FOSTRA, nell’interesse di una mobilità integrata
L’opinione di Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti
“Puntare acriticamente e per posizione ideologica solo su uno dei vettori è un errore commesso spesso in passato e che oggi non possiamo più permetterci.”
Ieri il Consiglio federale ha lanciato la campagna a sostegno del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), che sarà in votazione a livello federale il 12 febbraio 2017. Una votazione che rischia di passare in sordina perché schiacciata da quella concomitante e che si annuncia più virulenta sulla Riforma III dell’imposizione fiscale delle imprese. Ma sarebbe sbagliato trascurare questa importante consultazione popolare che getta le basi per un finanziamento solido e per una pianificazione strategica del traffico stradale, che, piaccia o no, resta comunque il principale vettore di trasporto.
La creazione del FOSTRA fa il paio con il fondo per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), accettato in votazione popolare nel 2014. E’ bene ricordare a questo proposito che il mondo economico ha sostenuto con decisione la creazione del FAIF, per questioni di trasparenza del finanziamento per le casse pubbliche e per reale convinzione che oggi più che mai è necessario ragionare in termini di complementarietà dei mezzi di trasporto, perché tutti hanno la loro funzione e sono necessari allo sviluppo economico del paese. E’ per fortuna finito il periodo di contrapposizione fra ferrovia e strada e la politica federale ha imboccato con decisione la via di tale complementarietà, importante per la pianificazione di trasporti, per l’attribuzione equilibrata delle risorse e per la soluzione effettiva dei problemi di mobilità. Puntare acriticamente e per posizione ideologica solo su uno dei vettori è un errore commesso spesso in passato e che oggi non possiamo più permetterci. Le stesse Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno del resto incluso nella loro strategia aziendale vari elementi di complementarietà con il trasporto privato, ben coscienti che quello pubblico non può arrivare sempre e ovunque. Sono precisazioni importanti perché smontano sul nascere qualsiasi illazione che il sostegno dell’economia al FOSTRA sia dettata da inconfessabili motivi legati alla fantomatica “lobby della strada”. Anche per l’economia è importante trovare un giusto equilibrio fra il trasporto pubblico e quello privato, perché un paese bloccato non serve a nessuno e reca danni a tutti, nessuno escluso. Attraverso il FOSTRA, si ancora nella Costituzione federale un fondo illimitato nel tempo destinato a intervenire per eliminare le strozzature delle autostrade nazionali e per sostenere programmi che permettano di intervenire sul traffico d’agglomerato. Su questo secondo punto, senza il fondo FOSTRA, non sarebbe più possibile l’azione finanziaria congiunta fra Confederazione, cantoni e comuni per strade di circonvallazione, interventi stradali per i mezzi pubblici, la realizzazione di infrastrutture per pedoni e ciclisti, ecc. Va anche sottolineato che il FOSTRA prevede che dal 2020 circa 400 chilometri di strade cantonali esistenti saranno inglobati dalla Confederazione nella rete delle strade nazionali. Per il Ticino si tratta della Stabio-Gaggiolo e del A2-A13, fondamentale per il Locarnese. Benché gli ostacoli politici siano ancora parecchi, con il FOSTRA si gettano quindi le basi finanziarie per ottenere gli aiuti federali per tali realizzazioni cantonali. Il FOSTRA sarà alimentato con i proventi dell’imposta sugli autoveicoli, dalle tasse sul carburante e dalla vignetta autostradale e una sovratassa sui carburanti, fonte di preoccupazione per taluni, potrà essere prelevata solo se tale aumento sarà considerato indispensabile per progetti ritenuti inderogabili. Vi è quindi la garanzia che non vi saranno prelievi fiscali inutili e un Sì al FOSTRA si impone.
Vi ricordiamo che la Cc-Ti è da sempre attenta al tema delle infrastrutture e a quello correlato della mobilità, che è un suo tema prioritario. Durante il 2016 abbiamo trattato la questione in ampio modo e continueremo a farlo, qui di seguito alcuni articoli correlati che potrebbero interessarvi:
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