L’impegno della famiglia

Nell’ambito di “Oltre i confini” – in onda ogni martedì alle 20.00 su Teleticino – proseguiamo il viaggio alla scoperta delle attività di alcuni soci della Cc-Ti volti all’internazionalizzazione. Oggi incontriamo Emanuele Preve, Managing Director della Riso Gallo International.

Aziende di famiglia, storie di successo tramandate di generazione in generazione. È la forza della famiglia Preve, da sei generazioni alla testa di una delle più antiche industrie risiere italiane, la Riso Gallo International di Balerna. Oggi, a tenere saldamente il testimone sono i quattro fratelli Preve.
Emanuele Preve, Managing Director, ci parla di come la famiglia e l’azienda, a volte, siano una sola cosa, e del supporto che il nucleo familiare dia all’incremento dello sviluppo delle attività.

Buona visione!

 

Dal “gazosat” all’imprenditore

Nell’intervista a Daniele Cattaneo, Direttore Succ. E. Brughera SA, scopriamo come è evoluta la figura dell’imprenditore nel mondo del commercio.

Oltre 80 anni di storia aziendale, di generazione in generazione. Come è cambiato il modo di fare impresa?

È cambiato in modo sostanziale seguendo l’evoluzione dei tempi. In una battuta siamo passati dal “gazosat” all’imprenditore. Dalla piccola ditta di allora, che impiegava 5 dipendenti e vendeva aranciate e gazzose, siamo giunti all’azienda di oggi che dà lavoro a 60 impiegati e che commercia acque minerali, birre e alcolici. Negli anni abbiamo sviluppato un servizio sempre più moderno, avvalendoci della tecnologia necessaria, di una logistica sempre più performante, di un’organizzazione efficiente e di mezzi di trasporto all’avanguardia. Nell’ultimo ventennio è stata potenziata la distribuzione al dettaglio, soprattutto sul mercato ticinese con l’acquisizione di piccole e medie aziende del settore.

Si parla molto di sostenibilità. Al vostro interno come viene impostato questo aspetto?

Essere sostenibili in un’azienda incentrata sulla distribuzione è possibile unicamente se ci si impegna ad avere un parco veicoli moderno e rispettoso dell’ambiente come il nostro. Inoltre è importante avere uno sguardo attento all’organizzazione che deve essere il più razionale possibile per evitare viaggi inutili e a vuoto. Da circa un anno abbiamo anche piazzato sul tetto della nostra sede di Mezzovico un impianto fotovoltaico per la produzione di energia. Ma nonostante tutto, i nostri sforzi per essere sostenibili sono spesso “vanificati” da un traffico in costante aumento.

Appartenere ad una rete incisiva

Nell’intervista a Franco Polloni, Head of Switzerland & Italy Region EFG Bank, capiamo meglio le evoluzioni del settore del Fintech e gli elementi per cui l’appartenenza alla Cc-Ti può essere incisiva, tra i numerosi servizi che vengono offerti.

Quale importanza riveste il settore fintech nel nostro Cantone?

Il settore Fintech si sta ricavando una nicchia sempre più rilevante all’interno del panorama economico del nostro Cantone. Un numero crescente di imprese attive in questo ambito, infatti, sta trovando delle condizioni quadro favorevoli al proprio insediamento. Tra queste, risultano particolarmente rilevanti l’apertura delle Istituzioni verso l’affermazione di realtà imprenditoriali innovative, la nascita di associazioni attive a livello cantonale, nonché la presenza sul nostro territorio di importanti centri di competenza quali l’Istituto Dalle Molle.

Per un grande ed importante istituto bancario come il vostro, cosa significa essere associato alla Cc-Ti?

L’associazione alla Cc-Ti ci permette un contatto con il tessuto economico e sociale del Cantone, consentendoci di capire le esigenze della clientela locale e di predisporre un’offerta commerciale adeguata alla domanda. Ci dà l’opportunità di appartenere ad una rete di aziende con una forte connotazione imprenditoriale, elemento caratterizzante anche di EFG, che consente l’attivazione di dinamiche virtuose. Infine rappresenta la volontà di partecipare ad un progetto, che ha anche come obiettivo il miglioramento della qualità della vita nel territorio, assicurando le condizioni per un successo economico duraturo. È quindi quanto appena descritto lo spirito con cui EFG vive la propria affiliazione: una possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo economico del territorio ed alla diffusione del benessere nel Cantone.

