La Cc-Ti sempre al fianco delle aziende

Anche per il 2019 un fitto calendario d’iniziative, eventi, incontri formativi e informativi, con un occhio di riguardo alla messa in rete dei soci Cc-Ti. Scopriamo alcuni dettagli sui diversi programmi.

Digitalizzazione, internazionalizzazione delle imprese, sostenibilità e innovazione saranno i grandi temi su sui si concentrerà ancora l’attività della Cc-Ti nel  2019. Sono questi, infatti, assieme alla formazione, gli assi strategici decisivi per la crescita economica del Cantone.

La digitalizzazione con il convergere di più tecnologie è di per se stessa un moltiplicatore dell’innovazione di processo e di prodotto, è il fattore chiave da cui non possono prescindere l’internazionalizzazione delle aziende e la loro competitività sui mercati mondiali. Ma allo stesso tempo è un elemento determinante per implementare un concetto di sostenibilità in cui l’impresa è una presenza dinamica che valorizza l’ambiente e i contesti sociali in cui opera. Una risorsa notevole che, grazie all’analisi dei big data, permette inoltre una gestione più efficiente dei servizi collettivi così come della mobilità, pubblica e privata. Anche per questo
anno la Cc-Ti, fedele alla sua missione di accompagnamento delle imprese con servizi mirati sulle loro necessità, ha pianificato un denso calendario di eventi, incontri informativi, corsi di formazione e di networking business breakfast orientati su queste aree strategiche. Ecco, dunque, una panoramica dei
principali appuntamenti.

Per il 15 gennaio è prevista la presentazione dell’annuale inchiesta congiunturale della Cc-Ti, mentre il 21 marzo saranno resi noti i risultati dello studio BAK Economics 2019. Due incontri che forniranno un quadro completo dello stato di salute dell’economia ticinese. Per gli Eventi Paese – le tradizionali conferenze con indicazioni pratiche e informazioni utili sugli sbocchi commerciali all’estero – il primo appuntamento fissato per il 13 marzo, sarà dedicato al Canada, secondo partner commerciale della Svizzera nel continente americano, che alla fine del mese di aprile sarà anche meta di una missione economica della Cc-Ti. Il secondo Evento Paese, previsto il 13 maggio, sarà invece incentrato sul Giappone, si proseguirà poi nel secondo semestre dell’anno con la Germania e gli Emirati Arabi Uniti.

Quattro, invece, gli Eventi tematici in agenda: il 2 aprile la Giornata dell’export 2019, il 12 giugno il Check digitale, per valutare l’uso e l’efficacia delle tecnologie digitali nell’impresa, mentre nella seconda metà del 2019 si terranno altri due interessanti incontri sui nuovi modelli di business e sulla mobilità con le possibili soluzioni offerte dall’analisi dei big data per una gestione ottimale del traffico.

 

Altrettanto fitto il calendario dei corsi di aggiornamento e formazione specifica che toccherà i problemi più importanti dell’attività aziendale: comunicazione,
diritto del lavoro, export, finanza, organizzazione, questioni giuridiche, risorse umane e vendita. A questa intensa offerta formativa si affiancherà l’attività della Scuola Manageriale della Cc-Ti con percorsi di formazione di più lunga durata, anche essi finalizzati a soddisfare le esigenze concrete delle aziende.

 

Articolo apparso sul CdT del 7.1.2019

Nuovo corso della Scuola Manageriale Cc-Ti

Si amplia l’offerta della Scuola Manageriale con un corso dedicato alla logistica distributiva, in partenza nel marzo 2019.

I cambiamenti nei comportamenti e nel processo d’acquisto dei clienti, della tecnologia e delle normative statali obbligano gli operatori a rafforzare l’area economica legata alle attività di Supply Chain Management (SCM) e Logistica. Si tratta di un settore fondamentale per molte aziende. Infatti in esso spesso si determinano le innovazioni nel servizio alla clientela, l’ottimizzazione dei processi e la gestione dei costi.

È per questo motivo che la Cc-Ti, sempre alla ricerca di innovazioni da proporre alle aziende affiliate, tramite la sua Scuola Manageriale, ha voluto mettere l’accento sul tema e sull’ultimo miglio, ossia il trasferimento di merci da un hub logistico alla sua destinazione finale. 

L’aspetto unico e innovativo di questo progetto formativo di lunga durata consiste nell’analisi e nella ricerca di nuove applicazioni, opportunità e modelli di businessQuali nuovi prodotti, servizi e prestazioni possono essere aggiunti al momento della consegna tramite il contatto con il cliente finale?

