Come organizzare un evento di successo

Per far conoscere nuovi servizi, prodotti o semplicemente promuovere la propria impresa, uno dei migliori veicoli pubblicitari, che valorizzano in modo rilevante la struttura aziendale e la creazione di nuovi contatti, è sicuramente un evento.

Che si tratti però di una serata di networking per i clienti, di un congresso o di una manifestazione, nulla deve essere lasciato al caso, poiché ogni dettaglio conta. Scopriamo allora insieme un breve prontuario che mette in evidenza i passi necessari da compiere per la riuscita ottimale del proprio evento.

Primo ingrediente fondamentale: la preparazione

Inutile dire che organizzare un evento richiede una preparazione accurata e una grande attenzione ai dettagli. Ovviamente ci sono diverse tipologie di eventi e per raggiungere il successo è fondamentale non sottovalutare il lavoro che anticipa il giorno stesso della manifestazione. È ciò che fa la differenza. La programmazione può apparire semplice, ma deve essere ben coordinata e pensata.

Definire obiettivi e pubblico target

Cosa vogliamo comunicare? Quali scopi ha il nostro evento? Una chiara strategia di comunicazione prevede sicuramente al proprio interno anche l’organizzazione di eventi e seminari. È fondamentale che la manifestazione si inserisca nella strategia definita dall’azienda e non sia pianificata con superficialità. Occorre chiarire innanzitutto quali sono gli obiettivi dell’evento e quale pubblico (ad esempio clienti, fornitori, ecc.) vogliamo raggiungere, verificando anche il budget a disposizione.

L’organizzazione pratica del tutto può essere svolta in due modi: affidandosi a esperti in outsourcing (aziende di comunicazione e di organizzazione di eventi ad esempio), che propongono soluzioni diverse e organizzano il tutto, a seconda di quanto desiderato dal committente. Altrimenti, non sottovalutando l’impegno di tempo e di risorse che richiede, una seconda soluzione è quella di affidarsi a collaboratori interni alla struttura aziendale che possano organizzare la manifestazione mettendo in atto le loro conoscenze.

Scegliere il concetto

Come per ogni seminario e manifestazione che si rispetti, un’altra tappa rilevante è la scelta del concetto comunicativo con il quale si decide di presentarsi al pubblico. Ovviamente questo punto è cruciale e dipende da numerose variabili tra cui:

  • il tipo di pubblico a cui ci si rivolge;
  • le dimensioni ed il tipo di azienda;
  • il budget a disposizione.

A livello generale si consiglia di definire un messaggio chiaro e d’impatto, con lo scopo di generare interazioni di qualità sia tra i partecipanti come pure quale struttura organizzatrice.

Data idonea e location adeguata

Sembrerà banale, ma la scelta della data è un altro dei punti decisivi: l’ideale è evitare i momenti densi di appuntamenti già prestabiliti come ad esempio il mese di dicembre (per via delle festività e dei tanti aperitivi e cene aziendali), le vacanze estive o il rientro scolastico (inizio settembre). Un’altra accortezza è quella di verificare che nel giorno scelto non ci siano altri grandi appuntamenti eventistici (simili e non) a quello che si intende organizzare.

L’invio degli inviti può essere fatto per e-mail o in forma cartacea, con un lasso di tempo sufficiente per l’iscrizione e i successivi reminder agli invitati (da 2 settimane a 1 mese prima dell’appuntamento).

La location va scelta e riservata anche in tempi idonei: deve essere centrale, ben servita da eventuali mezzi pubblici o con posteggi a disposizione, nonché essere valorizzante e neutra per l’evento in programma. Se il budget lo permette, le decorazioni della sala devono riprendere il concetto scelto, costruendo quindi un filo conduttore anche a livello visivo.

Il post evento

Per cercare di raccogliere il più possibile da quanto “seminato” durante l’evento, l’esperienza dei partecipanti deve continuare a vivere anche alla fine della manifestazione. Ecco perché è utile integrare delle comunicazioni multicanali verso gli invitati, come ad esempio l’invio di un resoconto della manifestazione, la condivisione di alcuni dei momenti più significativi sui social network, ecc..

La Cc-Ti organizza periodicamente numerosi eventi su tematiche di stretta d’attualità, come pure corsi di formazione puntuale su argomenti relativi (anche) alla comunicazione. Ritrovate la nostra agenda con tutti i prossimi appuntamenti!

Inbound Marketing: guida introduttiva

Una descrizione chiara di cosa è l’Inbound Marketing e come funziona per attirare nuovi lead verso l’azienda e trasformarli in clienti. In più, le linee guida per iniziare subito e pianificare oggi stesso una strategia efficace per potenziare il business.

