97esima Assemblea Generale ordinaria della Cc-Ti – resoconto

Il Presidente della Cc-Ti, Franco Ambrosetti e il Direttore della Cc-Ti, Luca Albertoni

La 97esima Assemblea generale ordinaria si è tenuta con successo il 17 ottobre 2014 presso l’Hotel de la Paix a Lugano.

Gli ospiti della serata sono stati Alberto Bagnai, Professore e ricercatore tra i più critici studiosi del percorso di integrazione finanziaria europea e la Consigliera federale Simonetta Sommaruga che ha spiegato la visione della Berna federale sull’Iniziativa Ecopop sulla quale i cittadini svizzeri hanno votato il 30 novembre scorso.

Flyer
Discorso del presidente
Traccia dell’intervento del direttore
Marcello Foa intervista Alberto Bagnai
Video dell’intervento della Consigliera federale Simonetta Sommaruga sull’iniziativa Ecopop
Video dei lavori assembleari 

Giornata dell’export 2014

L’importanza degli accordi di libero scambio

Con un grande successo di pubblico si è svolta mercoledì 5 febbraio 2014 al Palazzo dei Congressi la Giornata dell’Export organizzata dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti), in collaborazione con l’Amministrazione federale delle dogane, Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti, Credit Suisse e Bisnode D&B Schweiz AG.
Ad aprire i lavori, il saluto del responsabile del settore Export della Cc-Ti, Marco Passalia, che ha introdotto la tematica centrale della giornata, ovvero l’importanza degli accordi di libero scambio. Ad oggi la Svizzera ha siglato 30 accordi di libero scambio (ALS), tra cui la Convenzione dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) e l’ALS con l’Unione europea (UE). “Tra gli ultimi in ordine di tempo, è importante citare la firma del trattato bilaterale Svizzera-Cina, che dovrebbe entrare in vigore proprio nel corso del 2014” ha ricordato Passalia. Nel frattempo la Confederazione continua la strada dei trattati, sia bilaterali sia in seno all’AELS, con vari partner tra cui Algeria, Guatemala, Honduras, India, Indonesia, Malesia, Russia (con Bielorussia e Kazakistan), Tailandia e Vietnam.
La parola è poi passata a Pietro Poretti, Senior Legal Officer della Trade Relations Division dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), che ha presentato la tendenza globale degli accordi di libero scambio. Nati con l’obiettivo di eliminare o ridurre i dazi doganali, gli ALS oggi contengono anche disposizioni per un migliore accesso al mercato per servizi e investimenti, per la partecipazione in appalti pubblici, per la protezione proprietà intellettuale, o per limitare barriere non tariffarie (misure sanitarie, protezione consumatori), ecc. La tendenza principale non è più quella di semplicemente “accedere” a nuovi mercati, ma anche di una maggiore produzione.
“L’economia elvetica ha una forte vocazione internazionale, a tal punto che un franco su due è guadagnato all’estero”, ha ricordato Monica Zurfluh, responsabile per la Svizzera italiana di Switzerland Global Enterprise. Contrariamente alle opinioni diffuse, i risparmi sui dazi doganali previsti dagli ALS non si applicano in modo automatico, sono bensì le aziende a doversi attivare a tal fine. “Da un’analisi – ha proseguito Zurfluh – è emerso come gli ALS con Paesi d’oltremare non vengono utilizzati a sufficienza e questo per varie ragioni che spaziano dalla mancanza di conoscenza o interesse, da regole d’origine troppo restrittive o da pratiche amministrative giudicate dispendiose”.
La parola è poi passata a Giorgio Binda, Capo della Sezione Tariffa e Regimi doganali dell’Amministrazione federale delle Dogane (AFD), che ha affermato come gli ALS rappresentano delle opportunità e dei vantaggi che è giusto sfruttare, ma le aziende devono però saper gestire al meglio il rilascio delle prove dell’origine. La mancanza di gestione o una cattiva gestione possono infatti avere anche delle pesanti ripercussioni sulla ditta. Da parte sua, l’AFD sostiene le imprese (informazione/ formazione) nella corretta applicazione degli ALS.
A concludere la conferenza, è intervenuto Maurizio Nardi, Head of Supply Chain di Ginsana, presentando l’esperienza della sua azienda che ha saputo utilizzare con successo gli accordi di libero scambio. I dazi all’importazione, ridotti o eliminati grazie agli ALS, hanno infatti inciso dal 5 al 20% sull’importo del fatturato. Ora la ditta, leader di mercato nei prodotti di fitomedicina, attende la stipulazione di ulteriori ALS che possano aprire un mercato ancora più concorrenziale in altri Paesi, come ad esempio l’Indonesia o la Malesia.