Unità d’intenti e spirito imprenditoriale per rilanciare il commercio al dettaglio

Vi proponiamo oggi un’intervista a Lorenza Sommaruga, Presidente Federcommercio, membro dell’Ufficio Presidenziale della Cc-Ti e titolare di un negozio nel cuore di Lugano. Con lei parliamo del commercio al dettaglio e della nuova Legge Apertura Negozi.

Da alcuni mesi lei ha assunto la Presidenza di Federcommercio. Quali ritiene siano gli elementi su ci puntare per lo sviluppo del commercio al dettaglio?

Il difficile stato economico dei negozi al dettaglio ticinesi è sotto gli occhi di tutti, malgrado i buoni risultati statistici delle vendite in Svizzera, nel nostro Cantone la situazione rimane tuttora delicata ma vi è la percezione di aver abbandonato quella fase di perdita continua che contrastava gli ultimi anni e, malgrado l’indebolimento del franco svizzero abbia avuto solo una minima reazione a livello di vendite, si è constatato che la clientela locale inizia a capire che non sempre vale la pena fare acquisti oltre frontiera ed il loro ritorno ci fa molto piacere.  Siamo prudentemente ottimisti sperando che questo timido miglioramento si prolunghi nei prossimi mesi. Le nostre problematiche sono da qualche tempo simili alle realtà dei Paesi a noi limitrofi, stiamo vivendo un cambiamento epocale delle abitudini economiche e culturali ma non possiamo perdere l’entusiasmo, dobbiamo rimanere fiduciosi e continuare a migliorarci, diversificare la scelta dei prodotti e rimanere sempre attuali nell’offerta delle merci seguendo le tendenze e assecondando le richieste dei consumatori, è fondamentale che i nostri prezzi siano allineati alla vicina Italia. Possedere un buon spirito imprenditoriale significa essere leader e trascinatore, visionario e ambizioso ma significa soprattutto imparare a fare nuovo business prendendo strade sconosciute e moltiplicando gli sforzi.

Sono diversi i ritratti di realtà aziendali peculiari e differenti – rappresentanti quel tessuto fertile, diversificato e dinamico che contribuisce in maniera importante alla crescita economica – che da qualche tempo, come Cc-Ti, vi stiamo presentando attraverso delle interviste mirate

Da anni si cerca di dare uno scossone al settore che rappresenta. Lei è titolare di un negozio nel cuore di Lugano. Dalla sua esperienza, l’introduzione della LAN – Legge aperture negozi, sarà l’occasione giusta?

Da 20 anni Federcommercio, unitamente alle autorità politiche ed ai sindacati si è impegnata nell’ottimizzare l’evoluzione della vecchia legge e adeguarla alle necessità  attuali. Ho iniziato il mio mandato proseguendo con entusiasmo all’adempimento di questo progetto per portare avanti l’ottimo e difficile lavoro fatto dai miei predecessori. La messa in atto della nuova legge, ossia, l’estensione degli orari, la regolamentazione della situazione attuale contrastata da continue richieste di deroghe potranno essere nell’interesse di tutti, piccola e grande distribuzione.
L’accordo fra i partner sociali creerà finalmente un quadro giuridico chiaro, costituirà un enorme vantaggio ed impedirà l’intervento dello Stato nell’area molto delicata della definizione dei salari. Vi è stato un grande impegno per raggiungere il maggior numero di sottoscrizioni del CCL, onde evitare le sempre maggiori richieste di salari minimi, spesso insostenibili per noi commercianti. Come molti negozianti, anch’io da troppo tempo sono sopraffatta dalla ricerca di individuare il modo giusto per poter andare avanti, l’attuale situazione economica ci sta mettendo a durissima prova, abbiamo provato ad adeguarci, ci siamo rinnovati, cerchiamo di essere sempre più possibili vicini al cliente, fidelizzandolo e accontentandolo in ogni sua richiesta. La nuova legge ci permetterà di lavorare in un contesto più stabile, sarà un segnale di apertura e unità del nostro settore, fattore che ci favorirà nella nostra attività.