Inbound Marketing: definizione e significato

L’azienda che ha inventato il termine Inbound (contrapponendolo ad Outbound) è HubSpot, software di Marketing Automation presente sul mercato da molti anni.  La parola Outbound si traduce letteralmente con “mandare fuori” e fa riferimento agli spot promozionali, in TV o in radio, alle chiamate a freddo e in genere a tutte quelle azioni commerciali che “aggrediscono” le persone, senza che queste ultime abbiano mai mostrato interesse nei confronti di quel prodotto o servizio pubblicizzato.

Il termine Inbound invece, legato ad una strategia di Marketing, mira ad attirare l’interesse delle persone, solleticando la loro curiosità grazie a contenuti utili e piacevoli, diffusi in prevalenza online (ma non solo).

Attraverso il blog aziendale ad esempio o i Social Media, le persone interessate contattano spontaneamente l’azienda, diventando potenziali clienti da coltivare con riguardo. L’azienda infatti invierà ai nuovi contatti una serie di e-mail, ad esempio, in linea con le preferenze espresse, per accompagnare il nuovo Lead nel percorso che lo condurrà all’acquisto (Buyer Journey).

Come appare evidente, il cuore pulsante di una strategia di Inbound Marketing è rappresentato dalla produzione dei contenuti.

L’azienda che intende lavorare in ottica Inbound svilupperà innanzitutto un piano editoriale da proporre al proprio Target di clientela, sfruttando in prevalenza i canali di comunicazione on-line.

Strategia di Inbound Marketing per l’azienda: come iniziare

Se la produzione dei contenuti è la/una colonna portante dell’intero piano strategico, la definizione del target di riferimento è il basamento da cui partire per cominciare l’analisi. La definizione del cliente ideale (la Buyer Persona) riveste un’importanza cruciale, perché determina:

  • la produzione di ogni singolo contenuto diffuso dall’azienda
  • il ToV (tono di voce aziendale da utilizzare per comunicare con i prospect)
  • i canali di diffusione da prediligere (Linkedin o Instagram ad esempio si rivolgono a target di clientela differenti).

Un identikit efficace della Buyer Persona comprende informazioni come:

  • Dati anagrafici e geografici
  • Professione
  • Hobby
  • Problemi quotidiani che affronta e per cui cerca soluzioni

L’azienda, dal canto suo, dovrà svolgere un accurato lavoro di posizionamento del Brand, comunicando i valori a cui si ispira e l’elemento (vero) che la differenzia dalla concorrenza. Il potenziale cliente si identifica con l’azienda, concede la propria fiducia e si fidelizza.

Definita la strategia di Inbound Marketing più in linea con gli obiettivi aziendali, si passa alla fase del monitoraggio dei risultati, per risolvere eventuali criticità e puntare ad un costante aumento di traffico e conversioni.

Testo redatto da: 

 

Emanuel Paglicci, Marketing Director, Ander Group SA, Agno

 

 

 

 

 

La Cc-Ti approfondisce questi aspetti in corsi dedicati: scopri tutta la formazione puntuale!

 

Anche le PMI si fanno pubblicità nel mondo digitale come «i grandi»

In Svizzera, la situazione è a dir poco paradossale per quanto riguarda l’utilizzo dei media digitali: mentre gli utenti registrano cifre record in questo settore rispetto al resto dell’Europa, le PMI locali raramente optano per il passaggio alla digitalizzazione. Oltre l’80 percento della popolazione elvetica effettua ricerche online su Google, search.ch o local.ch per trovare servizi, informarsi su prodotti tramite social network quali Facebook o Instagram, leggere e scrivere recensioni e, prima di recarsi in un negozio locale, cercare l’itinerario tramite i servizi cartografici e di navigazione come Apple Maps o il rispettivo sistema di navigazione.

Al contempo lo studio «Digital Switzerland», pubblicato da localsearch nel 2017 in collaborazione con l’Hochschule für Wirtschaft Zürich (Scuola universitaria di economia di Zurigo), ha mostrato che sono soprattutto le imprese più piccole a manifestare un certo ritardo nel settore digitale. Secondo lo studio, l’87% degli intervistati rientra tra i cosiddetti «dinosauri digitali» e il divario tra le grandi aziende e le PMI si fa sempre più marcato.Chi desidera raggiungere la maggior parte dei consumatori e delle consumatrici deve essere reperibile sulle piattaforme digitali con una presenza il più possibile accentuata. Solo coloro che compaiono tra milioni di risultati sulle prime pagine di ricerca di local.ch e Google vengono notati. Solo chi si mette in evidenza su Facebook o Instagram può acquisire nuovi clienti. E chi non è registrato su Google o Apple Maps ha pressoché zero possibilità di essere trovato. Per le PMI, le offerte di agenzie online specializzate sono di norma troppo care, non sono scalabili e sono carenti in termini di consulenza. Tuttavia le tecnologie digitali offrirebbero loro un gran numero di opportunità al fine di migliorare la propria visibilità online e di rivolgersi ai clienti in modo specifico in base al gruppo target.

