Sì al progetto AVS-riforma fiscale in votazione il 19 maggio
In vista della votazione federale, la Cc-Ti esprime il proprio sostegno alla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA). La campagna in favore del progetto è stata lanciata ufficialmente in Ticino il 9 aprile. Abbiamo il piacere di condividere il comunicato stampa del gruppo interpartitico, al quale ha aderito anche la Cc-Ti.
Due punti in più per il nostro Paese: sì al progetto AVS-riforma fiscale in votazione il 19 maggio
Il progetto AVS-riforma fiscale offre una soluzione equilibrata a due problemi urgenti: risolve il problema degli statuti fiscali speciali per le imprese, che non sono più conformi agli standard internazionali, e rafforza l’AVS.
Il progetto mira a preservare l’attrattività e la competitività della piazza economica svizzera, garantendo posti di lavoro, entrate fiscali e investimenti nella ricerca e sviluppo. Grazie a questa riforma, la Svizzera potrà adattarsi ai nuovi standard internazionali e rimanere fiscalmente competitiva. Inoltre, il progetto AVS-riforma fiscale assicura un finanziamento supplementare a favore dell’AVS che permette di consolidare il nostro principale pilastro della previdenza sociale.
Un punto in più per la Svizzera come piazza economica e di ricerca
Grazie in particolare agli statuti fiscali speciali, la Svizzera è da tempo molto competitiva in ambito di fiscalità internazionale per le imprese che offrono centinaia di migliaia di posti di lavoro e di formazione e trasmettono numerosi ordini alle imprese svizzere, comprese le PMI. Tuttavia, il contesto fiscale è radicalmente cambiato a livello mondiale. Sulla scena internazionale, non si ammette più che le imprese internazionali siano sottoposte a tassi d’imposizione inferiori a quelli applicati alle imprese svizzere. Se rifiutassimo di adattare il sistema fiscale, le imprese svizzere rischierebbero di essere penalizzate all’estero. Il progetto AVS-riforma fiscale modifica l’imposizione delle imprese in una forma accettata a livello internazionale rafforzando la certezza del diritto e della pianificazione. In caso d’accettazione, tutte le imprese sarebbero tassate in maniera identica. I tassi d’imposizione applicati alle imprese internazionali avranno tendenza ad aumentare, poiché i loro statuti fiscali speciali saranno aboliti. Dal canto loro, le PMI, pagheranno globalmente meno imposte.
Un punto in più per l’AVS
Per quanto riguarda l’AVS, la situazione finanziaria del pilastro centrale delle nostre pensioni si degrada a vista d’occhio e le prospettive sono preoccupanti. Questo risulta dal rapido aumento del numero di pensionati e dal fatto che la speranza di vita è aumentata. L’AVS, la nostra principale assicurazione sociale, ha un grave problema di finanziamento valutato in miliardi. Sempre meno lavoratori devono finanziare le rendite di un numero crescente di pensionati. Già oggi, l’AVS spende ogni anno un miliardo in più per le rendite di quanto non incassi attraverso i contributi. Senza contromisure, gli averi del fondo AVS saranno esauriti nell’arco di dieci anni un risanamento è dunque urgente. Il progetto AVS-riforma fiscale consolida le finanze a medio termine, grazie ad un contributo di 2 miliardi di franchi annui di entrate supplementari all’AVS. Questo contributo consente di guadagnare tempo in vista di una riforma strutturale dell’AVS.
Un rifiuto non risolve nulla
Un rifiuto del progetto prolungherebbe la situazione di stallo politico. Senza ulteriori finanziamenti, la situazione dell’AVS continuerebbe a deteriorarsi. Inoltre, la Svizzera dovrebbe abolire i suoi regimi fiscali speciali, superati, per evitare qualsiasi discriminazione nei confronti delle imprese svizzere all’estero. Un rifiuto sarebbe grave in particolare per i Cantoni, le Città e i Comuni, poiché la necessità di una riforma fiscale rimarrebbe invariata, ma essi dovrebbero fare a meno del sostegno finanziario della Confederazione.
Il Consiglio federale, il Parlamento, i Cantoni, l’Unione delle Città svizzere, l’Associazione dei Comuni Svizzeri, economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e mestieri, l’Unione svizzera degli imprenditori, il sindacato Travail.Suisse e diversi partiti a livello nazionale PLR, PPD, PS, PBD sostengono il progetto.
Maggiori informazioni sul sito informativo del comitato di sostegno alla votazione.
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