Il corso si articola in 48 ore lezione, nelle quali si tratteranno questi temi:

  • Introduzione: definizioni, condivisione dei significati e situazione attuale
  • Definizione della filiera e approccio tecnico
  • Architettura di una rete distributiva: creazione, elaborazione di scenari e indicatori
  • Interazione tra web marketing, e-commerce e la consegna
  • L’innovazione e la sostenibilità anche sull’ultimo miglio
  • La consegna in tutto il mondo
  • Nuovi servizi sull’ultimo miglio: casi pratici
  • Lavoro finale di trasferimento e di ricerca di nuovi modelli di business: “… e nella mia azienda”
Le iscrizioni sono aperte, contattaci per maggiori informazioni!

Nuovi sbocchi commerciali grazie a LinkedIn

L’ultimo appuntamento con i Networking Business Breakfast (NBB) del 2018 si è tenuto il 17 dicembre negli Spazi Cc-Ti davanti ad una quarantina di soci. Grande interesse in sala per le opportunità che il social network professionale per eccellenza, LinkedIn, offre alle aziende, con spunti innovativi per ampliare la propria rete di contatti e fare nuovi affari.

La Cc-Ti sta dinamizzando e implementando sempre più l’economia digitale nelle proprie attività. Per questo ultimo NBB (diventato un appuntamento fisso mensile, consolidatosi nel corso del 2018 quale ritrovo per le aziende associate, che possono interagire e creare sinergie) ci si è concentrati su uno dei motori di networking più performanti al momento, ossia il social network professionale LinkedIn. Sono stati messi in luce la sua portata e le diverse possibilità che esso offre. Abbiamo toccato questo tema per trovare ancora maggiori slanci e intersezioni positive tra momenti di scambio online ed offline, come da nostra abitudine. Crediamo infatti che si debbano cogliere le potenzialità che l’era digitale e le trasformazioni tecnologiche portano, abbinandole però al contatto umano e diretto, che resta un punto cardine.

Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione e Eventi, Cc-Ti, ha aperto l’evento portando il saluto della Cc-Ti. Ha subito introdotto una grande novità appena lanciata, il Gruppo su LinkedIn “Soci Cc-Ti in rete“, in cui i soci della Cc-Ti possono interagire e creare relazioni di business. Il gruppo ha infatti lo scopo di sostenere tutti gli affiliati iscritti su LinkedIn ampliando la loro rete professionale, interagendo sia con altri soci che con i collaboratori Cc-Ti attraverso uno scambio diretto di informazioni.

Massimo Fiorani,  Certified Social Selling Trainer Execus – Linkedin, Sales Manager di Clublab Sagl, principale relatore nel NBB, ha poi presentato la piattaforma di LinkedIn: con 590 milioni di utenti (profili personali) e oltre 27 milioni di aziende iscritte, questo social network è attualmente l’unico in ambito B2B con un numero così rilevante di iscritti. In poco tempo è divenuto lo strumento numero 1° per le aziende che vogliono ampliare la loro rete di affari.

Qualche dato per capire il potenziale

Su LinkedIn si interagisce con persone e fra persone, attraverso un profilo personale. Le opportunità d’affari si possono sviluppare molto efficacemente e in modo rapido rispetto ad altri veicoli di contatto, andando direttamente a “colpire” la persona interessata (CEO, responsabili HR, sales manager, ecc.), senza passare dalla “porta di servizio”, usando una metafora. Vi si trovano infatti: oltre 7 milioni di profili di CEO; 46 milioni di profili di sales manager; quasi 8 milioni di profili di responsabili HR, ecc..

Massimo Fiorani ha esposto un excursus sui numeri di LinkedIn in Svizzera (in termini di funzioni rappresentate e settori nei quali sono attive le aziende) e verso i Paesi target per la Cc-Ti (Russia, Cina, Canada, Kazakistan), in ambito di internazionalizzazione. È infatti emerso quanto questo strumento sia efficace non solo  per le relazioni internazionali e per sviluppare potenziali contatti a livello di espansione del proprio network, ma quale vero e proprio strumento di social selling.

I vantaggi

Se la prassi aziendale era il contatto ai clienti attraverso le mailing list, facendo pubblicità e promozioni, da maggio del 2018 a livello europeo è stato introdotto il Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) – a cui la Cc-Ti ha dedicato un evento in aprile e numerosi articoli di approfondimento –  per cui le mailing list sono diventate problematiche per questioni di privacy. Oggi, LinkedIn è una piattaforma GDPR Compliance dove è possibile fare networking e condividere contenuti rispettando la privacy, anche in previsione della modifiche di leggi in Svizzera.
Attraverso strategie di social selling (ossia l’uso dei social da parte di venditori che usano queste tecnologie per incontrare i potenziali clienti), ben strutturate e pianificate, è possibile incrementare il proprio business. Come? Massimo Fiorani ha evidenziato 5 tappe per una valida strategia:

  1. essere presenti in maniera corretta e performante su LinkedIn
  2. “fare rumore”: approcciare e guadagnarsi la fiducia con azioni sul social network
  3. ascoltare: raccogliere e analizzare quanto fatto, valutando i risultati
  4. perseverare: essere costanti nell’attività
  5. colpire: con azioni ‘ad hoc’ catturare l’attenzione del potenziale cliente.