 

Scarica le presentazioni:
Introduzione al tema degli accordi di libero scambio
Marco Passalia, Vice Direttore e Responsabile Servizio Export, Cc-Ti
La tendenza globale degli accordi di libero scambio
Pietro Poretti, Senior Legal Officer, Trade Relations Division, EFTA
Le potenzialità ed i benefici degli accordi di libero scambio
Monica Zurfluh, Responsabile Svizzera Italiana, Switzerland Global Enterprise
Gli accordi di libero scambio e le implicazioni per le aziende elvetiche
Giorgio Binda, Capo della Sezione Tariffa e Regimi doganali, Amministrazione federale delle Dogane
La testimonianza di un’azienda ticinese attiva nella produzione e nel commercio con l’estero
Maurizio Nardi, Head of Supply Chain, Ginsana

96esima Assemblea Generale Ordinaria Cc-Ti – Resoconto

Il Team Cc-Ti

La 96esima Assemblea Generale Ordinaria Cc-Ti si è svolta con successo

L’ospite della serata, svoltasi il 18 ottobre 2013 presso il Cinema Teatro di Chiasso, è stato il Dott. Ernesto Paolillo che ha dialogato sul tema “Il Fair-play finanziario” all’interno dello sport con il giornalista Michele Fazioli.

Comunicato stampa AG 2013
Temi di attualità
Discorso Presidente
Flyer

Missione della Cc-Ti a Mosca – 2013

Mosca: un’ulteriore tappa nello sviluppo delle attività dell’International Desk della Camera di commercio e dell’industria del Cantone Ticino

Nel quadro delle attività dell’International Desk, settore creato due anni fa per rafforzare la presenza di aziende ticinesi all’estero, la Cc-Ti ha organizzato una missione economica di due giorni (30 settembre e 1° ottobre 2013) a Mosca. La scelta è caduta sulla capitale russa per dare continuità alla missione ufficiale del Cantone Ticino nel 2010, ma anche e soprattutto per consolidare l’accordo di collaborazione (unico nel suo genere in Svizzera) con la Camera di commercio e dell’industria della Federazione russa e rispondere alle esigenze di molte aziende ticinesi, interessate al mercato russo. La Cc-Ti ha così riunito una delegazione di una quindicina di persone in rappresentanza di 8 aziende, conformemente alla filosofia di spostarsi con piccoli gruppi per facilitare i contatti anche fra i membri della delegazione. In effetti, questo elemento è di fondamentale importanza in quanto le missioni servono per incontrare partner esteri, ma anche per favorire la conoscenza reciproca fra le aziende ticinesi che affrontano il viaggio. Il mix fra realtà industriali, della finanza e dei servizi ha creato legami utili non solo per operare sul territorio russo, ma anche per facilitare le collaborazioni sul suolo ticinese. Da sottolineare, fatto importante e poco usuale alle nostre latitudini, che queste missioni sono organizzate dalla Cc-Ti e interamente finanziate con mezzi privati, quindi senza alcun sostegno pubblico. È un nostro importante contributo alla promozione del nostro territorio, che alla collettività non costa assolutamente nulla.

La missione a Mosca è da considerare perfettamente riuscita. La nostra delegazione è stata dapprima accolta presso la Camera di commercio e dell’industria della Federazione Russa, in particolare dal suo direttore per le relazioni esterne V. I. Padalko, oltre che da un folto gruppo di imprenditori moscoviti, preventivamente selezionati fra i settori di pertinenza (industria, finanza e servizi). Durante i lavori svoltisi sull’arco di una giornata abbiamo potuto presentare il Ticino e le sue potenzialità, dando visibilità anche a realtà settoriali importanti come Ticinomoda e la Lugano Commodity Trading Association, che hanno riscosso notevole interesse fra gli imprenditori presenti. La delegazione è stata in seguito invitata a visitare il centro di Skolkovo, un incubatore di imprese start-up ad alta tecnologia in cui i russi ma anche imprese straniere, come ad esempio Microsoft, hanno investito importanti capitali. Alla fine della prima giornata, la delegazione è stata ricevuta dall’Ambasciatore svizzero a Mosca, un’occasione privilegiata per un fondamentale scambio di esperienze con aziende svizzere già presenti in Russia e quindi in grado di dare indicazioni importanti sia per la ricerca di partner che per il modus operandi da adottare per avere successo su un mercato grande e non facile.