 

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Sinergie settoriali per promuovere il territorio

In quest’intervista con Paola Maran-Matasci dell’azienda Matasci Fratelli SA, Tenero, cerchiamo di capire meglio l’evoluzione del settore vitivinicolo in Ticino, sia dal punto di vista storico che quale esperienza aziendale. La Matasci Fratelli SA è un’azienda con anni di storia alle spalle, che ben testimonia il valore del fare impresa in modo sostenibile, legato al territorio.

Nel contesto economico ticinese, anche il settore vitivinicolo ha un peso determinante. Quale è la sua importanza nel contesto storico e come sta oggi?

Premetto che l’azienda a conduzione familiare che oggi dirigo con mio marito e i miei cugini ha vissuto la storia del Merlot quasi dalle sue origini. Nel 1906 vi furono i primi impianti di barbatelle ma la coltivazione di questo vitigno si è sviluppata solo negli anni ‘50, mentre in precedenza si coltivavano altri uvaggi e il gusto del consumatore era orientato sul Barbera del Piemonte. Negli anni sessanta, con il periodo del boom turistico in Ticino, il Merlot ha iniziato ad essere apprezzato vieppiù dalla clientela d’Oltralpe, che ha di fatto aperto le porte alla sua commercializzazione in tutta la Svizzera tedesca. A partire dagli anni ottanta un gruppo di enologi ha cercato di dare una nuova impostazione alla vinificazione del Merlot con l’introduzione delle barriques secondo il metodo bordolese. Ciò ha dato un grande impulso alla ricerca sia in vigna che in cantina, e la qualità del prodotto ha raggiunto altissimi livelli, favorita in parte anche dal cambiamento climatico. Oggi il Merlot del Ticino gode di un’ottima reputazione grazie anche ai numerosi riconoscimenti ottenuti ai più importanti concorsi vinicoli, mentre la sua commercializzazione sta subendo una leggera ma preoccupante inversione di tendenza. Da una parte la concorrenza dei vini esteri che, a parità di qualità hanno prezzi più accessibili. Dall’altra il calo del consumo di vino in generale (si beve meglio ma meno), vuoi per l’ondata salutista, vuoi per l’introduzione di regole più severe in ambito di circolazione stradale, vuoi per una questione di mode. La soluzione per una ripresa potrebbe passare dalla consapevolezza di tutti gli attori del mondo enogastronomico, della necessità di armonizzare l’offerta privilegiando e coinvolgendo i produttori legati al territorio. Questa potrebbe anche essere la carta vincente per incrementare un turismo di qualità che va alla ricerca della tipicità del luogo e delle sue eccellenze. Non dimentichiamo che il turista non solo consuma il prodotto sul posto ma lo acquista e ne diventa portavoce a casa sua.

In che modo dare un valore aggiunto ad un prodotto tipico ticinese nel contesto internazionale? Quale la vostra esperienza?

Per quanto concerne la nostra azienda, la quantità di vino che esportiamo è molto esigua, in linea credo con gli altri produttori, e ciò per due ragioni: da una parte siamo penalizzati dal rapporto franco-euro, dall’altra la realtà vinicola ticinese (ma anche Svizzera) è pressoché sconosciuta fuori dai nostri confini e il confronto con altri paesi tradizionalmente vocati richiederebbe un investimento a livello di immagine probabilmente sproporzionato in rapporto all’offerta. La superficie vitata in Ticino si trova spesso in zone edificabili, ciò che non ne favorisce l’estensione, ma piuttosto il contrario, quindi la produzione media di vino non aumenterà a breve termine. Detto questo, se ci fosse la necessità di esportare, in previsione di annate più abbondanti e di un ulteriore calo del consumo interno di vino, bisognerebbe farlo all’unisono con le altre regioni vinicole svizzere, rivolgendosi ad un consumatore di nicchia, curioso e appassionato, disposto a spendere per un prodotto che racchiude in sé l’immagine di un Paese considerato un concentrato di bellezza (grazie anche ai suoi vigneti).