L’essere umano al centro

Questo social network permette di riposizionare la persona al centro delle relazioni e metterla in luce quale vantaggio competitivo per le aziende. Infatti sviluppando il profilo personale in modo efficace, si creano degli impulsi per nuovi contatti: si va verso una logica H2H, ossia ‘human to human’, sottolineando quanto il contatto personale sia dato dall’essere umano stesso.

Alla fine dell’evento, dopo le domande specifiche dei partecipanti, si è tenuto un conviviale momento di networking davanti ad un caffè. Un’altra occasione per un accrescimento della propria rete di contatti.

 

Sviluppi ulteriori del tema e novità

  • Grande novità: il gruppo specifico per la messa in rete dei soci su LinkedIn «Soci Cc-Ti in rete», pensato per la messa in rete dei nostri associati
  • Tra gennaio e febbraio 2019 la Cc-Ti terrà  due corsi di formazione puntuale sul tema: Intensive Linkedin, 30 gennaio e 15 febbraio 2019, 09.00-13.00 e Linkedin evolution ONE, 26 febbraio 2019, 09.00-13.00. A breve tutti i dettagli online sul nostro sito!

 

Zoom sulla Smart life

In occasione dell’ultimo evento tematico Cc-Ti “Smart life, quando la tecnologia migliora la qualità”, abbiamo rilanciato il dibattito sull’accelerazione tecnologica, diventata un must per il nostro territorio.

In collaborazione con i partner tematici Gruppo Sicurezza SAGehri Rivestimenti SA e Cornèrcard, la Cc-Ti durante tutto il 2018 ha approfondito le tematiche dell’evoluzione digitale, argomento ampio e dalle mille sfaccettature che continueremo a sviluppare anche in futuro.

Nella puntata della trasmissione ZOOM, curata ed andata in onda su Teleticino, ritroviamo spunti interessanti sulla ‘smart life’ e l’intelligenza artificiale, ampiamente trattati nell’evento del 5 dicembre scorso, intervengono il Prof. Dr. Marco Zaffalon, dell’Istituto dalle Molle; Luca Mascaro, CEO, Sketchin Sagl; Giorgio Ortelli, Direttore generale, Spinelli SA; Enrico Tumminaro, Executive Vice President Mikron SA Agno; Davide Rigamonti, Direttore Marketing & Distributions, Cornèrcard; Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti e Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti.

Scopriamo allora insieme quanto emerso!

 

Evento – Appalti pubblici: candidarsi con successo

Nel quadro delle collaborazioni tra la Cc-Ti ed altre istituzioni e associazioni di categoria, vi segnaliamo l’evento sugli appalti pubblici, che si propone di informare le aziende ticinesi su come procedere con successo in questo ambito.

Il prossimo 25 gennaio, presso il Centro di formazione professionale SSIC a Gordola (Viale Santa Maria 27, Gordola), dalle ore 8.45 alle 12.00, si terrà un seminario che illustra le opportunità per le aziende ticinesi a partecipare agli appalti pubblici della Confederazione.

L’incontro è organizzato dal Dipartimento federale della finanze – Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), in collaborazione con la Cc-Ti, economiesuisse, Comunicazione Svizzera, SSIC Sezione Ticino e AITI.

Vogliamo incentivare le PMI ticinesi a candidarsi agli appalti pubblici. Attività che presenta numerosi vantaggi e porterebbe nuove opportunità alle aziende del nostro territorio. 

Negli ultimi anni le molteplici e complesse esigenze nel settore degli acquisti pubblici sono sensibilmente aumentate sia per i servizi di aggiudicazione che per gli offerenti. Il principio dell’economicità esige da entrambe le parti procedure efficienti e conformi alla legge sugli appalti pubblici. Gli offerenti hanno dunque la necessità di essere informati sulle disposizioni giuridiche e organizzative applicabili agli acquisti pubblici della Confederazione.
La piattaforma elettronica simap.ch per le commesse pubbliche della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni facilita la pubblicazione di bandi di concorso e la relativa documentazione, evitando complesse formalità. Le aziende interessate e i fornitori possono così visualizzare l’insieme delle commesse a livello svizzero e hanno la possibilità di scaricare il bando di concorso e la documentazione.

Maggiori informazioni sul programma, così come sulle iscrizioni (tramite formulario d’iscrizione), sono disponibili nel file da scaricare attraverso questo link e vanno inviati entro il 18 gennaio 2019 per mail ad economiesuisse.

Vivere un futuro SMART

Nell’evento del 5 dicembre 2018, intitolato “Smart life, quando la tecnologia migliora la qualità“, la Cc-Ti ha dedicato un importante approfondimento all’intelligenza artificiale ed alle applicazioni che da essa derivano in termini di ‘Smart life’, concetto in cui conglobano economia digitale, progresso tecnologico ed innovazione.