La seconda giornata è stata caratterizzata da incontri B2B, che hanno permesso alle aziende ticinesi di interloquire direttamente con potenziali partner russi.

Per dare continuità a questa missione, la Cc-Ti ha deciso di designare, fra i grandi mercati in fase di espansione, la Russia come destinazione strategica per i prossimi quattro anni. In questo modo si potranno approfondire e sviluppare con un lavoro costante i legami creati nel corso dell’ultima missione e del lavoro preparatorio svolto in precedenza. Vi sarà pertanto almeno una missione economica all’anno in Russia, modulata secondo le esigenze delle aziende ticinesi.

Scarica il programma: TICINO BUSINESS MISSION TO MOSCOW

Giornata dell’export 2013

Internazionalizzazione. Questa la parola chiave della Giornata dell’export in Ticino organizzata giovedì 7 febbraio 2013 dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e che ha riscontrato un ottimo successo di pubblico. Il commercio con l’estero è diventato un elemento centrale per lo sviluppo economico e aziendale del Ticino, nonché per la creazione di competenze specifiche e di posti di lavoro qualificati in tutta la regione. I dati provvisori forniti dall’Amministrazione federale delle dogane indicano che nel 2012 le esportazioni hanno superato i 9.0 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono state di poco inferiori ai 9.5 miliardi. Escludendo i flussi di metalli preziosi, pietre e gemme, oggetti d’arte e antiquariato – flussi talvolta influenzati da fattori contingenti – le esportazioni nel 2012 hanno raggiunto i 6.4 miliardi di franchi e le importazioni gli 8.0 miliardi. È quanto ha sottolineato Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia del Cantone Ticino, intervenuto alla Giornata dell’export per evidenziare il sostegno del Cantone all’internazionalizzazione. Il DFE agisce con due misure puntuali a favore delle aziende che commerciano con l’estero: i contributi alla partecipazione a fiere specialistiche e il contributo ai costi sostenuti dalle aziende per la consulenza dell’Osec nella ricerca di nuovi partner commerciali nei Paese emergenti. A ciò si aggiunge l’importante accordo strategico sottoscritto lo scorso anno tra il Consiglio di Stato e la Camera di commercio per condividere in maniera ancora più integrata le attività di marketing territoriale e di internazionalizzazione delle nostre imprese. “Credo sia proprio questo un campo in cui una collaborazione strutturata tra pubblico e privato possa dare buoni risultati, mettendo a frutto le competenze di ognuno sull’obiettivo comune di consolidare e rafforzare le capacità competitive delle nostre piccole e medie imprese sui mercati internazionali” ha affermato Stefano Rizzi. Luca Albertoni, direttore della Cc-Ti, ha in seguito sottolineato il ruolo centrale della Camera di commercio quale piattaforma dell’export nel nostro Cantone. In questi anni la CC-Ti si è affermata come partner privato di riferimento, accogliendo numerose delegazioni straniere ufficiali e gettando le basi per missioni commerciali all’estero. Tali contatti hanno permesso di creare un’importante rete a beneficio delle aziende ticinesi, che possono così disporre di occasioni di incontro privilegiate con aziende e rappresentanti istituzionali esteri. Questo approccio sta dando risultati tangibili e il 2013 sarà caratterizzato da un ulteriore incremento del numero di missioni in vari paesi europei, come il Belgio, la Spagna, l’Inghilterra e la Russia fra gli altri, in modo da creare nuovi legami e rafforzare quelli già esistenti. La Cc-Ti, in collaborazione con l’Osec, è riuscita a sviluppare questo settore portando un valore aggiunto a tutte quelle imprese che lavorano nell’ambito dell’export. La consulenza a tutti gli associati, come anche la formazione, sono infatti i tasselli fondamentali del lavoro del centro di competenze dell’export in Ticino. Il vice direttore della Cc-Ti Marco Passalia con la responsabile Osec Ticino Monica Zurfluh, hanno messo in evidenza i punti chiave per le aziende che intendono intraprendere un commercio con l’estero. In particolare hanno sottolineato “le 6 P”, gli elementi da non trascurare per chi dal Ticino intende esportare merci e internazionalizzare le proprie attività: Paese, Partner, Prodotto, Prospezione, Procedure e Protezione. Il mio prodotto è conforme alle prescrizioni locali? Quali documenti mi servono? È vero che le autorità finanziano la partecipazione a fiere internazionali? Quali sono i canali di distribuzione? A tutte queste domande – e a molto altro – rispondono i servizi della CC-Ti e dell’Osec ai quali fare riferimento per conoscere ogni strumento atto a dinamizzare l’economia cantonale. Per chi desiderasse approfondire le tematiche, i due istituti, anche grazie a diversi partner pubblici (Dogane, DFE, SECO, ecc.), forniscono numerosi servizi tra i quali approfondimenti sui Paesi, articoli tematici e newsletter, workshop Export in azienda, Export training center,… e molto altro. Alla Giornata dell’export è intervenuto infine Remo Fontana, sostituto Direttore del circondario delle Dogane di Lugano, che ha messo in evidenza l’importante sostegno alle aziende esportatrici da parte delle dogane. Questo supporto viene fornito sia attraverso i corsi organizzati in collaborazione con la Cc-Ti, sia attraverso una semplificazione delle procedure doganali. Tra le novità, per fare un esempio, l’Amministrazione federale delle dogane nel prossimo futuro si adopererà nell’implementazione dello statuto di operatore economico autorizzato (AEO), al fine di garantire la sicurezza dei flussi logistici, compromessa dalla minaccia del terrorismo internazionale (New York, Bali, Madrid, Londra) e migliorare la collaborazione tra le amministrazioni doganali e il mondo economico.

