alto sui 189 paesi per i quali è calcolato l’HDI.

La crescita del PIL della Romania è stata del 3,5% nel 2013 e del 7% nel 2017. La previsione è del 4,1% per il 2018 e del 3,8% per il 2019. Per la prima volta nella storia, secondo un rapporto del Credit Suisse, i rumeni sono ora più ricchi dei paesi vicini.

Il sistema sanitario e quello assicurativo del Paese sono però prevalentemente statali, la popolazione non è servita a sufficienza e la qualità delle strutture mediche e dei servizi sanitari è scarsa.

Ambizioso programma di investimenti a sostegno del sistema sanitario nazionale

Il Governo ha annunciato un ambizioso programma di investimenti per l’ammodernamento di 14 ospedali e la costruzione di 8 nuovi ospedali regionali del valore stimato di 300 milioni di euro l’uno, nonché di un “ospedale repubblicano” che comprende centri di ricerca e altre strutture per l’istruzione e l’alloggio, per un valore stimato di 1,1 miliardi di euro.  ….continua a leggere

Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©

Agiamo Insieme 2019

La consueta manifestazione, che suggella la collaborazione tra Cc-Ti e Ufficio dell’assicurazione invalidità, si terrà il 19 febbraio 2019

Anche quest’anno con “Agiamo Insieme” riproponiamo un momento di riflessione, ormai divenuto una bella consuetudine, che valorizza il lato umano delle aziende attive in Ticino.

Questo evento annuale è diventata una festa dove si racconta il percorso di reinserimento nei posti di lavoro delle persone lese nella loro salute. Si celebrano, attraverso testimonianze e aneddoti (non senza emozioni), i successi delle aziende e dei propri collaboratori che, con rimarchevole impegno in ambito professionale, evidenziano quanto la collaborazione fra Stato ed economia sia forte, attiva e vincente.

La manifestazione si tiene il 19 febbraio 2019 dalle ore 16:30 presso l’Auditorium Banca Stato a Bellinzona.

Il programma prevede

Dalle ore 16:30 Accoglienza degli ospiti
Ore 17:00 con la moderazione di Julie Arlin, interverranno Paolo Beltraminelli, Consigliere di Stato, Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti e Sergio Montorfani, Direttore IAS

Aziende premiate

  • ABB Power Protection SA, Rappresentante: Michele Sargenti, Direttore
  • Chiesa Bus SA, Rappresentante: Flavio Chiesa, Direttore
  • Luca Castelli SA, Rappresentante: Alessandro Castelli, Responsabile Marketing

Ospite d’onore della serata: Massimo Turuani, Presidente Società Mastri-Panettieri-Pasticcieri-Confettieri (SMPPC) del Canton Ticino

Seguirà aperitivo

Per le iscrizioni, è possibile scaricare il flyer informativo, che contiene il tagliando d’iscrizione. Lo stesso è da ritornare entro lunedì 11 febbraio 2019, via posta elettronica all’indirizzo e-mail indicato o telefonicamente al numero +41 91 821 93 50. Vista la capienza limitata della sala, le iscrizioni verranno prese in considerazione in base all’ordine d’entrata. Si ringrazia per la comprensione.

 

Opportunità per le PMI svizzere in Canada

L’industria di trasformazione di cibo e bevande è la seconda industria manifatturiera del Canada. La regione di Toronto è il secondo maggiore centro di trasformazione alimentare del Nordamerica dopo l’area di Los Angeles. Per le aziende alimentari svizzere e per i produttori di macchinari per l’industria alimentare ci sono ottime opportunità. Il SIAL, la più grande fiera dell’industria alimentare del Nordamerica, si svolge a Toronto alla fine di aprile 2019 ed è l’occasione perfetta per incontrare clienti.

In Canada, la provincia dell’Ontario ospita più di 50’000 aziende agricole in cui vengono coltivati più di 200 prodotti. Gran parte di questi prodotti transita attraverso l’Ontario Food Terminal di Toronto, che distribuisce più di 1 milione di tonnellate di prodotti all’anno.

Industria alimentare canadese: i principali sotto-settori sono la produzione di carne e i panifici

L’industria di trasformazione dei prodotti alimentari e delle bevande è il secondo settore manifatturiero dell’Ontario dopo quello dei trasporti. Queste le cifre: più di 3’000 aziende di trasformazione di cibi e bevande, entrate per quasi 40 miliardi di dollari all’anno, 97’000 dipendenti. I due principali sotto-settori sono la produzione di carne e i panifici, con il settore delle specialità alimentari che registra la crescita maggiore, in gran parte grazie alla grande e crescente percentuale di canadesi di origine straniera immigrati in Canada. Anche se la maggior parte del ramo è di proprietà nazionale, comprese multinazionali come Maple Leaf, Dare e Weston Foods, la provincia è stata a lungo sede di molte delle più grandi aziende di trasformazione alimentare del mondo, tra cui Nestlé, Kelloggs, Coca Cola e di molte aziende internazionali di medie dimensioni come Lindt, Dr. Oetker e Ferrero.

