Questione di… fiducia
Mai sottovalutare il passaparola fra clienti o potenziali tali, anche nell’era delle nuove tecnologie e dei social media. Perché?
Il passaparola si identifica con il propagarsi di informazioni, consigli, esperienze attraverso una rete sociale, sia essa reale o virtuale.
Quella odierna è una società che comunica attivando e utilizzando i più svariati canali, continuamente e da qualunque luogo. Le persone condividono foto, conoscenze e punti di vista, a volte, dibattono su temi e prendono posizione per la ricerca di un confronto. I temi spaziano nell’immenso universo degli interessi dei singoli o della comunità e sono innumerevoli.
Le distanze geografiche non rappresentano una barriera, ma spesso diventano la costruttiva misura di culture diverse che si incontrano. Al giorno d’oggi il passaparola attraversa la rete di Internet e le orecchie in ascolto sono milioni.
Nuovi mezzi d’informazione
La realtà del passaparola non è più quella di una volta, dove bisognava incontrarsi per creare il contatto. Non è più solo il telefono a dover squillare per informarci o consultarci. Oggi basta un “click” e milioni di commenti, domande e valutazioni appaiono istantaneamente sul nostro schermo.
Studi dimostrano come in alcuni settori economici l’acquisizione di nuovi clienti – oltre il 70% – avvenga attraverso il passaparola. Un dato che le aziende hanno compreso e non sottovalutano, anzi utilizzano a proprio vantaggio.
Aziende al passo con i tempi
Oggigiorno, le imprese, grandi o piccole che siano, utilizzano sempre più la rete per la commercializzazione dei loro prodotti, ma anche per il marketing e per acquisire dettagli e tendenze del loro mercato in tempo reale (tipologia di clientela, concorrenza, possibilità di estensione del brand, ecc.). In questo modo, utilizzando il classico ‘passaparola’ con l’ausilio delle moderne tecnologie, il web risponde mettendo immediatamente a disposizione opinioni, valutazioni e recensioni al mondo parte del mondo.
Attraverso vari siti, i fruitori di opere e prestazioni, possono dare un loro giudizio e esprimere il loro contento o malcontento, condividendolo con tutti gli altri utenti.
Un meccanismo che prende sempre più spazio nelle strategie di acquisto e consumo di tutti.
È certo che le recensioni online giocano, più spesso di quanto si pensa, un ruolo determinante: il 97% dei futuri consumatori ricerca un prodotto o servizio su Internet prima dell’acquisto, di questi, l’88% valuta una recensione sul web lecita e/o veritiera, dando credito come se fosse un consiglio dato dalla famiglia o dagli amici. Si tratta, in estrema sintesi, di un ampliamento del concetto di fiducia – intesa come “sensazione di sicurezza basata sulla speranza o sulla stima riposta in qualcuno o qualcosa” -, che corre sul web.
È importante sottolineare che la vita online, sui social media, così come offline, è fatta di relazioni umane, dove la sensazione di fiducia continua a ricoprire un ruolo fondamentale.
La ricerca di consenso e fiducia
Gli utenti in cerca di pareri e consigli sono confidenti nel giudizio altrui, e il feedback trovato in rete ha un vigoroso impatto nella decisione finale. Le valutazioni, siano esse positive o negative influenzano i consumatori e soprattutto quelle avverse condizionano la loro scelta nell’86% dei casi.
Il 45% degli internauti è propenso a rivisitare una ditta o a informarsi sui prodotti venduti, se quest’ultima ha risposto ai commenti di compratori insoddisfatti, laddove necessario e possibile (ad esempio nei siti di recensioni). L’eventualità di poter dare fiducia a qualcuno che ovviamente nella maggior parte dei casi, non conosciamo personalmente, passa, questa volta senza tecnologia, dalle nostre corde di lettura dei fatti. Se l’azienda si mette in gioco e si relaziona con il proprio pubblico target anche attraverso il passaparola, viene creata una comunità trasparente dove tutti gli attori in gioco condividono esperienze, da cui partire sia nel dialogo che con nuovi progetti.
Le critiche possono essere usate costruttivamente e devono essere interpretate e utilizzate per inviare poi messaggi positivi, volti a dimostrare il reale impegno per dare il meglio al pubblico che ci ascolta, vede e giudica.
La fiducia ben riposta resta alla base di qualsiasi rapporto, sia esso privato o commerciale.