Presentazione Luca Albertoni
Presentazione Stefano Rizzi
Presentazione Remo Fontana
Presentazione Monica Zurfluh e Marco Passalia

Inchiesta congiunturale 2012/2013

Bilancio in chiaro-scuro per il 2012 delle aziende ticinesi e previsioni improntate alla prudenza per il 2013

Il 2012 è stato un anno contrassegnato dalle difficoltà già emerse nel 2011 e sostanzialmente legate alla situazione del franco forte e alle gravi difficoltà della zona-euro. Tutto sommato, le aziende ticinesi hanno dimostrato di reagire abbastanza bene alle difficoltà. L’andamento degli affari è infatti stato da soddisfacente a buono per il 67% delle aziende, il che rappresenta un risultato positivo.

Maggiori informazioni

95esima Assemblea Generale ordinaria della Cc-Ti – Resoconto

Il Teatro Sociale di Bellinzona ha fatto da cornice alla serata

La 95esima Assemblea generale ordinaria si è tenuta con successo il 12 ottobre 2012 presso il Teatro Sociale di Bellinzona.

Gli associati e gli organi della Cc-Ti hanno espresso una forte preoccupazione per il deterioramento del partenariato sociale e hanno auspicato che si possa recuperare uno spirito di collaborazione fra i rappresentanti delle aziende ed il mondo sindacale. Per l’associazione-mantello dell’economia ticinese è fondamentale anche tutelare il sistema liberale svizzero, pericolosamente messo sotto pressione da varie iniziative di stampo centralista e dal carattere eccessivamente regolatore. Occorre in effetti evitare di irrigidire inutilmente una struttura che ha dimostrato di essere valida in termini di competitività. Una competitività non scontata, che va difesa e sviluppata con adattamenti mirati, ma senza stravolgimenti, in modo da poter affrontare la preoccupante situazione della zona euro, che continua ad avere ripercussioni importanti anche sulla Svizzera e sul Ticino.

Durante la parte pubblica, il noto imprenditore vallesano, Christian Costantin ha saputo, grazie alle domande postegli dal Direttore del Corriere del Ticino, Giancarlo Dillena, suscitare l’interesse del pubblico.

Comunicato stampa
Discorso Presidente Cc-Ti
Discorso Laura Sadis