Informazioni utili per gli imprenditori moderni

La scorsa settimana vi abbiamo presentato la nuova rivista economica della Cc-Ti, Ticino Business, di cui potete scoprire il nuovo concept rileggendo l’editoriale firmato dal Direttore Cc-Ti Luca Albertoni e da Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed Eventi.

La rivista economica contiene numerosi articoli di approfondimento, nonché una vetrina importante per la messa in rete dei soci della Cc-Ti, ma non solo. Sono molte le news in questo senso, una su tutte è proprio la nuova rubrica “Informazioni utili”, che presenta in modo essenziale delle novità e degli aggiornamenti su diversi temi utili agli imprenditori moderni, con spunti ed input differenti per la gestione aziendale.

Anche in questo senso vi è dunque una comunicazione multicanale, proprio nell’ottica di cui abbiamo ampiamente parlato, e su cui stiamo puntando, poiché vi sono diversi rimandi al nostro sito Internet, tra carta stampata e social media.

Quali sono dunque le informazioni utili da scoprire?

Comunicazione multicanale differenziata: grandi novità per i soci dal 2018

L’anno che si sta chiudendo è stato davvero eccezionale per la Cc-Ti: abbiamo festeggiato il Centenario, sottolineandolo con eventi ed approfondimenti che hanno caratterizzato il nostro ruolo di associazione mantello per tutta l’economia ticinese. Anche il 2018 sarà ricco di novità, pensate per avvicinarci sempre di più ai soci e dialogare con essi.  Con la strada già tracciata dall’anno in corso, la nostra comunicazione si rafforza e diventa sempre più multicanale.

Abbiamo identificato 4 grandi aree tematiche sulle quali ci concentreremo nel 2018, e che fungeranno dal fil rouge per tutta quella che è la comunicazione della Cc-Ti.
Da sempre precursori dei trend in atto, per proporre e invitare alla riflessione ed al dialogo, i temi declinati saranno: internazionalizzazione e swissness; responsabilità sociale delle aziende; digitalizzazione; smart life.

Quali strumenti utilizziamo?

Gli strumenti principali sono articoli, approfondimenti, interviste e prese di posizione, comunicati stampa, eventi e missioni economiche, formazione e video, declinati su canali differenti.

Da sempre siamo precursori dei trend in atto per proporre ed invitare alla riflessione ed al dialogo.

I nostri canali

Se il nostro sito web https://www.cc-ti.ch resta il principale veicolo d’informazione, sono state potenziate le comunicazioni attraverso le newsletter dedicate. Ne abbiamo strutturate 3 diverse:
– una dedicata all’attività della Cc-Ti
– una seconda newsletter è destinata all’export
– e, novità, una terza è specifica per la formazione

Ci potete sempre raggiungere anche attraversi i social media (Facebook, YouTube, Twitter, LinkedIn). Grandi novità sono il dépliant delle attività per il 2018 (ossia un riassunto delle proposte formative ed eventistiche, degli eventi export e delle missioni economiche per il primo semestre del 2018. Lo stesso verrà fatto nel secondo semestre) e Ticino Business (che sarà pubblicato in 5 numeri annui, con contenuti informativi per i soci e vetrina per loro notizie).

