in·no·va·zió·ne

L’innovazione esiste da sempre. Ogni periodo storico continua a perseguire la costante di essere più innovativo del precedente, indipendente dalla portata del suo apporto. È innovativo tutto ciò che si modifica con una chiara missione (non sempre in meglio).

Le aziende, e tra queste soprattutto le PMI, devono permanentemente adattare i suoi prodotti o servizi e crearne di nuovi per poter restare al meglio sul mercato. E questo ha, inevitabilmente, un impatto anche sulla struttura dell’azienda, che deve anche essere sempre modificata e adattata. La pandemia l’ha dimostrato chiaramente.

Quattro tipi di innovazione basilari

L’innovazione avviene in aree molto diversificate e in numerose modalità diverse. L’Oslo Innovation Handbook, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) aggiorna continuamente questi parametri, insieme all’Ufficio Statistico dell’UE (Eurostat), offrendo un buon orientamento. Parla di innovazione in termini di prodotto, processi, organizzazione e marketing. Secondo l’Handbook, i termini innovazione di prodotto e innovazione di processo esistono dagli anni ‘40. Termini come marketing e innovazione organizzativa, invece, si sono affermati solo una decina di anni fa. Ad essi si aggiungono alcuni termini che sono emersi con la crescente digitalizzazione.

Innovazione di prodotto

Poiché l’innovazione del prodotto è al centro di tutta l’attività economica, la maggior parte dei sottotipi si sviluppa in questo ambito. Il rinnovamento o l’invenzione di materiali, i servizi o processi tecnici è probabilmente la forma più conosciuta di innovazione. Il primo sottogruppo è formato da innovazioni radicali. Si tratta di nuove idee e invenzioni che creano nuovi mercati e, spesso, sono relativamente rischiose. A questo contesto appartiene la forma specifica di innovazione dirompente: un prodotto completamente
nuovo irrompe su mercati consolidati o addirittura li fa scomparire. Un esempio potrebbe essere l’automobile, che più di cento anni fa ha causato la fine graduale dei costruttori di carrozze e del relativo mestiere di cocchiere. L’auto elettrica, d’altra parte, è un’innovazione radicale ma preservante per l’industria automobilistica. Tuttavia, si rivela “scomoda” per l’industria petrolifera. Molto più comuni in termini di prodotti sono le innovazioni incrementali: rappresentano l’ulteriore sviluppo e l’ottimizzazione di prodotti, servizi o modelli già esistenti e conosciuti. Questi adattamenti servono spesso a ridurre i costi, ottimizzare i benefici per i clienti o riposizionare l’azienda sul mercato. Questa area di innovazione è generalmente la più utilizzata e perseguita. Un tipo speciale di innovazione di prodotto coinvolge sviluppi parziali che rientrano nel termine innovazione delle prestazioni: nuove idee sono sviluppate per mercati o bisogni conosciuti. Questo si traduce in prodotti con nuove funzioni e caratteristiche nonché talvolta con un nuovo gruppo di target. Queste innovazioni sono sviluppate dall’azienda stessa o acquistate tramite brevetto o licenza. Molte innovazioni tecniche della digitalizzazione si trovano qui. Esempi di innovazione delle prestazioni sono i seguenti: la già citata auto elettrica, i telefoni cellulari al posto dei telefoni fissi, gli smartphone al posto dei “vecchi” telefoni cellulari, una nuova varietà nella gamma di un produttore di birra, le nuove scarpe da corsa di una marca di articoli sportivi che possono essere personalizzate per mezzo di programmi digitali e stampanti 3D, un nuovo shampoo con una formula di prestazioni migliorata o computer portatili che hanno una costruzione particolarmente robusta. Le innovazioni di prodotto si verificano anche quando un’idea o un prodotto esistente crea mercati d’uso completamente nuovi. Tali innovazioni applicative sono naturalmente più rare. Un esempio potrebbe essere il sempre popolare “Post-it”: è nato dallo sviluppo di un adesivo che, contro ogni aspettativa, purtroppo, ma poi per fortuna, si staccava troppo rapidamente.

Innovazione di processo

Quando si tratta di migliorare i processi interni, si parla di innovazione di processo. I processi di produzione, i sistemi e altre procedure operative vengono cambiati, riprogettati ottimizzati in modo innovativo attraverso l’introduzione delle nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di organizzare il processo aziendale in un modo meglio spendibile commercialmente, orientato al cliente, più veloce, più flessibile e più sicuro. I miglioramenti orientati al processo possono essere innovazioni tecniche, come per esempio, l’incollaggio invece dell’avvitamento nella produzione di automobili, risparmiando peso e costi. Nel caso delle innovazioni organizzative, si possono annotare semplificazioni, ad esempio, quando le fatture cartacee vengono sostituite da fatture elettroniche, risparmiando così tempo e costi di spedizione. Questo si applica generalmente alle attività amministrative come le prenotazioni, le transazioni bancarie o la conclusione di contratti, che possono essere fatte più rapidamente online o tramite smartphone. Anche i processi logistici come la vendita e la distribuzione o i processi della catena di approvvigionamento sono notevolmente facilitati dai processi online.

Innovazione organizzativa

Fortemente legata all’innovazione di processo è l’innovazione organizzativa o strutturale. Da un lato, l’attenzione è rivolta all’introduzione di nuovi metodi nei processi aziendali: un esempio sono misure pensate per decentrare le decisioni o la creazione di un’organizzazione di gestione dei progetti più efficace. Lo scopo di questo tipo di innovazione è quindi quello di rendere più performante il lavoro e la cooperazione dei propri dipendenti. Ma si tratta anche di nuove forme di organizzazione del lavoro e di relazioni esterne con altre aziende o istituzioni. Le parole chiave qui sarebbero alleanze, accordi di cooperazione o integrazione dei fornitori.

Innovazione di marketing e del mercato

Al giorno d’oggi, la digitalizzazione e la globalizzazione portano a cambiamenti di mercato sempre più rapidi e frequenti. Pertanto, diventa sempre più importante integrare questi sviluppi anche in termini di comunicazione. I consumatori di solito non esitano a lungo a notare e attivare nuovi modi di comunicazione nonché di acquisto. E’ necessario introdurre metodi di marketing e di vendita che si differenziano da tutti i concorrenti. Particolare attenzione deve essere anche dedicata al design dei prodotti e alle tecniche pubblicitarie che mutano in modo veloce e costante. Lo stesso per sempre nuovi canali di distribuzione e forme di politica dei prezzi. Questo tipo di innovazione orientata al marketing si appaia all’innovazione di mercato.

Innovazione sociale e innovazione agile

La variante dell’innovazione sociale si orienta sull’area HR di un’azienda. Da un lato, si tratta di cambiamenti per quanto riguarda l’atmosfera di lavoro e la creazione di condizioni di lavoro sicure e adatte ai bisogni delle persone. Le innovazioni che sono descritte con il termine “sviluppo delle risorse umane” rafforzano la realizzazione di programmi formazione differenziati e puntuali. L’obiettivo è quello di adottare programmi di qualificazione o di riqualifica per i dipendenti e fidelizzarli. Allo stesso tempo agevolarli nel concetto lavoro-privato o soddisfazione personale. L’innovazione agile si lega, spesso, all’innovazione sociale: si prefigge di rispondere ai cambiamenti implementando parallelamente tecnologia e area personale.

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Sono infinite le varietà di innovazione che possiamo rappresentare o considerare, ma con un’unica costante: l’innovazione non si ferma mai e si interconnette con tutte le sue declinazioni.