Attualmente i nuovi formati pubblicitari digitali offrono possibilità inedite per farsi pubblicità in modo altamente innovativo ed efficace pur stanziando un budget ristretto. A tale scopo, per prima cosa le PMI devono accertarsi di essere reperibili non solo sui motori di ricerca e sulle piattaforme di social media, ma anche sui portali di recensioni e sui servizi cartografici e di navigazione. In secondo luogo possono iniziare ad acquisire nuovi clienti online. Le campagne di Facebook, ad esempio, consentono di rivolgersi a potenziali clienti in modo specifico in relazione al gruppo target. Infine, le PMI devono riuscire a fidelizzare i clienti attuali a lungo termine. Un presupposto centrale per assicurarsi la fedeltà dei clienti nel tempo è una banca dati clienti, a cui si dovrebbe aggiungere preferibilmente anche la possibilità di effettuare prenotazioni online. Se le PMI dispongono dei dati dei clienti possono optare per l’invio di newsletter con offerte speciali o promemoria di appuntamenti via SMS. Spesso, tuttavia, alle PMI mancano le competenze e il tempo per sfruttare i nuovi canali pubblicitari per la propria azienda. Pertanto localsearch offre loro soluzioni globali pratiche e convenienti con cui gestire il proprio marketing online con successo e beneficiare così della digitalizzazione.

Testo a cura di Stefano Santinelli
CEO
Localsearch.ch
www.localsearch.ch

 

Abbiamo approfondito il tema della comunicazione performante e della pubblicità online nel Networking Business Breakfast di maggio 2018. Vi informiamo che in autunno, seguiranno molte proposte formative puntuali sull’argomento comunicazione ed economia digitale, che stiamo programmando.

Social selling e LinkedIn

Testo a cura di Massimo Fiorani

Si parla spesso di e-commerce e di scelte per il consumatore. In pochi però si soffermano sull’importanza di internet e dei Social Media per imprenditori, manager e venditori. Per la prima volta al giorno d’oggi, i consumatori sono tecnologicamente più avanti, nel pensiero e nella pratica, rispetto ai venditori, costretti ad aggiornarsi per non lasciarsi scappare importanti occasioni di business. Gli strumenti per generare contatti, fare business e vendere infatti ci sono.

Il Social Selling

Si tratta del il più importante strumento che identifica l’uso delle nuove metodologie da parte di venditori o professionisti per identificare, qualificare e fissare appuntamenti con i potenziali clienti. Più di tutti i social network, è LinkedIn che ha saputo sviluppare il Social Selling, offrendo ai professionisti gli strumenti e le opportunità per creare una rete di contatti valida e remunerativa.

Il Social Selling su LinkedIn è lo strumento più potente per poter attrarre i clienti o cercarli con azioni mirate, quasi da “cecchini”.

Una giusta strategia su LinkedIn – oltre ad un sapiente uso dei tool messi a disposizione – porta a raggiungere i nostri obiettivi commerciali e di business in generale. Molti imprenditori hanno finora snobbato LinkedIn – o al più ne hanno limitato l’utilizzo – poiché hanno sempre identificato questo Social Media come un contenitore di Curriculum Vitae ed un generatore di stalking da parte di candidati a posti di lavoro. Invece LinkedIn ha voluto dare un taglio a questo cliché e da strumento per persone in cerca di lavoro è diventato distributore di opportunità di business pronte ad essere colte: vi si trovano migliaia di profili professionali, e quindi potenziali clienti, ci sono già: sta all’imprenditore capire se vuole giocare la partita.

LinkedIn in Ticino

Oggi in Ticino LinkedIn ha superato i 71’000 iscritti, una quota enorme in un territorio che conta 354’000 abitanti.

In pochi click è possibile raggiungere oltre 500’000’000 di professionisti in tutto il mondo rimanendo nel proprio ufficio.

In conclusione possiamo affermare che LinkedIn ha rivoluzionato il mondo del Business, del Sales Management e della Lead Generation.

Una volta c’era l’agente di commercio con la sua ventiquattrore, tanti viaggi e spese di albergo.  Oggi c’è LinkedIn, che permette a manager, imprenditori e dirigenti di contattare i prospect di loro interesse, costruire la propria rete professionale ed abbattere costi di viaggio e rappresentanza. Tutto in pochi click!