Davanti a un centinaio di partecipanti, provenienti da settori ed aziende diverse, si è tenuto a Pambio Noranco, presso il Centro Serrafiorita, l’ultimo evento tematico Cc-Ti del 2018. Un momento rilevante nel quale abbiamo proposto nuove riflessioni sull’ampio tema della digitalizzazione (sul quale ci siamo ampiamente concertati nel corso dell’anno – dalla cyber security alle opportunità offerte dall’analisi dei big data, dai nuovi modelli di business all’ottimizzazione dell’organizzazione aziendale, dalla formazione alle nuove forme di lavoro, dal cloud alla comunicazione d’impresa, ecc. -), concentrandoci sulla ‘Smart life’.

L’evoluzione costante dell’economia digitale sta trasformando la società ed il sistema aziendale, affermandosi quale nuovo paradigma culturale, mutando al contempo gli stili di vita ed il fare impresa. Assistiamo ad un crescente progresso tecnologico in cui coesistono ecosistemi digitali dove le attività umane (da quelle personali riferite alle nostre vite private, fino ad arrivare ai processi produttivi e aziendali) sono interconnesse in una rete di piattaforme intelligenti che ricevono ed elaborano flussi di dati in modo progressivo.  Quella che è definita “Internet delle cose” – ovvero l’interconnessione e comunicazione dei diversi oggetti con e attraverso internet – è già realtà.

L’Intelligenza Artificiale (IA)

Dopo il saluto di benvenuto da parte di Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti, si è subito entrati nel vivo del tema con la relazione del Prof. Dr. Marco Zaffalon, dell’Istituto dalle Molle. Il Professor Zaffalon ha parlato dell’IA e della sua importanza per lo sviluppo ulteriore di applicativi, soluzioni e misure che andranno, nel prossimo futuro, ad integrarsi con la normale vita privata ed aziendale, migliorando processi e prodotti. L’IA rappresenta un complesso sistema tecnologico in grado di risolvere problemi, svolgere compiti e attività diverse tipicamente umane. Con numerosi esempi, il Professor Zaffalon ha quindi spiegato la necessità dell’accelerazione tecnologica da parte della società in generale, chiedendosi quanto il nostro territorio sia ricettivo e sappia profilarsi nel cogliere le opportunità che si presentano, auspicando che si continui a farlo al meglio.

Esperienze concrete e ‘smart’

L’ondata dell’innovazione digitale sta radicalmente trasformando, migliorandola, la nostra esistenza. Sono state diverse, in questo senso, le testimonianze dirette emerse dalla tavola rotonda moderata da Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, a cui sono intervenuti: Luca Mascaro, CEO, Sketchin Sagl, Giorgio Ortelli, Direttore generale, Spinelli SA, Davide Rigamonti, Direttore Marketing & Distributions, Cornèrcard ed Enrico Tumminaro, Executive Vice President Mikron SA Agno.

Si è parlato di nuove strategie di governance e comunicazione che tengono conto del progresso tecnologico, di processi nell’ambito della domotica (con case intelligenti, sistemi d’allarme, case medicalizzate per anziani, ecc., solo per citare alcuni casi), a livello bancario e nel settore del fintech (attraverso nuovi metodi di pagamento e soluzioni cashfree, ma anche di controllo dei dati e di sicurezza globali) e di sistemi innovativi in ambito industriale. Il risultato è un Ticino che sa cavalcare l’onda della digitalizzazione, un territorio sano e competitivo, sede di eccellenze diverse.

A livello aziendale è stato messo in evidenza come le nuove tecnologie permettano di rendere i servizi e i prodotti più performanti, sia dal punto di vista produttivo, come pure da quello della customer care. Il servizio al cliente infatti è sempre più necessario: grazie al progresso tecnologico vi è un incremento dell’efficienza aziendale dei clienti stessi, tramite nuovi modelli di business, servizi diversi, progettazione di impianti e processi ‘smart’. Questi ultimi possono essere ottimizzati, monitorandoli, rendendo così la governance aziendale efficace a 360 gradi. In questo senso è fondamentale l’ascolto del cliente e l’analisi del suo comportamento, sempre in evoluzione: tramite le esigenze dei consumatori è possibile plasmare e rendere più efficaci i servizi che poi si andranno ad erogare a tutti i livelli.

Si è anche parlato della complementarietà della macchina all’uomo, sottolineando la necessità della formazione per i collaboratori, poiché stanno nascendo nuove professioni. L’uomo non sarà sostituito dalle macchine, occorre però saper sfruttare le nuove tecnologie per incrementare l’efficienza e migliorare i processi.

Il fil rouge dei diversi casi è stato quello di vivere il cambiamento in modo proattivo. È possibile trovare soluzioni ed idee inedite per le questioni più disparate, poiché le applicazioni date dall’economia digitale e dall’IA sono illimitate. È stato posto l’accento sul fatto che, per mantenere condizioni quadro favorevoli dove fare impresa, le leggi e le normative esistenti devono dar prova di adattabilità per essere maggiormente rappresentative di un contesto trasformato, come quello in cui viviamo.