Appuntamenti a cui non mancare

Già a partire da gennaio avremo appuntamenti interessanti a cui partecipare. Nel corso dei mesi si susseguiranno eventi tematici, i tradizionali eventi-Paese (Egitto, Cina, Azerbaijan, Colombia) e le relative missioni economiche (mercati focus già conosciuti e nuovi come l’Azerbaijan e la Cina), che sapranno dare nuova linfa alle aziende ticinesi, a diversi livelli.
Come detto, il programma sarà intenso già dal prossimo mese: proporremo dei networking breakfast per far incontrare i soci e dar loro la possibilità di conoscersi e presenteremo la nostra consueta inchiesta congiunturale, che aprirà l’anno con i trend per il 2018. Avremo anche un importante studio da parte del celebre istituto Bak Basel, che nel corso della primavera potremo scoprire.
Un capitolo importante è anche quello rappresentato dalla formazione targata Cc-Ti. Essa si struttura in 2 cappelli: formazione puntuale (strutturata per aree tematiche – export, risorse umane, comunicazione, vendita e questioni giuridiche, con oltre 60 corsi annuali –) e formazione di lunga durata (con la scuola manageriale della Cc-Ti, che porta all’ottenimento di un diploma federale quale Specialista della gestione PMI).

Infine, per raggiungere il pubblico in modo più completo possibile, differenzieremo sempre le nostre comunicazioni, grazie anche agli accordi con media di diversa natura (radio, tv, media online, quotidiani).

Non mancheremo di informarvi su altri nuovi sviluppi.

Swissfirms: lo strumento di networking per nuove opportunità d’affari

Per la Cc-Ti è fondamentale che i propri affiliati possano creare nuove relazioni, dialogando efficientemente tra di loro. Siamo fermamente convinti che al giorno d’oggi sia fondamentale poter coltivare contatti d’affari in modo preciso, diretto ed efficace. Ancor di più, per un networking diretto bidirezionale, è basilare possedere le giuste carte per essere trovati con facilità. In questo senso essere presenti su Swissfirms è la soluzione vincente per le imprese affiliate alla Cc-Ti.

Questo portale infatti è stato creato dalle 18 Camere di commercio e dell’industria svizzere (CCIS), e raccoglie i dati delle aziende socie di tutte le CCIS, compresa la Cc- Ti. Tutti i soci della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino dispongono gratuitamente di un proprio profilo sul portale www.swissfirms.ch. In esso si trovano informazioni affidabili su oltre 15’000 aziende, di cui oltre 1’000 ticinesi.Trovare ed essere trovati in modo rapido. Informazioni che comprendono logo riconoscibile, nominativi di riferimento dei quadri e per settore, indirizzi, indicazioni stradali e fotografiche dell’azienda, ecc..
Questa utile piattaforma consente alle vostre esigenze di marketing di usufruire degli strumenti più efficaci per le vostre spedizioni o ricerche mirate. Il successo di un campagna a mezzo posta dipende in egual
misura, sia dalla qualità degli indirizzi, sia dalla mirata scelta del target dell’invio. Swissfirms è la soluzione alle vostre esigenze, poiché assicura:

  • dati confermati dalle CCIS,
  • criteri che permettono una selezione mirata al vostro target,
  • informazioni attualizzate sulle aziende socie delle CCIS.

Create e trovate ciò di cui avete bisogno

Swissfirms vi propone differenti criteri di ricerca:

  • area geografica,
  • settore d’attività (in base alla classificazione NOGA),
  • numero di dipendenti.

Gli indirizzi possono essere acquistati in formato excel o come file word.

Aggiornamento dati

È responsabilità di ogni azienda aggiornare i propri dati e vigilare sulla sempre attualità degli stessi.

Management del proprio profilo aziendale

Unitamente alla conferma di adesione alla Cc-Ti avete ricevuto un nome utente (SwissfirmsID) e una password, che vi permettono l’accesso alla piattaforma www.swissfirms.ch.  Potete facilmente accedere a questi dati anche sul sito web www.cc-ti.ch/my-account/?a=pwdreset, compilando il formulario, oppure contattando Lisa Pantini allo +41 91 911 51 32, pantini@cc-ti.ch.

 

 

 

L’offerta per i soci della Cc-Ti
Swissfirms aggiunge un ulteriore sconto promozionale del 25% sull’acquisto degli indirizzi, per un totale di riduzione del 50%. Quest’offerta è limitata ai soci delle Camere di commercio e dell’industria della Svizzera (CCIS) ed è valevole sino al 31 gennaio 2018. Approfittate dunque di quest’occasione accedendo direttamente alla piattaforma Swissfirms.ch  o richiedete una consulenza alla vostra Cc-Ti.