 

Massimo Fiorani
Certified Social Selling Trainer Execus- LinkedIn partner

Clublab
via Serafino Balestra 7
6900 Lugano
www.clublab.ch

Seguiranno in autunno molte proposte formative puntuali sull’argomento comunicazione e digitalizzazione, che stiamo programmando.

Come darsi maggiore visibilità su Facebook

Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha recentemente annunciato un cambiamento dell’algoritmo del social network. Tutto ciò che vediamo nel nostro “feed” è infatti il risultato di una serie di considerazioni che stanno a cuore alla piattaforma. Purtroppo queste stesse considerazioni non combaciano sovente con quelle degli utenti. Le ultime modifiche apportate nel mese di gennaio toccano principalmente le “pagine” aziendali legate alle attività professionali di diverse imprese che, anche in Ticino, hanno la propria attività “social” per farsi conoscere e promuovere i propri servizi e prodotti.

Preferenza alle interazioni

Non entrando nel merito delle scelte di Zuckerberg – che può decidere a piacimento cosa possiamo vedere – desideriamo capire come affrontare le modifiche dell’algoritmo che mirano alla promozione dei contenuti pubblicati dagli amici piuttosto che quelli delle pagine seguite.

Per non veder penalizzati i propri post e anzi usare a proprio vantaggio il nuovo algoritmo, le aziende devono condividere sulla propria pagina il tipo di materiale che genera conversazioni tra persone. Detto in parole povere bisogna saper creare dialogo sui post (meglio se immagini, gif o video) e condivisioni con gli altri utenti. Da non dimenticare inoltre che la qualità è più importante della quantità: più gli argomenti della pagina aziendale sono interessanti, più le persone sono stimolate a commentare e discuterne tra loro nei commenti.

Contenuti multimediali

Aspetto inoltre fondamentale – e sostenuto naturalmente dallo stesso Facebook – è l’investimento delle aziende nelle sponsorizzazioni. La pubblicità, se usata in modo corretto, può incrementare i “mi piace” sulle pagine e la vicinanza con i propri utenti. Infine, anche se a livello aziendale è forse più difficile da implementare, il nuovo algoritmo di Facebook predilige i video in diretta proprio perché attirano le persone e creano a loro volta dialoghi e commenti. La regolarità, anche in questo caso, è premiante e genera interesse alla piattaforma.

Una piccola astuzia

Con questi accorgimenti si può sviare l’algoritmo, ma rimane un’ultima alternativa da suggerire ai propri “followers”. Ad esempio, per continuare a seguire regolarmente i post della pagina Cc-Ti o della Bacheca dei Soci, vi invitiamo ad accedere cliccando – se non l’aveste ancora fatto – “mi piace”, in seguito bisogna selezionare il menu “pagina seguita”, indicando “mostra per primi”. Con questo piccolo accorgimento la persona informerà Facebook che desidera continuare a vedere prioritariamente le notizie della Cc-Ti. L’avete fatto? Bene, comunicatelo anche ai vostri follower per la vostra pagina aziendale!

Per non perdersi nessun aggiornamento delle pagine, selezionare il menu “pagina seguita”, indicando “mostra per primi”.

Il valore d’azienda: punto vincente per le successioni

Nel corso del 2017 la Cc-Ti si è chinata su numerose tematiche a sostegno delle associazioni di categoria ad essa affiliate. Tra questi temi, vi è il valore d’azienda e la sua valutazione. Il progetto della Cc-Ti mira a sostenere le associazioni di categoria, le cui ditte affiliate sono confrontate con questo passo. Essendo un argomento trasversale, interessa settorialmente (e non) molti comparti economici. In questo senso vi proponiamo di seguito un approfondimento di Claudio Cereghetti, direttore AWB Revisioni SA e AWB Consulenze SA, Lugano, che spiega il valore aziendale e la sua gestione.

I motivi del successo di un’azienda e le implicazioni con la successione aziendale

L’azienda può essere definita come quell’entità che organizza le proprie attività in modo da soddisfare le esigenze dei propri interlocutori (fornitori, dipendenti, finanziatori, clienti, azionisti). Il consenso con gli interlocutori è principalmente assicurato attraverso continui flussi monetari. Fermo restante l’importanza sociale dell’impresa per tutti i portatori di interesse, è indispensabile che l’azienda sia in grado di generare valore economico per assicurare, nel tempo, la sua esistenza ed il consenso.

