Fra eccellenze e scetticismo
L’opinione di Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti
Qualche tempo fa mi è capitato di vedere una vignetta raffigurante le tre celebri scimmiette del “non vedo, non sento, non parlo”, ma con le espressioni “non leggo, non capisco, ma commento”.
Tendenza ormai purtroppo diffusissima a tutti i livelli e di cui abbiamo avuto una dimostrazione eclatante qualche settimana fa con la presentazione della seconda edizione dello studio di BAK Economics sull’evoluzione dell’economia ticinese.
Comprendo che parlare delle tante eccellenze ticinesi a taluni possa dare fastidio, ma rifiutare a prescindere ogni discussione è irresponsabile. Come abbiamo sottolineato centinaia di volte, evidenziare i nostri punti di forza non significa ignorare le situazioni che necessitano dei correttivi. Ma questo apparentemente non interessa e impressionante è stata la corsa quasi generalizzata a relativizzare (nella migliore delle ipotesi).
Non sono mancati tempestivi interventi di “esperti” (o ritenuti tali) che non hanno nemmeno letto lo studio completo (pubblicato dopo che essi avevano già rilasciato interviste…) né i documenti riassuntivi di accompagnamento.
Ci hanno messo in bocca toni trionfalistici che non abbiamo mai usato (mutuando invece un titolo inventato da un portale Internet), affermazioni apparentemente avventate su taluni settori ma mai espresse né in forma scritta né in forma orale, per terminare con le ridicole accuse di complotti a fini elettorali. Dimenticando che da dieci anni presentiamo l’inchiesta congiunturale che ha un taglio in parte analogo allo studio di BAK Economics e che lo stesso, come già detto, è stato presentato pure nel marzo 2018 e lo sarà anche nel 2020. Situazione molto triste ma che apparentemente alle nostre latitudini è diventata la normalità, purtroppo. E che malauguratamente ha completamente cancellato tutto l’approfondimento sull’innovazione in Ticino, elemento essenziale per lo sviluppo del cantone.
Peccato, un’ulteriore occasione persa per impostare un dibattito costruttivo e affrontare con cognizione di causa e reale volontà di risolvere alcuni delle situazioni che si ritengono problematiche nel contesto economico e sociale cantonale. Questo non ci distoglierà comunque minimamente dal continuare a mettere sul tavolo tutti gli elementi che caratterizzano la nostra economia.