Più forti insieme

Durante tutto l’arco del 2017 abbiamo portato avanti un progetto di approfondimento comunicativo volto a migliorare la conoscenza dei settori economici e delle associazioni di categoria affiliate alla Cc-Ti.

Da 100 anni la Cc-Ti rappresenta infatti molteplici realtà associative, molte delle quali hanno una storia lunga come la nostra, e anche oltre. Se un tempo le aziende si riunivano in corporazioni per essere rappresentative e forti (visto che quest’ultima è proprio definita quale persona giuridica costituita da un insieme di persone fisiche o giuridiche, ossia gli associati; legate dal perseguimento di uno scopo comune), oggi le associazioni di categoria svolgono la stessa funzione. Un gruppo di attori del medesimo ramo economico che persegue obiettivi comuni per ottenere uno scopo o più finali. In questo senso la funzione della Cc-Ti è ben definita: siamo l’associazione mantello dell’economia ticinese.

Il lavoro comune fra Cc-Ti e i soci collettivi è eccellente e va ancora rafforzato, perché è la sola via per garantire una difesa efficace degli interessi economici generali e settoriali. Come dicevamo si tratta di due distinti ruoli: entità che collaborano e comunicano costantemente fra di loro. Le associazioni di categoria si occupano delle questioni settoriali, mentre la Cc-Ti, quale associazione-mantello, si preoccupa delle questioni di politica economica generale; con degli interventi su problematiche settoriali solo se esplicitamente richiesto dalle stesse associazioni. In questo modo la Cc-Ti funge da cassa di risonanza per le numerose iniziative delle associazioni affiliate, evitando interferenze settoriali. Il discorso di collaborazione tra Cc-Ti e le associazioni di categoria si fonde su consulenze specifiche su progetti mirati, formazione ad hoc, creazione di sinergie in ambiti dettagliati, ecc.. Vi è un dialogo franco e bidirezionale.

Ci teniamo a sottolineare quanto insieme si possa essere più rappresentativi dell’intera economia ticinese.

Sono 43 le associazioni affiliate alla Cc-Ti. Sia su quest’edizione di Ticino Business che su quelle di tutto il 2017 abbiamo approfondito, con alcuni ritratti dedicati, la storia e i profili di diversi settori professionali, che le associazioni di categoria rappresentano. Sulla pagina www.cc-ti.ch/associazioni è possibile rileggere i profili, così come su tutte le passate edizioni di Ticino Business.

Ripercorriamo brevemente gli anni di fondazione delle differenti associazioni affiliate alla Cc- Ti (con un articolo pubblicato nell’edizione di ottobre di Ticino Business, alle pagine 53-55, e scaricabile anche qui), per mostrare che la storia è fatta di successi accaduti, che si sono mantenuti costanti. Nel tempo le associazioni hanno saputo prosperare e lavorare unite per il loro ramo economico, affrontando le sfide che il XX – ma già, in alcuni casi, il XIX – secolo ha posto dinnanzi ad esse. Molte cose sono cambiate, ma non la costanza di lavorare nell’interesse del settore e per la tutela della professione.

Con anni e anni di storia sulle spalle tutti gli attori in gioco, ossia le associazioni di categoria in Ticino, costituiscono dunque territorio ricco di esperienze, fattivo e propositivo, specchio di cambiamenti in atto e passati, che con caparbietà hanno affrontato numerose sfide, pronti a farlo anche in futuro. In quest’ottica, la Cc-Ti, è stata, negli anni, l’artefice del proprio successo con un constante sostegno a tutte le attività settoriali specifiche delle realtà associative. Scoprite il dialogo fra associazioni di categoria affiliate alla Cc-Ti e l’associazione mantello dell’economia ticinese leggendo questo articolo.

Come gestire un’associazione economica

Questa primavera la Cc-Ti offre a coloro che gestiscono le associazioni di categoria nostre associate 4 serate per capire come meglio affrontare il loro lavoro quotidiano.