Non tutte le aziende hanno successo o lo stesso livello di successo. Il successo di un’impresa può essere analizzato e influenzato dalla sua formula imprenditoriale (V. Coda in C. Parolini, come costruire un business plan, Paramond). La formula imprenditoriale fa leva sulla coerenza di tre differenti elementi:

  • il sistema di prodotto, ovvero le caratteristiche materiali ed immateriali del prodotto o del servizio offerto;
  • il mercato di riferimento, a cui l’impresa indirizza la propria offerta;
  • la struttura aziendale, ovvero le risorse e le competenze necessarie a realizzare economicamente lo scopo sociale.
Continua a leggere l’approfondimento di Claudio Cereghetti, pubblicato su Ticino Business di novembre 2017.
Per la Cc-Ti il tema è fondamentale. Per maggiori informazioni inerenti il progetto Cc-Ti destinato alle associazioni di categoria sul valore aziendale è possibile contattare Roberto Klaus,
Direttore SSIB Ticino (Tel. +41 91 911 51 19, klaus@cc-ti.ch).

Visibilità e networking

Attraverso i nostri canali (online e stampati) dedicati, la Cc-Ti sostiene e divulga news, eventi e progetti delle imprese affiliate.

Da sempre la Cc-Ti diffonde, tra le altre notizie ed informazioni di stretta attualità, anche le novità legate alla vita associativa. Con quasi 1’000 membri individuali e 43 associazioni di categoria a noi affiliate, rappresentiamo l’economia ticinese e ci rende orgogliosi poter dar spazio alle storie di successo, agli eventi ed ai nuovi traguardi dei nostri associati.

Per ogni nostro associato è fondamentale restare in contatto con il proprio pubblico target e stabilire nuove stimolanti relazioni con potenziali partner d’affari, facendo networking e promuovendo la propria attività, sfruttando appieno ogni potenziale.
La nostra rete di contatti è la risposta alle vostre specifiche esigenze: il networking che la Cc-Ti offre ai propri soci è multicanale e differenziato. Si passa dalle possibilità d’incontro durante i momenti più informali dopo gli eventi, ai business lunch, ai corsi di formazione frequentati dagli associati, ecc.

La Cc-Ti è sempre attenta alle tendenze in atto nel mondo della comunicazione, per questo affianca ai tradizionali media stampati di cui è editore o co-redattore anche i nuovi canali di comunicazione, per la propria attualità (siamo presenti sui principali social network; per restare aggiornati sulle attività della Cc-Ti, in modo semplice e veloce, basta seguirci sui nostri canali social) e anche per valorizzare le attività delle aziende ticinesi.

La Cc-Ti svolge queste attività principalmente attraverso due canali di comunicazione:

  • il mensile Ticino Business, che sin dalla sua nascita propone, nella seconda parte della rivista una rubrica chiamata Vita dei soci, nella quale ogni associato può disporre di un articolo di presentazione della propria azienda ed attività e/o comunicare agli altri associati i propri aggiornamenti su traguardi, innovazioni, nuovi prodotti, eventi, ecc.. Si tratta di una promozione per i soci, che iscrive nell’insieme dei mezzi di comunicazione che la Cc-Ti utilizza per informare e rafforzare i rapporti con il tessuto culturale ed economico cantonale.
  • la Bacheca dei soci Cc-Ti su Facebook: una nuova vetrina online di ampio respiro per tutti i soci, per comunicare e condividere in modo ancora più immediato gli ultimi aggiornamenti sulle vostre attività. L’importanza di essere online e di comunicare non è certo una novità. Da anni la rete è sulla cresta dell’onda ed ha radicalmente cambiato il nostro modo di vivere, comunicare, agire, pensare. In tutti i contesti, in ogni ambito: privato, professionale, relazionale. L’interazione tra attori sul web sui social network offre nuove vie di business e di comunicazione e al contempo ci proietta verso opportunità di crescita esponenziale legate ai nuovi sbocchi d’affari. Facebook in primis, Twitter, Youtube, hanno rivoluzionato la comunicazione d’impresa, il numero delle PMI che hanno aperto una pagina/un canale su un social media è in costante aumento. Il social media marketing che ne deriva, permette alle aziende di relazionarsi con i consumatori in maniera diretta, interagendo e commentando le notizie dell’azienda. Questo permette di ottenere dei feedback in tempo reale da parte degli utenti che assumono un ruolo attivo nel dialogo con l’azienda stessa e nella condivisione delle notizie.
Per maggiori informazioni su queste opportunità gratuite offerte a tutti i nostri soci,
potete contattare la Signora Lisa Pantini allo +41 91 911 51 32 o via e-mail a pantini@cc-ti.ch.
Siamo a vostra completa disposizione.