UE: arriva la direttiva sul diritto alla riparazione
Dopo aver definitivamente approvato il regolamento sulla progettazione ecocompatibile, il 30 maggio il Consiglio dell’UE ha adottato anche una direttiva che promuove la riparazione dei beni rotti o difettosi, nota anche come direttiva sul diritto alla riparazione.
Grazie alla nuova direttiva “Right to Repair”, sarà più facile per i consumatori chiedere la riparazione anziché la sostituzione e i servizi di riparazione diventeranno più accessibili, trasparenti e allettanti.
La direttiva adottata il 30 maggio, rappresenta un ulteriore tassello per rafforzare l’economia circolare dopo l’adozione, il 27 maggio scorso, del regolamento sulla progettazione ecocompatibile, e crea una serie di strumenti e incentivi per rendere la riparazione più allettante per i consumatori. Ad esempio, l’obbligo per i fabbricanti di riparare i prodotti tecnicamente riparabili secondo il diritto dell’UE; la disponibilità di un modulo di riparazione volontaria con informazioni chiare sul processo di riparazione (tempi, costi, ecc.); una piattaforma europea online in cui i consumatori potranno facilmente reperire i servizi di riparazione e l’estensione della garanzia legale a 12 mesi se i consumatori scelgono la riparazione anziché la sostituzione. La direttiva incentiva altresì i fabbricanti a produrre beni che durino più a lungo e che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati.
La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e gli Stati membri avranno poi 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale.