Kazakistan: partner strategico in Asia centrale

Il direttore della Cc-Ti, Luca Albertoni, e la responsabile del commercio internazionale, Monica Zurfluh, hanno ricevuto venerdì 11 aprile 2025 a Lugano l’Ambasciatore del Kazakistan, Kairat Sarzhanov. L’incontro ha offerto l’occasione per approfondire le relazioni economiche tra i due Paesi, con particolare attenzione al rapporto privilegiato tra il Ticino e il Kazakistan, nonché alle opportunità di collaborazione per le imprese ticinesi.

La visita odierna fa seguito a un precedente contatto avvenuto lo scorso gennaio a Berna, quando Monica Zurfluh, responsabile del commercio internazionale della Cc-Ti, aveva incontrato l’Ambasciatore per ristabilire i rapporti bilaterali, interrotti in seguito all’avvicendamento diplomatico.

Insediatosi ufficialmente nel novembre 2022, l’ambasciatore Sarzhanov ha raccolto il testimone di un rapporto ben avviato tra il suo Paese e il Ticino. Un legame solido, costruito su una rete di collaborazioni economiche e istituzionali, che il diplomatico punta ora a rafforzare ulteriormente. Tra le priorità espresse ai rappresentanti della Cc-Ti figurano il rilancio del dialogo economico e la promozione di nuove opportunità di business e investimento per le imprese ticinesi.

Un’economia in profonda trasformazione

Con i suoi oltre 2,7 milioni di chilometri quadrati – circa 66 volte la superficie della Svizzera – e una popolazione di circa 19 milioni di abitanti, il Kazakistan si conferma come il principale interlocutore dell’Asia centrale per la Confederazione. Alla rilevanza geopolitica si affianca un peso economico in costante crescita, che rende il Paese una destinazione strategica per le imprese e gli investitori svizzeri.

Tradizionalmente trainata dal settore estrattivo e in particolare dall’industria petrolifera, che nel 2023 ha rappresentato il 68% delle esportazioni, l’economia kazaka è oggi al centro di una profonda trasformazione. Per rafforzare la resilienza del sistema economico e favorire una maggiore diversificazione, il governo di Astana ha lanciato una serie di riforme strutturali di ampia portata.

Cuore di questa transizione è la strategia “Kazakhstan 2025”, un piano ambizioso che punta a ridurre la dipendenza del Paese dalle risorse naturali – come petrolio, gas, uranio e metalli rari – e a migliorare l’efficienza dell’apparato produttivo. Tra le misure chiave figura un vasto programma di privatizzazioni, volto a ridurre il peso dello Stato nell’economia e a stimolare un contesto più competitivo e attrattivo per gli investimenti esteri.

Svizzera-Kazakistan: relazioni bilaterali solide

Nel quadro della trasformazione economica in corso in Kazakistan, le relazioni bilaterali con il nostro Paese stanno vivendo un’espansione significativa. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2023, il volume degli scambi ha raggiunto i 3,7 miliardi di franchi svizzeri, mentre gli investimenti diretti elvetici in Kazakistan hanno superato i 2,1 miliardi di dollari, facendo della Svizzera il terzo investitore estero (dopo Paesi Bassi e Russia) nel Paese e il suo 17° partner commerciale. A testimoniarlo è anche la presenza attiva di numerose aziende svizzere sul territorio kazako, tra cui ABB, , Bühler Group, Clariant, Geberit, Georg Fischer, Hilti, Nestlé, Novartis, Roche, Schindler, Sika e Stadler Rail. Queste imprese operano in settori chiave come la farmaceutica, l’energia, la meccanica e i trasporti, contribuendo al trasferimento di competenze e allo sviluppo di infrastrutture locali.

Il ruolo del Canton Ticino

Il Canton Ticino si è distinto per un approccio proattivo nel rafforzare i legami con il Kazakistan. La stessa Cc-Ti ha svolto un ruolo determinante nel promuovere l’internazionalizzazione delle imprese ticinesi, avviando iniziative mirate a favorire contatti economici e istituzionali con il Paese. Tra queste spicca la missione economica del 2018, che ha visto una delegazione ticinese visitare Almaty, Taldykorgan e la capitale Astana, creando importanti occasioni di incontro con controparti e istituzioni kazake.

Già nel 2017, in occasione dell’Expo di Astana, era stato firmato un accordo di cooperazione tra il Ticino e la Regione di Almaty, finalizzato a rafforzare le relazioni economiche, culturali, scientifiche e turistiche tra le due realtà.

Opportunità e prospettive future

La dinamica evoluzione del mercato kazako, caratterizzata dalla crescente diversificazione economica, rappresenta una porta d’accesso per il Ticino a nuove opportunità in un Paese che sta diventando sempre di più un riferimento strategico per il business in Asia centrale. Nei prossimi mesi, la Cc-Ti e l’Ambasciata kazaka a Berna intensificheranno il loro dialogo per esplorare ulteriormente le aree di interesse comune e individuare nuove opportunità di cooperazione.

In un contesto di incertezze economiche globali e di un possibile riorientamento delle attività internazionali delle imprese ticinesi, la priorità di questa collaborazione sarà quella di facilitare l’ingresso delle imprese ticinesi al mercato kazako e di aiutare a consolidare la loro presenza e le loro operazioni nel cuore dell’Asia.