Alla fine della serata i partecipanti hanno potuto beneficiare di un momento conviviale e di networking di qualità per incrementare la propria rete di contatti in modo fattivo.

Scopri la gallery completa dell’evento sulla nostra pagina Facebook!


L’evento nei media


Ulteriori approfondimenti sul tema dell’economia digitale e documenti utili

Il tema dell’economia digitale è fondamentale per la Cc-Ti e le sue attività verso il tessuto economico ticinese. Stiamo già programmando le prossime attività 2019, che presto saranno pubblicate sul nostro sito web.

La Cc-Ti ringrazia i partner tematici per la co-organizzazione dell’evento: Gruppo Sicurezza SA, Gehri Rivestimenti SA e Cornèrcard.

La grande svolta, dall’intelligenza artificiale all’ecosistema dell’intelligenza ambientale

Tra qualche anno, nel 2023, 70 miliardi di oggetti saranno collegati ad Internet, nel 2030 si arriverà a 200 miliardi. Oggetti intelligenti che si scambiano informazioni tra di loro. Dati che con la diffusione della tecnologia 5G verranno trasmessi con una velocità di mille volte superiore a quella attuale. L’Internet delle cose sarà una ragnatela d’interconnessioni che avvolgerà tutto il pianeta e con le sue infinite applicazioni trasformerà ulteriormente il nostro stile di vita. Ne parliamo il 5 dicembre nell’evento “Smart life, la tecnologia che migliora la vita”.

Lo sviluppo e l’estensione della digitalizzazione non stanno modificando in profondità solo il sistema produttivo, ma rappresentano una vera e propria evoluzione antropologica. Perché, come ricordava Klaus Schwab, il padre del WEF, “non cambia solo ciò che facciamo, ma anche ciò che siamo”.  Si sta affermando un nuovo paradigma economico, sociale e culturale.

Per questo, la rivoluzione digitale – assieme all’internazionalizzazione delle imprese, la sostenibilità e alla Swissness- è una delle quattro aree strategiche che nel corso del 2018 sono state al centro dell’attenzione della Cc-Ti. Con eventi informativi, approfondimenti, corsi di formazione e discussioni pubbliche che hanno toccato tutti i grandi temi della digitalizzazione. Dalla cyber security alle opportunità offerte dall’analisi dei big data, dai nuovi modelli di business all’ottimizzazione dell’organizzazione aziendale, dalla formazione alle nuove forme di lavoro, dal cloud alla comunicazione d’impresa. Un ciclo d’iniziative che il prossimo 5 dicembre proporrà un nuovo importante appuntamento dedicato alla “Smart life”, ovvero quando la tecnologia migliora la qualità della vita. Un pomeriggio di analisi e riflessione sull’intelligenza artificiale, con una tavola rotonda sulle esperienze dirette di alcune importanti aziende del Cantone.

Proprio la dimensione odierna di una vita sempre più Smart rimanda dal concetto di intelligenza artificiale a quella che è ormai la realtà quotidiana che gli studiosi definiscono “intelligenza ambientale”. Un ecosistema digitale in cui tutte le attività umane, da quelle produttive alla fruizione del tempo libero e al modo di vivere, sono facilitate da una rete di software e di piattaforme intelligenti che incrociano e rielaborano un flusso incessante di dati.

Il futuro lo stiamo già vivendo.

L’ondata dell’innovazione digitale sta radicalmente trasformando, migliorandola, la nostra esistenza. Grazie alla domotica si vive in case più sicure e intelligenti dove i consumi di elettricità, acqua, gas, sono programmati da dispositivi elettronici con un notevole risparmio energetico. L’analisi dei big data permette di gestire con più efficacia ed economicità le grandi infrastrutture urbane, la distribuzione di energia, di acqua e lo smaltimento dei rifiuti, cosi come la mobilità. Interessanti, al riguardo, sono i progetti realizzati da Swissicom in alcune città svizzere analizzando i dati della telefonia mobile. Esperienze che prospettano un nuovo approccio, non più basato esclusivamente su tasse e divieti, nella gestione dei flussi di traffico in un Paese in cui 3,9 milioni di persone, ossia 9 lavoratori su 10, sono pendolari e dove code e ingorghi costano alla collettività quasi due miliardi di franchi all’anno. Le automobili a guida autonoma non sono più fantascienza, ormai viaggiamo su veicoli che sono dei “computer su quattro ruote”, il cui costo per il 40% è imputabile alle loro componenti elettroniche.