L’Ontario beneficia di un’ampia disponibilità di forza lavoro e di un mercato considerevole

L’Ontario ha una catena di approvvigionamento ben sviluppata di produttori, trasformatori, produttori di ingredienti e importatori di specialità. Inoltre, le società di logistica e i distributori garantiscono consegne rapide nei principali mercati degli Stati Uniti e del Canada grazie alla posizione centrale che l’Ontario ha in Nordamerica. Questa rete è particolarmente forte nella regione di Toronto, dove avviene circa il 75% della lavorazione, c’è grande disponibilità di forza lavoro nonché un mercato considerevole di circa 10 milioni di persone.  ….continua a leggere

Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©

Vi ricordiamo che la Cc-Ti organizza un evento-Paese sul Canada il prossimo 13 marzo, a cui seguirà una missione economica tra fine aprile ed inizio maggio. Contattateci per maggiori informazioni!

Reattivi e ricettivi alle novità del 2019

Essere reattivi e ricettivi alle necessità delle aziende è una prerogativa essenziale per poter operare con gli imprenditori che ogni giorno sono confrontati con le problematiche più disparate.

Da mesi ormai siamo confrontati ad un mercato mondiale che vive in un clima di incertezza con la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che si affrontano a suon di dazi e contro-dazi. Anche l’Unione Europea non è stata da meno con l’introduzione di misure protezionistiche. In questo contesto in costante mutamento come Cc-Ti, in stretta collaborazione con Switzerland Global Enterprise (S-GE), desideriamo essere un punto fermo su cui contare per poter affrontare con sicurezza e consapevolezza i mercati esteri.

Le aziende elvetiche sono capaci di reagire positivamente anche alle situazioni più difficili. La nostra economia deve però poter continuare a contare su due elementi essenziali: condizioni quadro favorevoli e l’apertura dei mercati.

Spinta da queste prerogative, la Cc-Ti, in collaborazione con S-GE, è attenta e ricettiva nel sostenere gli imprenditori ticinesi che affrontano i mercati mondiali, desiderando ampliare le proprie destinazioni di business. Anche per il 2019 continueremo dunque con la presentazione di nuovi mercati, attraverso l’organizzazione di Eventi Paese, conferenze dal taglio pratico che forniscono informazioni concrete per approcciare nuove nazioni.

Il focus del 2019 sarà il Canada, un mercato particolarmente interessante per le aziende svizzere che possono beneficiare di un accordo di libero scambio. Il 13 marzo, durante l’Evento-Paese, avremo quale ospite d’onore l’Ambasciatore Susan Bincoletto che porterà la sua esperienza nei rapporti bilaterali tra i nostri Paesi. La Cc-Ti organizzerà inoltre alla fine del mese di aprile una missione economica che si snoderà tra Toronto e Montréal volta a dare l’opportunità agli imprenditori di conoscere con mano il mercato canadese.

Gli Eventi-Paese continueranno con il Giappone, il 21 maggio, un’altra nazione con la quale la Svizzera è riuscita a stipulare un accordo di libero scambio che ne agevola le relazioni commerciali. Nel secondo semestre gli appuntamenti con gli Eventi-Paese si concentreranno dapprima sulla Germania, motore dell’Europa e, in vista di Expo 2020, il 20 novembre vi sarà una conferenza sugli Emirati Arabi Uniti.

Gli appuntamenti proseguiranno anche all’estero con una seconda missione in Cina, dopo il successo di quella appena conclusasi tra Shenzhen e Shanghai. Un mercato, quello cinese, estremamente ricco e diversificato che può creare sbocchi concreti agli imprenditori ticinesi. La Cc-Ti risponde quindi presente ed è pronta ad affrontare queste nuove sfide.

 

Articolo a cura di
Valentina Rossi, Responsabile Servizio Export Cc-Ti

Testo apparso su La Regione del 17.12.2018

Nuovo sistema di valutazione della conformità in Arabia Saudita

L’autorità saudita SASO (Standards, Metrology and Quality Organization) introdurrà un nuovo sistema per il certificato di conformità. La certificazione elettronica e il certificato di valutazione della conformità “Saber” sostituirà il “Certificato di conformità CoC” a partire dal 2019 e accelererà i processi.

“Saber” è un sistema online che collega importatori, organismi di certificazione e autorità doganali e commerciali saudite. Gli obiettivi di Saber sono la gestione rapida delle spedizioni, la riduzione dei beni di consumo contraffatti, la tracciabilità dei prodotti e l’aumento del numero di prodotti conformi a SASO sul mercato saudita.

La prova inizia nel 2019

In base alle informazioni disponibili, gli importatori saranno in grado di testare Saber su base volontaria a partire dal gennaio 2019. Se il periodo di prova avrà successo, il sistema operativo diventerà obbligatorio a partire da giugno 2019. Gli attuali certificati SASO noti come “Certificato di conformità CoC” saranno accettati fino a nuovo avviso.

Come funziona il processo di registrazione

Saber copre sia la valutazione dei prodotti regolamentati che di quelli non regolamentati.
Per importare un prodotto regolamentato in Arabia Saudita, le aziende devono procedere come segue:

– Introduzione della domanda di certificazione: registrazione del prodotto nel sistema Saber inserendo i dati del prodotto;
– Selezione della classificazione del prodotto;
– Nomina di un organismo di certificazione accreditato per la valutazione della conformità;
– Attendere l’approvazione.

Non appena il prodotto ha ricevuto il certificato, l’importatore riceve un certificato di spedizione. Questo certificato viene inviato alla dogana saudita prima che il prodotto entri nel mercato del Paese.  ….continua a leggere

Articolo tratto da Switzerland Global Enterprise (S-GE) ©