Gli interessi degli imprenditori sulla Cina
La Cina non smette mai di attirare gli imprenditori ticinesi. Con un 1,4 miliardi di abitanti è uno dei mercati più interessanti e in piena espansione anche per le aziende elvetiche. È quanto emerso dall’evento-Paese organizzato dalla Cc-Ti giovedì 7 giugno al LAC di Lugano.
Un centinaio di persone hanno seguito con interesse i diversi interventi che si sono focalizzati sulle informazioni pratiche per accedere al mercato cinese.
L’attenzione verso la Cina è palpabile ed è stata sottolineata anche da Valentina Rossi, Responsabile del Servizio Export Cc-Ti, che ha esordito evidenziando come l’interesse della Cc-Ti verso la Cina è triplice: dopo aver seguito da vicino l’introduzione dell’accordo di libero scambio nel 2014, la Cc-Ti offre ai suoi associati – tramite questa conferenza – ulteriori informazioni per sondare concretamente il mercato ed è pronta ad offrire alle aziende una missione economica a Shenzhen, la capitale tecnologica cinese, nel mese di novembre. Inoltre, a settembre verrà proposto anche un seminario di business etiquette con suggerimenti ad hoc su come affrontare il mercato asiatico.
Strette relazioni tra la Svizzera, Lugano e la grande Cina
Da molti anni ormai la Città di Lugano può vantare strette relazioni con diverse città cinesi ed il sindaco di Lugano, nel suo saluto di apertura alla conferenza della Cc-Ti, ha sottolineato che negli anni sono stati stretti interessanti legami anche con aziende. Molto attiva anche la presenza luganese su suolo cinese in occasione di passate missioni nonché, grazie alla collaborazione con la Cc-Ti, al viaggio di novembre a Shenzhen, come gli ha fatto eco nel corso della conferenza Alex Chung, delegato per gli affari asiatici della Città di Lugano.
Ospite dell’evento della Cc-Ti, anche il consigliere degli affari economici e commerciali dell’ambasciata cinese a Berna, Wu Jingchun, che ha ribadito la forte presenza di aziende svizzere attive in Cina – se ne contano oltre mille – e rispettivamente le numerose attività cinesi presenti sul territorio elvetico.
La Città di Lugano ha stretto importanti accordi con diverse città cinesi.
Tra sfide e ottimismo
Bisogna essere ottimisti, ha affermato Damian Künzi, del Dipartimento International Wealth Management di Credit Suisse. Molti sono infatti gli aspetti positivi della situazione macroeconomica cinese: dalla “reflazione” – ossia una nuova moderata inflazione che segue a una fase di deflazione e che si accompagna solitamente a una ripresa economica – al riequilibrio dell’economia, alla ripresa del mercato immobiliare. Rimangono però ancora alcune sfide come il problema del debito pubblico, i dati demografici con un invecchiamo della popolazione e – ancora più imminente – la controversia commerciale di cui la Cina è protagonista.
Interessanti opportunità con alcuni rischi
Quali sono i megatrends, le opportunità e le sfide del mercato cinese? Secondo la consulente di S-GE, Mingya YE dello Swiss Business Hub in Cina, il dragone asiatico non è più sinonimo di produzione a basso costo e la classe media è in aumento. Le sfide per gli imprenditori svizzeri sono sicuramente quelle di affacciarsi ad un mercato estremamente vasto e a differenze culturali in ambito business da tenere bene a mente. Ma dove investire? L’e-commerce, l’industria delle macchine e l’assistenza sanitaria ad una popolazione con una speranza di vita in crescita sono i settori su cui focalizzarsi.
E quali sono i rischi nel fare business con i cinesi? Marco Arrighini, Senior Sales Manager e Emanuele Mastrogiacomo, Senior Risk Underwriter di Euler Hermes Switzerland hanno proposto una sintetica panoramica indicando come la media dei pagamenti delle aziende sia di 92 giorni – un numero differenziato a seconda dei settori – e che situa la Cina al secondo posto dei Paesi che tendono a dilungare le fatture. Daniela Tontini, Business Development Manager, e Emanuela Falcone, marketing coordinator di CRIF, hanno inoltre evidenziato come grazie alla loro forte presenza sul territorio, possono vantare un legame direttore con l’economia locale. Il mercato è molto vasto e risulta estremamente importante richiedere informazioni sulle aziende locali.
La sfida è affrontare un vasto mercato come quello cinese tenendo in considerazione le differenze culturali in ambito business.
Infine, non poteva mancare la testimonianza aziendale per conoscere l’esperienza diretta in Cina. È intervenuto Mirko Audemars, direttore generale di Audemars SA, un’azienda con 125 anni di storia attiva sul mercato asiatico dal 1983. Anche Audemars ha ribadito l’importanza di conoscere la cultura cinese per non incorrere in fraintendimenti. L’esempio del coltellino svizzero è lampante: un regalo probabilmente apprezzato, ma che viene interpretato come il taglio di una relazione. Meglio quindi puntare sul numero 8 che porta fortuna.
Pronti a partire?
Interessati quindi a sondare il mercato cinese? Le opportunità concrete vengono fornite grazie alla prima missione in Cina della Cc-Ti nella Città di Shenzhen e, facoltativamente, a Shanghai. Il programma, che è stato presentato da Chiara Crivelli, Head of International Desk della Cc-Ti, è ricco di interessanti appuntamenti e – non da ultimo – dà la possibilità alle aziende di organizzare incontri B2B con partner cinesi. Per tutti i dettagli, vi invitiamo a contattarci.
Quale logistica per la Cina?
Roberto Nanni, capo area spedizioni aereo & mare di Cippà Trasporti SA, presenta una panoramica delle particolarità che si devono affrontare nella spedizione di merce in Cina (o, rispettivamente, nella ricezione di prodotti cinesi). Nella presentazione video, Roberto Nanni si focalizza sulle tipologie di trasporto, sugli accordi di libero scambio, sui documenti necessari ed infine fornisce qualche consiglio pratico.