Il telelavoro consente più flessibilità e autonomia nella scelta dell’orario e delle modalità d’impiego, nella sanità sofisticate apparecchiature digitali permettono tecniche diagnostiche sinora impensabili, la stampa 3D riprodurrà quanto prima anche organi umani, mentre gli algoritmi sono già in grado di analizzare velocemente i dati genomici. Biotecnologie, ingegneria genetica e nanotecnologia aprono nuove frontiere per la medicina.

Dal touch screen siamo passati al comando vocale con cui possiamo impartire ordini ad una molteplicità di assistenti virtuali. Con un semplice smartphone si accede velocemente a servizi comodi ed economici; la sharing economy segna il passaggio rivoluzionario dalla proprietà di un bene al suo semplice uso quando serve. AirBnb, Blablacar e Uber fanno ormai parte dei consumi di massa. La tecnologia blockchain, che non significa solo bitcoin, trasformerà il concetto di fiducia, la registrazione di documenti e transazioni, e innoverà la decentralizzazione amministrativa e la partecipazione alla vita pubblica. Il futuro lo stiamo già vivendo.

Articolo apparso sul CdT del 3 dicembre 2018

Grande interesse per i Paesi del Mercosur

Sono molteplici le opportunità per le aziende svizzere offerte dai Paesi del Mercosur, Brasile e Uruguay in particolare. Anche se l’apertura di questi mercati è accompagnata da alcune problematiche, durante l’evento Paese del 28 novembre organizzato dalla Cc-Ti, in collaborazione con gli sponsor Export (Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti, CRIF AG, Credit Suisse, Euler Hermes e Titraduce), sono emersi spunti positivi a sostegno degli imprenditori che desiderano fare business con le nazioni dell’America latina.

I relatori dell’evento. Da sinistra: Roberto Nanni, Valentina Rossi, Stefania Padoan, Marco Arrighini, Fabio Speciale

“L’interesse da parte delle aziende svizzere verso il Mercosur è alto e rimaniamo in attesa che la Svizzera possa beneficiare dei vantaggi di un accordo di libero scambio in seno all’AELS volto ad abbattere le barriere tariffarie”, ha esordito Valentina Rossi, Responsabile del Servizio Export Cc-Ti. Con un mercato di oltre 260 milioni di abitanti, Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay rappresentano infatti uno sbocco molto interessante per le aziende svizzere.

Tempistiche fondamentali per la Svizzera

Attualmente due terzi delle esportazioni svizzere in America Latina confluiscono, nell’ordine, in Brasile, Messico e Argentina, ha sottolineato Fabio Speciale, Senior Consultant South America di Switzerland Global Enterprise. Dazi elevati, formalità doganali complicate e barriere non tariffarie complicano l’accesso al mercato per le PMI svizzere. L’accordo di libero scambio in negoziazione consentirebbe alle aziende elvetiche di accedere più facilmente ad un vastissimo mercato di consumatori e a una classe media in crescita che rappresentano un potenziale significativo per diversi settori economici. Le tempistiche sono però importanti in quanto il mercato comune sudamericano sta negoziando un accordo simile anche con l’Unione Europea.

Le opportunità settoriali

Tre i settori promettenti per le PMI svizzere nella regione citati da Fabio Speciale: il settore healthcare, dell’infrastruttura e della difesa in Brasile nonché il settore agroindustriale, delle energie rinnovabili, oil & gas, manifatturiero e dei servizi finanziari in Argentina. L’Uruguay si presenta invece come hub logistico e di servizi dell’intera America latina, offrendo altresì opportunità nel settore agroindustriale. Il Paraguay, infine, si rivela estremamente interessante per le attività produttive: la legge Maquila consente infatti di creare imprese di produzione/trasformazione di beni e servizi per la successiva esportazione e alle quali sono concesse esenzioni doganali per macchinari e materie prime e altre facilitazioni tributarie.

 

Paesi diversi, rischi simili

Marco Arrighini, Senior Sales Manager di Euler Hermes Switzerland ha voluto esordire il suo intervento fornendo qualche pillola su come approcciare in modo consapevole i Paesi del Mercosur. L’Argentina, ha un rischio elevato ma sta rimettendo in piedi la sua economia; la recessione in Brasile è finita, ma il Paese ha ancora un futuro non privo di rischi; il Paraguay ha una crescita del PIL superiore alla media regionale e politiche appropriate tra rischio esterno ed infine l’Uruguay con una crescita interna è tornato in pista ma è (ancora) dipendente da partner stranieri. In definitiva, per fare business con i Paesi del Mercosur vi è un semaforo arancione incentrato sui rischi, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti per i quali vi è un ritardo procedurale nel pagare le fatture. Il consiglio è quindi quello di agire con anticipo o di utilizzare lettere di credito.

