Anche il Brasile adotta i Carnet ATA
A partire dallo scorso luglio anche il Brasile, uno dei Paesi più protezionisti al mondo, ha approvato l’utilizzo del Carnet ATA, il documento doganale per l’ammissione temporanea di beni. Si tratta del primo Paese membro del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale, ad aver aderito al sistema ATA. La notizia era giunta proprio a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi di Rio. Grazie a questa novità, numerose squadre sportive provenienti da tutto il mondo hanno potuto portare in Brasile le loro attrezzature beneficiando dell’ammissione temporanea e, quindi, non pagando eventuali dazi all’importazione.
Ad oggi sono 75 i Paesi che hanno aderito alla Convezione di Istanbul, ultimi in ordine di tempo possiamo citare l’Indonesia (2015) e l’Albania (2013). Ricordiamo che il Carnet ATA (Admission temporaire/Temporary admission) è un documento doganale internazionale che consente l’importazione temporanea di merci nei Paesi non comunitari aderenti alla convenzione ATA, senza dover depositare diritti e tasse. Il Carnet ATA ha una validità di 12 mesi. Entro il termine di scadenza, la merce deve essere reimportata nel Paese di partenza ed il documento deve essere restituito alla Camera di Commercio emittente. Questo documento può essere richiesto per campioni commerciali, attrezzatura necessaria allo svolgimento della propria professione, merci da esporre presso fiere, manifestazioni commerciali, manifestazioni sportive, ecc. Il Carnet ATA non copre né i prodotti deperibili o di consumo (come ad esempio bottiglie di vino destinate ad una degustazione) né le merci destinate ad operazioni di trasformazione o riparazione. Inoltre, materiali professionali specifici sono esclusi dalla Convenzione, come ad esempio quelli necessari all’esecuzione di lavori in ambito edile (pensiamo alle gru o alle betoniere).
Il servizio Export della Cc-Ti rilascia quotidianamente numerosi Carnet ATA sia ad aziende sia a privati che necessitano di attraversare le frontiere con merce che poi ritornerà in Svizzera senza subire nessuna modifica. Questo documento doganale è parte di una catena internazionale garante degli eventuali tributi doganali richiesti che è gestita dalla WCF (World Chambers Federation). La Cc-Ti, come i suoi istituti gemelli nel mondo, ha la funzione di garante nei confronti della propria Amministrazione doganale ed è tenuta ad anticipare alle Autorità doganali le somme che si rendessero necessarie pagare per irregolarità riscontrate nell’utilizzo dei Carnet. Al fine di proteggersi da eventuali rischi a suo carico, al momento del rilascio del documento di ammissione temporanea, la Cc-Ti richiede quindi a sua volta una garanzia. Alla chiusura del Carnet ATA ed in assenza di irregolarità, la Cc-Ti provvede naturalmente a sbloccare tale cauzione. Il Carnet ATA può essere richiesto attraverso il sito internet www.ataswiss.ch. È necessario registrarsi. A registrazione avvenuta si procede alla compilazione del formulario elettronico e all’inoltro dei documenti doganali. Il tutto si svolge nella massima semplicità e celerità del servizio Export della Cc-Ti: previa la ricezione della garanzia, il rilascio del documento avviene infatti entro le 24 ore.
Infine, una curiosità statistica: a livello internazionale, la Svizzera si situa al secondo posto dopo la Germania tra i Paesi che utilizzano maggiormente i Carnet ATA. I dati del 2014 indicano che sono stati emessi 28’598 documenti per l’esportazione temporanea per un totale di oltre 4 milioni di dollari di valore delle merci[1].
Monica Zurfluh, responsabile S-GE per la Svizzera italiana
Marco Passalia, vice direttore e responsabile Export Cc-Ti
[1] Cfr: www.iccwbo.org/WorkArea/DownloadAsset.aspx?id=19327359757