L’attività della Cc-Ti verso le associazioni di categoria sue affiliate si è consolidata con una nuova offerta formativa. Tra la fine di aprile e il mese di maggio prenderà avvio un corso intitolato “Gestione ottimale di un’associazione economica”, destinato proprio alle associazioni di categoria e tagliato su misura per impartire nozioni su temi rilevanti per la conduzione dell’associazione stessa.

Per la Cc-Ti il 2017 è un anno cruciale. Ricorre infatti il 100° della fondazione della nostra associazione. Per sottolineare questa ricorrenza, la Cc-Ti ha ideato e deciso di offrire questa formazione a tutte le associazioni di categoria ad essa affiliate. L’obiettivo di quest’azione è quello di poter facilitare le associazioni nelle loro attività quotidiane, a diversi livelli.

Il taglio del corso “Gestione ottimale di un’associazione economica” sarà molto snello e pratico, come tutti i corsi che la Cc-Ti propone ai soci, con un focus su argomenti di carattere rilevante che trattano la vita e le dinamiche delle associazioni economiche. La forza di questa proposta formativa è ambivalente: da un lato fornire ai partecipanti solide nozioni tecniche, dall’altro creare una rete di connessioni fra persone, per un networking efficace, per la creazione di nuove opportunità e uno scambio d’esperienze fattivo tra i corsisiti.

L’importanza delle associazioni professionali ed economiche per il tessuto sociale elvetico è di primaria importanza. Basti pensare che in Svizzera, esistono oltre 100’000 associazioni, di cui quasi la metà attive nel settore sportivo, mentre le altre operanti principalmente negli ambiti culturali, sociali ed economici.

Associazioni, ma anche cooperative e fondazioni sono forme giuridiche proprie alla tradizione svizzera. Da un lato, infatti, quest’ultime rappresentano la concretizzazione dei valori elvetici per ciò che concerne il conseguimento di certi obiettivi, rispettando la responsabilità individuale e l’indipendenza dallo Stato. Dall’altro queste persone giuridiche si inseriscono perfettamente nel nostro quadro legislativo, nel quale la libertà d’associazione garantita costituzionalmente (l’articolo 23 della Costituzione svizzera prevede proprio questa libertà).

Nel compito quotidiano dell’amministrazione associativa, esistono però anche molte complessità a cui far fronte, poiché si necessitano differenti fattori e competenze. In questo sento la Cc-Ti, facendosi interprete delle esigenze peculiari dei propri soci e quale associazione mantello dell’economia, vuole fornire ai responsabili delle diverse associazioni conoscenze e mezzi che li possano facilitare nella conduzione delle loro attività. Questa proposta si indirizza dunque a tutti coloro che esercitano una funzione di responsabilità nelle associazioni economiche o professionali: Presidente, Direttore, Segretario, Contabile, e/o altri membri di Comitato, ecc.

Un incentivo a migliorare

Vi proponiamo una breve riflessione del Presidente di Hotelleriesuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi, che testimonia quali sono i punti vincenti del nuovo corso Cc-Ti

 

Trovo che il nuovo corso, così come strutturato, sia molto interessante ed allettante. Credo sia di particolare valore per tutte le realtà associative ticinesi che si confrontano periodicamente, nell’esercizio delle loro funzioni, con le dinamiche gestionali legate alla vita associativa. Inoltre, il fatto che questo corso venga offerto gratuitamente alle associazioni di categoria affiliate alla Cc-Ti, in occasione del 100° della stessa, rappresenta un’indubbia qualità per ogni socio collettivo. Per Hotellerisuisse Ticino, ad esempio, il modulo “Prestazioni e servizi offerti agli associati”, in programma il 9 maggio, è quello di maggior interesse: possiamo fare una riflessione sui servizi che proponiamo ai nostri soci, affinché siano sempre all’avanguardia e in linea con le loro esigenze. Vedo questa proposta come un incentivo a mettersi in gioco per potersi sempre migliorare. Un ultimo appunto: non sottovalutiamo il fatto delle possibilità di networking con altre associazioni di categoria. È sempre arduo poter incontrare i responsabili sotto un unico tetto e poter interagire con loro.