Solide ed interessanti testimonianze dirette

Con un intervento congiunto, Stefania Padoan, CEO di Padoan Swiss e Roberto Nanni, di Cippà Trasporti SA hanno portato l’esperienza diretta di un’azienda attiva nel settore industriale, che ha esportato con successo in America latina grazie all’appoggio di uno spedizioniere di fiducia. La vendita con una resa di consegna fino al porto o all’aeroporto di ingresso e lasciare l’onere dell’importazione al cliente è il consiglio basilare che ha fornito Roberto Nanni ai numerosi presenti in sala. Quando si fa business con i Paesi del Mercosur bisogna avere una mentalità diversa e ad agire in modo differente rispetto al mercato occidentale. La brillante testimonianza diretta di Stefania Padoan ha centrato alcuni punti fondamentali per poter entrare con successo in questi Paesi. Conoscere personalmente i clienti e fidelizzarli anche con visite annuali è una delle strategie di Padoan Swiss che si affida anche a partner di fiducia. Sono Paesi dalle grandi potenziali, ha affermato la CEO dell’azienda di San Vittore, ma bisogna far fronte a barriere tariffarie importanti che possono incidere fino al 60% del prezzo di vendita. Con la giusta strategia e con l’appoggio logistico della Cippà Trasporti, oggi la Padoan Swiss può però contare su un solido business nei Paesi del Mercosur che è di buon auspicio per tutte le aziende svizzere.

 

Scarica le presentazioni:
Economic outlook and business opportunities
Fabio Speciale, Senior Consultant South America, Switzerland Global Enterprise

Trade Credit Risk Insights
Marco Arrighini, Senior Sales Manager, Euler Hermes Switzerland

Le testimonianze: fare business in Brasile e la necessità di affidarsi a uno spedizioniere di fiducia
Stefania Padoan, CEO, Padoan Swiss e Roberto Nanni, Capo area spedizioni aereo & mare, Cippà Trasporti SA

La Cc-Ti con successo in Cina

La Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti) ha organizzato, in stretta collaborazione con la Città di Lugano, una missione in Cina dal 17 al 23 novembre 2018. L’intenso programma prevedeva una prima parte nella città di Shenzhen – considerata la captale Hi-Tech del Paese – e una seconda parte a Shanghai, centro commerciale e finanziario della Cina continentale.

La Cc-Ti, in collaborazione con la Città di Lugano, ha accompagnato in Cina una delegazione di aziende ticinesi. Si è trattata della prima missione della Cc-Ti nel Paese asiatico ed è nata grazie ai buoni rapporti instaurati con la Camera di commercio di Shenzhen a seguito di un incontro a Lugano nell’ottobre 2017. La prima parte del programma si è tenuta a Shenzhen, città del sud della Cina. Da piccolo villaggio di pescatori, Shenzhen si è trasformata in meno di trent’anni nella capitale Hi-Tech del Paese. La città fa parte della “Greater Bay Area (GBA)” che comprende le città di Guangzhou, Hong Kong e Macau, area che sta diventando a tutti gli effetti una potenza economica a livello mondiale.

Intenso programma di incontri a Shenzhen

A Shenzhen la delegazione, composta da imprenditori di settori diversi, ha avuto modo visitare la “China Hi-Tech Fair”, fiera di importanza internazionale, e di partecipare a diversi momenti ufficiali ed istituzionali e a visite ad aziende locali. Durante l’interessante incontro con il Console Generale svizzero nella Cina del Sud, Martin Bienz, sono state sottolineate le importanti relazioni tra Cina e Svizzera ed è emerso che quest’ultima è il 5° maggior investitore europeo nella regione del Guadong. All’incontro hanno partecipato anche due imprenditori svizzeri attivi già da molti anni nella regione: René Forster (Co-Owner e CEO di Howag-Swisspur) e Philip Kinseher (General Manager presso Audemars Microtec), i quali hanno messo in evidenza i vantaggi e le difficoltà nell’operare in Cina. Durante la visita a Shenzhen la Cc-Ti ha firmato un accordo di collaborazione con la Camera di commercio di Shenzhen. A chiudere il programma, la visita alla sede centrale dell’azienda BYD (il maggior produttore cinese di veicoli elettrici, la cui esperienza è iniziata negli anni ’90 con la produzione delle batterie per i famosi cellulari NOKIA) e a SVV (Shenzhen Valley Ventures), azienda innovativa nel settore del 3D printing e prototyping.

Aziende svizzere attive in Cina

Da Shenzhen la delegazione si è spostata a Shanghai, la città più popolosa della Cina e del mondo, considerata la capitale economica del Paese. Il programma prevedeva un’interessante visita allo Swiss Center nella Free Trade Zone della città. In questa occasione la delegazione ha potuto incontrare due rappresentanti di aziende basate in Ticino: Premec e Mikron Tool. Parte nevralgica del programma a Shanghai è stato il Forum di scambio tra Cina e Svizzera, organizzato in collaborazione con la Shanghai Pudong Industry Association. Anche a Shanghai la delegazione ha avuto modo di incontrare il Console Generale svizzero della regione, Olivier Zehnder. All’incontro hanno partecipato anche il Direttore di swissnex China, Felix Moesner, e Leo Peng, Trade Officer dello Swiss Business Hub (S-GE).

