Nei Big Data il futuro della mobilità
Testo a cura di Alessio Del Grande
Qualche settimana fa Bill Gates, il fondatore di Microsoft, ha investito 80 milioni di dollari per costruire un’avveniristica cittadina su un terreno di 10mila ettari a Tonopah, in Arizona. A poche decine di chilometri da Phoenix, sorgerà una Smart City organizzata con una gestione digitale del territorio grazie all’analisi dei Big Data.
Se il fondatore di Microsoft creerà addirittura dal nulla la sua Smart City, le città intelligenti sono ormai il traguardo su cui si stanno gradualmente rimodellando in Europa, Svizzera compresa, le metropoli e i grandi poli urbani.
L’analisi dei Big Data che confluiscono nel web, trasformati in specifiche informazioni permettono, infatti, la gestione ottimale delle reti per la distribuzione di energia, del traffico, dei parcheggi, dei servizi di raccolta rifiuti e di tutte le infrastrutture su cui si reggono le odierne realtà urbane. Con effetti molto positivi anche per l’ambiente. Solitamente quando si parla di Smart City si pensa a notevoli investimenti in tecnologie, in complessi sistemi di cablaggio e in competenze avanzate, il che è anche vero. Ma pianificare una città o un territorio in modo intelligente non comporta necessariamente spese enormi, se con altrettanta intelligenza si sfruttano le possibilità già esistenti e le sinergie tra diversi centri di competenza. Da questo profilo assai interessante è il progetto Smart City di Swissicom e le esperienze fatte in alcune città svizzere per la gestione del traffico e della mobilità che, come ha ribadito in più occasioni il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni, potrebbero essere un modello anche nel nostro Cantone per rendere più scorrevole la circolazione e risolvere con misure appropriate problemi che si trascinano da anni. Attraverso l’analisi aggregata e anonima (per cui è impossibile risalire al singolo utente) dei segnali del cellulare che ognuno di noi ha ormai sempre con sé, si sono ottenute informazioni precise sulle diverse tipologie di traffico, sui differenti mezzi di trasporto utilizzati, su flussi e orari degli spostamenti. Informazioni da cui non si può prescindere per un’efficace pianificazione urbana e una gestione efficiente della mobilità. A questo scopo Swisscom ha sviluppato una sofisticata tecnica di rilevamento e valutazione dei volumi di traffico, analizzando la posizione dei dati rilevabili dal cellulare.
Pianificare un territorio in modo intelligente non comporta spese enormi, se si sfruttano possibilità e sinergie esistenti.
A Montreux, ad esempio, si stava pensando di costruire un tunnel per decongestionare il traffico urbano. Il costo della galleria era stimato in circa 150 milioni di franchi. I ricercatori impegnati nel progetto della Swisscom hanno rielaborato i dati dei collegamenti dei cellulari con la rete di telefonia mobile, tracciando una mappa dettagliata di tutto il traffico, per verificare se era davvero necessario costruire il tunnel o se non ci fosse, invece, qualche altra soluzione. Ebbene, da questa analisi è risultato che la maggior parte del traffico era locale, riconducibile agli spostamenti dei residenti e alla ricerca di un posteggio, per cui con la galleria non si sarebbe risolto nulla. Si è deciso, dunque, di costruire un autosilo con 400 posti. Una scelta vincente che ha liberato Montreux dalla morsa del traffico interno, permettendo alla Città di risparmiare anche decine di milioni di franchi.