La missione è stata molto positiva, è stato importante e molto utile vedere con i propri occhi come si sta sviluppando la Cina, nazione che occupa un ruolo fondamentale a livello mondiale. L’economia cinese riserva ancora un considerevole potenziale, confermato pure dalla missione della Cc-Ti. Le opportunità si trovano soprattutto nel settore dei beni di lusso, dell’Hi-Tech, dell’elettronica e dell’e-commerce. Gli imprenditori che hanno seguito la Cc-Ti a Shenzhen e Shanghai hanno potuto toccare con mano la dinamicità di questo mercato ed incontrare possibili partner cinesi. Le missioni organizzate dalla Cc-Ti mirano infatti a dare un supporto concreto per costruire nuovi sbocchi di business all’estero.

La riuscita missione in Cina è stata possibile grazie al supporto di importanti partner svizzeri, come la Città di Lugano, i Consolati Generali svizzeri nella Cina del Sud e a Shanghai, swissnex China, Swiss Business Hub (S-GE), ma anche indispensabili partner cinesi, come la Camera di commercio di Shenzhen e la Shanghai Pudong Industry Association.

 

Opportunità tra obbligo e dinamismo

Davanti ad una trentina di associati si è tenuto il 26 novembre il penultimo Networking Business Breakfast del 2018, dedicato all’obbligo di annuncio dei posti vacanti. Dopo circa 4 mesi dall’introduzione di questa importante modifica legislativa, siamo tornati sul tema per informare nuovamente le aziende su come funziona il processo di annuncio e per rispondere in maniera performante ai dubbi pratici sollevati in sala.

Dopo il saluto introduttivo di Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed Eventi Cc-Ti, ha preso la parola Claudia Sassi, Capo della Sezione del lavoro del DFE, nonché relatrice principale del Networking Business Breakfast, che ha illustrato lo stato dell’arte attuale nella procedura di annuncio dei posti vacanti.

Una breve panoramica sull’introduzione di questa normativa 

Nel febbraio 2014 il popolo svizzero ha approvato l’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”. Il nuovo articolo 121a della Costituzione federale prevede l’applicazione di contingenti e del principio della preferenza nazionale nei confronti degli stranieri, compresi i cittadini dell’Unione Europea. In seguito all’esito delle urne il Parlamento elvetico ha deciso di introdurre l’obbligo di annuncio per i generi professionali con un elevato tasso di disoccupazione, alfine di favorire l’occupazione della manodopera in cerca di impiego. Il 1° luglio 2018 è entrato in vigore l’obbligo di annuncio di un posto vacante all’Ufficio Regionale di Collocamento (URC), con regole ben precise e tempistiche di attuazione diversa (1° luglio 2018/1° gennaio 2020). È possibile analizzare meglio questi aspetti nelle schede di approfondimento già dedicate all’argomento dalla Cc-Ti.

La situazione attuale

I processi si vanno assestando ed emergono i primi adeguamenti da introdurre (tanto livello federale come, a cascata, anche singolarmente nei Cantoni). A livello ticinese ci si è resi conto di come la congiuntura economica ed il suo andamento influiscano molto sulla disponibilità di candidati in un determinato settore, dove vige l’obbligo di annuncio. Si auspica quindi che si possa trovare un buon equilibrio, con una congiuntura stabile, tra quest’ultima e la percentuale del tasso di disoccupazione (attualmente fissato all’8%, dal 1°.1.2020 scenderà al 5%).

Un altro interessante dato affiorato è che, da luglio ad oggi,  i posti vacanti annunciati dalle aziende ticinesi agli Uffici Regionali di Collocamento (URC) ed al Servizio aziende preposto, sono raddoppiati, assestandosi a circa un migliaio al mese. La metà di essi sottostà all’obbligo di annuncio. Vi è quindi una maggiore interazione tra datori di lavoro e istituzioni, sinonimo di una buona partnership funzionante per il mondo del lavoro.

Sono stati anche ricordati i principali strumenti a disposizione per le operazioni di annuncio di un posto vacante e ricerca di personale: il portale dedicato lavoro.swiss e i contatti diretti con gli URC. Attraverso il primo strumento le aziende possono attivare un ‘conto utente’ tramite cui contattare direttamente i candidati in cerca di impiego iscritti ad un URC (rientrano qui anche le persone in assistenza che sono idonee al collocamento e fanno già parte del bacino dei candidati degli URC), mentre con un contatto diretto è possibile ottenere le risposte desiderate ai quesiti sulle procedure ed i diversi processi a cui sottostare.

Alla fine dell’evento, dopo le domande specifiche dei partecipanti, si è tenuto un conviviale momento di networking davanti ad un caffè. Un’altra occasione per un accrescimento della propria rete di contatti.

Documenti utili

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